La mostra del giovane artista iraniano si compone di un'installazione e di inchiostri su carta. Le opere analizzano singolarmente uno stesso tema svelando l'illusoria apparenza delle forme e dei significati attraverso un essenziale sistema simbolico.
a cura di Massimo Riposati e Mario Iannelli
La mostra del giovane artista iraniano si compone di un’installazione e di inchiostri su carta. Le opere realizzano singolarmente uno stesso tema svelando l’illusoria apparenza delle forme e dei significati attraverso un essenziale sistema simbolico. La lettura dell’opera è fruibile nei suoi vari livelli, quanti l’immagine regola secondo una polarità positivo-negativo.
Degli elementi familiari, teschio, mele, cipresso, stella, uccello sono rappresentati di modo che possano combinarsi in una forma semplice, vortice, spirale. Lo sguardo consapevole sull’oggetto mutevole e indefinito produce un sogno lucido in cui l’interscambiabilità tra i dati dell’immaginazione trasfigura l’attributo semantico nel proprio inverso, o lo lascia sospeso unificandolo alla sua dimensione in un continuum temporale.
Navid Azimi nasce a Tehran nel 1982. Vive e lavora a Roma.
Esposizioni personali: 2007 Atman, Bibliothe' Art Gallery, a cura di Francesca Pietracci, Roma;
2006 Limbo, Art’N Progress Art Gallery, a cura di Ernesto Scarfoglio , Roma; 2005 Persian Mythology, Tarahane Azad Art Gallery, Tehran; 2003 Tarahane Azad Art Gallery ,Tehran.
Catalogo Edizioni Carte Segrete
Testo critico di Francesca Pietracci
Inaugurazione Mercoledì 10 settembre 2008, dalle ore 18
pH7 Art Gallery
via della Scrofa, 46 - Roma
Orari: dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 20.00 o su appuntamento
Ingresso libero