L'artista porta avanti da tempo una sperimentazione che gioca con i vari linguaggi della cultura e giunge a risultati inediti e sorprendenti per la varieta' delle tecniche utilizzate e dei supporti di stampa.
Dopo il grande successo riscosso a Todi, allestita nell’ antica sede del Palazzo del Vignola, viene presentata a
Napoli la mostra punarjanman (rinascita) dell’artista
Alessandro Graziani.
Graziani porta avanti da tempo una sperimentazione artistica che giocando con i vari linguaggi della cultura
giunge a risultati inediti e sorprendenti,anche per la varietà delle tecniche utilizzate e dei supporti di
stampa
La personale sarà inaugurata nella splendida e suggestiva cornice di Castel dell’ Ovo giovedì 4 settembre 2008
con il patrocinio del comune di Napoli ,assessorato alla Cultura in collaborazione con Acas Service di Orvieto
Il progetto è a sostegno di”Emergency”
Nato a Napoli, formatosi a Milano, vive tra il Brasile e l’Italia.
In effetti non si può parlare di Alessandro Graziani scindendo il lavoro dall’esperienza di vita vissuta dall’artista,un
esistenza che lo ha portato ad incontrare ed a accumulare studi e ricerche che spaziano dalla storia umana alle origini del
linguaggio,dalle religioni alle logiche e alle strategie della grande industria. Alla radice di queste ricerche c’è sempre
stato l’interesse e la curiosità verso i comportamenti umani.Il suo bisogno impellente di liberare la sua creatività,unita
ad una sperimentazione costante, lo ha portato ad incontrare i linguaggi dell’arte contemporanea individuando in essi lo
strumento ideale per comunicare i frutti delle esperienze maturate.In tal senso si è avvicinato all’impegno della realtà
virtuale,mescolandole a tecniche tradizionali come il disegno classico
Nelle sue opere fa rivivere personaggi del passato, decontestualizzandoli, calati nella realtà contemporanea
perfettamente a loro agio,sia per il look attuale, sia per le modalità comportamentali
Il suo Agamennone, trasportato nella realtà odierna, conserverebbe probabilmente i tratti salienti della sua personalità,
assumendo forse le fattezze di un imprenditore di successo.
La sua ironia però non va confusa con la satira politica o di costume, ma è tesa ad una rappresentazione delle
sovrastrutture e dei conflitti della società contemporanea in maniera visionaria e paradossale.
La sua critica scaturisce da una religiosità vissuta come strumento di felicità e autorealizzazione, in una visione del
presente e del futuro sempre ottimistica.
Scene inverosimili ed ironiche sono un tratto ricorrente nel suo linguaggio visivo, condite da colori brillanti, fiori,ficus e
Spiagge tropicali.Si sente il profumo del brasile nelle opere di Alessandro Graziani.Più precisamente Rio de Janeiro,
dove vive e lavora alternativamente a Napoli.
Inaugurazione giovedì 4 settembre ore 18
Castel dell’Ovo
Via Caracciolo di Bella (Borgo Marinari), Napoli
feriali dalle 9-18 festivi ore 10-14
ingresso libero