Ammar Eloueini
Ebru Kurbak
Mahir Yavuz
Stephen Williams
Adrian Bowyer
Jessica Eve Rosenkrantz
Jesse Louis-Rosenberg
Michael Meredith
Marc Fornes
Cait & C. E. B. Reas
Susanne Stauch
Andrew Vande Moere
Fabrizio Valpreda
Cristian Campagnaro
Computational Design: dal digital fabrication alla personalizzazione di massa. Conferenze e mostre. L'evento celebra nuove forme, nuove tecnologie e nuovi processi progettuali per offrire un esercizio di immaginazione che possa essere di stimolo al mondo delle imprese e alla design community.
Conferenze: 15 e 20 settembre 2008
Oratorio San Filippo Neri / MIAAO
Via Maria Vittoria 5, Torino
Mostra: inaugurazione venerdì 19 settembre h. 18:30
Aperta fino al 27 settembre
Ex-Chiesa Metodista
Via Lagrange 13, Torino
http://www.cstem.it
C.STEM 2008 - BREEDING OBJECTS offre, per la prima volta al pubblico italiano, una selezione di visionari progetti che anticipano i futuri sviluppi tecnologici del design.
Che cosa nasce dall'incontro tra design, progettazione software, strumenti di digital fabrication e l’esigenza di una sempre maggiore personalizzazione dei prodotti?
La mostra presenta oggetti progettati con processi altamente innovativi: abiti tessuti analizzando in tempo reale i flussi di news globali, sedie realizzate a partire dai fotogrammi di un’animazione 3d, ceramiche e gioielli sperimentali modellati online dagli utenti, contenitori di legno che riproducono porzioni di GoogleMaps, lampade disegnate combattendo contro un sacco da pugilato, stampanti tridimensionali in grado di replicare se stesse.
L’evento celebra nuove forme, nuove tecnologie e nuovi processi progettuali per offrire un esercizio di immaginazione che possa essere di stimolo al mondo delle imprese e alla design community.
C.STEM sviluppa uno scenario in cui la capacità dei designer di scrivere il proprio software diventa uno strumento progettuale fondamentale per mettere in comunicazione il potenziale delle tecnologie di digital fabrication (prototipazione radipa, taglio laser, lavorazioni a controllo numerico) con le esigenze di un mercato sempre più orientato alla produzione di massa personalizzata.
Le strategie computazionali applicate al design trasformano gli oggetti statici in processi dinamici e liquidi, capaci di adattarsi e di evolvere nel tempo.
Non più oggetti prodotti in serie sempre uguali ma famiglie di oggetti unici e irripetibili: infinite varianti generate tramite software a partire da un progetto/processo aperto interrogano il ruolo e il pensiero creativo dei designer post-industriali.
C.STEM 2008 - BREEDING OBJECTS è un evento che si articola in due settimane con la mostra presso il suggestivo spazio dell’ex-chiesa Metodista e due giornate di conferenze: un’occasione per approfondire il tema attraverso case studies e momenti di incontro con designer, artisti e architetti provenienti da tutto il mondo.
PARTECIPANTI
AEDS - Ammar Eloueini (Francia, Libano)
Ebru Kurbak & Mahir Yavuz (Turchia)
FLUID FORMS Stephen Williams (Austria, Nuova Zelanda)
The Rep Rap Project – Adrian Bowyer (UK)
Nervous System - Jessica Eve Rosenkrantz e Jesse Louis-Rosenberg, (USA)
MOS - Michael Meredith, (USA)
TheVeryMany, Marc Fornes (USA)
1 / 1 - Cait & C. E. B. Reas (USA)
ISOPT - Susanne Stauch (Germania)
Andrew Vande Moere (Australia)
Fabrizio Valpreda, Cristian Campagnaro (Italia)
LE CONFERENZE
C.Stem 2008 propone due momenti di incontro aperti al pubblico con l’obiettivo di contribuire alla diffusione nel territorio delle nuove tematiche legate al design computazionale e favorire lo scambio di conoscenze e l’innovazione tra imprese, designer, ricercatori e studenti.
Le conferenze ospiteranno le esperienze di alcune tra le realtà italiane ed internazionali che stanno contribuendo a ridefinire i confini e i processi del design, attraverso l’applicazione di tecniche generative e computazionali.
15 settembre 2008
Oratorio San Filippo Neri / MIAAO
Via Maria Vittoria 5, Torino
h. 17:00
Analizzare e rappresentare la complessità.
Design Sistemico e approcci creativi alla visualizzazione delle informazioni.
Due interventi che affrontano il tema della complessità esplorando il rpotenziale innovativo di tecniche e strategie computazionali a supporto e integrazione dell'analisi, del progetto e di soluzioni di comunicazione efficace e creativa di risultati complessi e multidimensionali.
Design Sistemico e strategie computazionali
Fabrizio Valpreda, Cristian Campagnaro
Corso di Studi in Disegno Industriale, Facoltà di Architettura I - Politecnico di Torino
Il Design Sistemico affronta il progetto da un punto di vista aperto e si pone nelle condizioni di gestire la complessità allo stesso modo con cui la natura si comporta nel suo evolversi e mutare. Affrontare questo compito richiede sofisticati strumenti che le tecnologie digitali della computazione possono fornire, a livello di analisi, di progetto e per comunicare in modo efficace risultati complessi e multidimensionali.
La tirannia del pixel nella rappresentazione
Andrew Vande Moere
Design Lab, Faculty of Architecture, Design and Planning, Università di Sidney
Nel suo lavoro di ricercatore e docente Andrew Vande Moere esplora la relazione simbiotica tra la creatività e la visualizzazione di informazioni. In questo incontro presenterà un serie di progetti ed esplorazioni artistiche che trasformano l’immaterialità digitale dei dati astratti in rappresentazioni fisiche tangibili e sensibili.
h. 18:00
RepRap: Self-Replicating Rapid Prototyping
Adrian Bowyer
Università di Bath
RepRap è l’abbreviazione di “Replicating Rapid-prototyper”, una stampante 3D progettata per essere in grado di replicarsi producendo i suoi stessi componenti. Un progetto ispirato alla condivisione e all’etica open-source che apre interessanti prospettive e al tempo stesso interroga l’intero sistema della produzione. Adrian Bowyer presenterà la prima RepRap italiana, costruita dallo studio ToDo di Torino.
20 settembre 2008
Post-Industrial Designers
h. 16:00
Panel 1
Design post-industriale, tra personalizzazione di massa e rapid prototyping
Ebru Kurbak & Mahir Yavuz
Stephen Williams (FLUID FORMS)
Susanne Stauch
h. 17:30
Panel 2
Architetture Digitali e strategie computazionali di progettazione
Marc Fornes (TheVeryMany)
Ammar Eloueini (AEDS)
I PROGETTI IN MOSTRA
CoReFab#71
Ammar Eloueini (Francia, Libano)
presenta le sedie della serie CoReFab#71 prodotte utililzzando tecnologie di stampa 3D e viste recentemente al MOMA di New York in occasione della mostra Design and the Elastic mind.
Le sedie sono progettate con la tecnica dell’animazione in stop-motion: come il frame di un filmato, la loro evoluzione può essere fermata in qualunque momento, l’immagine salvata e inviata a una stampante 3D per essere fabbricata.
News Knitter
Ebru Kurbak e Mahir Yavuz (Turchia) uniscono tecnologie di tessitura a controllo numerico con flussi di news presi in tempo reale da Internet.
NewsKnitter raccoglie le informazioni tramite web, dalle news politiche fino al gossip. Un software analizza i flussi di dati, li filtra e da questi produce un capo di maglieria tesssuta con lavorazione a ‘jacquard’. Ogni nuova maglia prodotta è quindi diversa dalle precedenti e cattura un frammento del presente.
The RepRap Project
Adrian Bowyer (UK)
Una stampante 3D progettata per essere in grado di replicarsi producendo i suoi stessi componenti. Un progetto ispirato alla condivisione e all’etica open-source che apre interessanti prospettive e al tempo stesso interroga l’intero sistema della produzione.
In mostra la prima RepRap italiana realizzata dai torinesi ToDo.
Dendrite e Radiolaria
Nervous System (Jessica Eve Rosenkrantz e Jesse Louis-Rosenberg, USA)
Gioielleria sperimentale, creata combinando materiali non tradizionali, come silicone e
acciaio inossidabile, con i metodi e le tecniche della prototipazione rapida, ispirandosi alla complessità delle strutture naturali, riprodotte attraverso algoritmi e tecniche generative computazionali.
IVY
MOS (Michael Meredith, USA)
IVY è unappendiabito formato da un singolo elemento a forma di Y e 4 diversi tipi di connettori per generare una infinita varietà di pattern organici e configurazioni geometriche che ricordano le strutture di Penrose. Funzionale e decorativo come una pianta, permette di creare composizioni ricombinando esigenze pratiche ed estetiche.
“IVY è un appendiabito per persone che odiano gli appendiabiti ed è un opera d’arte murale per persone che odiano i cappotti”
Tissue Collection
1 of 1 (Cait Reas, USA)
1 of 1 è lo studio di fashion design fondato da Cait Reas con l’obiettivo di creare una sintesi di moda e arte, attraverso collaborazioni con diversi artisti.
In “Tissue Collection”, Cait ha trasformato in una serie di abiti l’immaginario grafico generato dal software “Tissue”, sviluppato dall’artista C.E.B. Reas. Un flusso grafico in movimento, dal quale viene estratta una serie di immagini poi trasferite su tessuto con tecniche di stampa digitale.
Cassius e Earthbowls
FLUID FORMS (Hannes Walter, Stephen Williams, Austria)
Solitamente è il designer a definire la forma finale di un prodotto. Con il progetto FLUIDFORMS, Hannes Walter e Stephen Williams includono il cliente nel processo creativo, limitandosi a impostare le caratteristiche fondamentali di un oggetto, quali il materiale e un semplice modello base, e rendendo poi disponibile sul proprio sito web una piattaforma software interattiva con la quale l’utente stesso creerà il proprio oggetto personale. Una combinazione di design, tecnologia e marketing che apre scenari interessanti e ancora poco esplorati.
ISOPT
Susanne Stauch (Germania)
Isopt è una serie di recipienti in porcellana in cui è possibile cucinare direttamente, grazie a un doppio sistema isolante, progettata direttamente dal consumatore finale.
Integrando strategie e metodi computazionali, l’utente definisce attraverso una semplice interfaccia la forma finale dell’oggetto, che viene poi prodotto in ceramica direttamente da una stampante 3D.
Interrogandosi su quali siano le caratteristiche e le forme che effettivamente desidera e cerca nell’oggetto, l’utente stesso viene coinvolto in modo attivo in un processo di creazione partecipata.
La sede della mostra. Ex-Chiesa Metodista, Torino
La centrale via Lagrange nasconde un gioiello architettonico poco conosciuto e non visibile dalla via. Si accede da un piccolo cortile e ci si trova di fronte a una splendida chiesa metodista, costruita alla fine dell'Ottocento. Il recente restauro dell’architetto Maurizio Zucca l'ha trasformata in spazio per l'arte, scegliendo il colore bianco e il vetro a unire vecchio e nuovo, elementi originari e nuovi interventi. L'interno è un ambiente unico, scandito da quattro colonne, con un lucernario da cui cade la luce naturale.
Non un semplice contenitore, ma uno spazio espositivo unico e di grande fascino.
C.Stem 2008 è parte del Calendario di Torino 2008 World Design Capital
Con il sostegno e il patrocinio di:
Camera di Commercio Industria e Artigianato di Torino
Con il patrocinio di:
Città di Torino
Regione Piemonte
Politecnico di Torino
Con il sostegno di:
TOPIX, ToDo, Sergio Perrero, Provel, MIAAO Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi
Produzione, organizzazione e cura:
Associazione culturale e di ricerca NADA
Si ringraziano Campari e Turin Palace Hotel
Graphic design: ToDo
Exhibition Design: Sergio Perrero & ToDo
Contatti e informazioni:
http://www.cstem.it
Fabio Franchino
info@associazione-nada.org
Karin Gavassa
Karin.gavassa@associazione-nada.org
Mostra
Sede: Ex-Chiesa Metodista, via Lagrange 13, Torino
Inaugurazione: 19 settembre 2008 h. 18:30
Durata: fino al 27 settembre 2008
Orari di apertura:
weekend : dalle 10.30 alle 20.30
lun - ven: 16 – 20.30