La mostra si articola in 3 installazioni site-specific. Al piano terra un giradischi suona a ripetizione un brevissimo estratto da un vecchio LP del gruppo pop Spandau Ballet; tutto attorno delle basi di legno usate nell'industria e nei trasporti, sostengono una serie di tubi al neon gialli, rossi e blu, che si accendono in sequenza casuale. Al primo piano e' invece posizionata una struttura metallica che sostiene un riflettore da teatro che proietta una complessa coreografia luminosa. La mostra inaugura Art Fall - Ferrara contemporanea.
a cura di Stefano Chiodi
Prendendo a prestito il titolo da un testo di Samuel Beckett, la mostra di Olaf Nicolai nel Padiglione d'arte contemporanea si presenta allo spettatore come un percorso articolato in tre installazioni appositamente realizzate per l'occasione. Al piano terra, subito dopo l'entrata, un giradischi suona a ripetizione un brevissimo estratto da un vecchio LP del gruppo pop Spandau Ballet dal titolo Through the Barricades; tutto attorno dei "pallet", le basi di legno usate nell'industria e nei trasporti, sostengono una serie di tubi al neon gialli, rossi e blu, che si accendono in sequenza casuale. Al primo piano del PAC è invece posizionata una struttura metallica che sostiene un riflettore da teatro, un "occhio di bue", che si muove, controllato da un computer, attorno al sostegno e su se stesso proiettando sulle pareti, il pavimento, il soffitto del grande ambiente vuoto una complessa coreografia luminosa.
Artista tra i più originali tra quelli affermatisi in Europa nello scorso decennio, Olaf Nicolai interroga il sostrato storico, politico, filosofico e simbolico della cultura contemporanea in forme imprevedibili e originali, dotate insieme di grande complessità concettuale e di eloquente forza espressiva. Creando dispositivi visivi inediti e sorprendenti, Nicolai fa dell'operazione artistica un vero e proprio strumento di conoscenza che abbraccia la dimensione estetica e il campo immateriale del pensiero, coinvolgendo la memoria, l'identità soggettiva e le sue forme di relazione con gli altri e la realtà circostante.
Ferrara, con il suo eccezionale retaggio artistico e urbanistico e la sua immagine indissolubilmente legata alla pittura metafisica, al cinema e alla fotografia novecentesche, diviene così il "testo" di partenza della mostra: una città evocata nella sua complessa storia politica (le lotte operaie di inizio secolo e le "barricate", la loro repressione agli albori dell'epoca fascista, la riconversione industriale del secondo dopoguerra) e nella sua sostanza di città inventata dagli artisti quanto vista dal vero, scenario ideale su cui proiettare una trama immaginaria. La fantasmagoria luminosa realizzata da Olaf Nicolai si presenta così come un mezzo per smaterializzare il luogo di esposizione e trasformare l'esperienza percettiva dello spettatore in un'immersione totale, in una sospensione momentanea grazie alla quale, come nel visionario testo di Beckett, è possibile realizzare la fusione di tutti i sensi e di tutti i pensieri.
Accompagna l'esposizione un catalogo-libro d'artista che contiene, oltre al testo del curatore e alla documentazione fotografica delle opere in mostra, una serie di stampe realizzate con la suggestiva tecnica di stampa a colori "iris", inventata negli anni Sessanta e utilizzata nelle pubblicazioni di controcultura di quel periodo.
Olaf Nicolai (Halle/Saale, 1962)
Tra le sue mostre personali più recenti sono da ricordare: nel 2008 Considering a Multiplicity of Appearances in Light of a Particular Aspect of Relevance. Or: Can Art be Concrete?, Carolina Nitsch Project Room, New York; Yeux de paon, Weltecho, Chemnitz. In precedenza ha esposto al Leonhardi Museum, Dresda (2007); DURST, Salle de Bains, Lione (2007); Considering a multiplicity of appearances... (Insert 5), Hamburger Kunstverein; Constantin, Kunstraum Dornbirn (2006); Conversation Pieces, Museo Praz, Roma (2006); La Lotta, Galerie Eigen+Art, Lipsia (2006); 30 Farben at Printed Matter, Printed Matter, New York (2005); Odds and Ends, Kunstmuseum Thun (2004); Privacy: A programme of symposia, The Henry Moore Foundation, Protoacademy, Edimburgo (2004).
Ha partecipato, tra le altre, alle mostre collettive Geo/Metric, Museum of Modern Art, New York (2008); Manifesta 7, Manifattura Tabacchi, Rovereto (2008); Athens Biennial (2007); Half square, half crazy, Villa Arson (2007); Modelle für Morgen, European Kunsthalle Colonia (2007); Wiederaufbau Flamme der Revolution, Städtischen Galerie Wolfsburg (2007); The Freak show, Musée d'Art Contemporain, Lione (2007); Nature Design, Museum für gestaltung, Zurigo (2007); Ordnung + Verführung, Haus Konstruktiv, Zurigo (2006); Play station, Sprengel Museum Hannover (2006), This is America!, Central Museum Utrecht (2006); Eye on Europe: Prints, Museum of Modern Art, New York (2006), Mozart 06, Salisburgo (2006); Tokyo Blossoms, Hara Museum of Contemporary Art, Tokyo (2006); Sharjah Biennal (2005); Model Modernisms, Artists Space, New York (2005); Biennale di Venezia (2005, 2001); Bienal de Sevilla (2004); Outlook, Atene (2003); Gwangju Biennale (2002); Sydney Biennial (2002), Documenta X, Kassel (1997).
Tra i suoi libri e pubblicazioni più recenti vanno ricordati La Lotta (2006), Parkett 78 (2006), Rewind - Forward (2003), Enjoy-Survive (2001), 30 Farben (2000). Il suo film in 35mm Rodakis è stato presentato al Berlin Film Festival del 2008.
Nel corso del prossimo autunno-inverno le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara propongono una serie di appuntamenti con artisti italiani e stranieri che operano nel campo delle arti visive e dei live media. L’intento è quello di offrire agli artisti un’occasione di sperimentazione e di confronto, sostenendo la realizzazione di produzioni originali, e di proporre al pubblico un programma che rifletta la vitalità e la ricchezza di alcuni dei percorsi che contraddistinguono la scena artistica contemporanea, una scena in cui i confini tra i diversi ambiti espressivi si vanno via via assottigliando.
Informazioni e prenotazioni
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Tel. 0532 244949 Fax 0532 203064 diamanti@comune.fe.it
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Ufficio Stampa
Studio ESSECI - Sergio Campagnolo
Tel. 049.663499 info@studioesseci.net
Inaugurazione sabato 13 settembre 2008, ore 18.30
Padiglione d'Arte Contemporanea
Palazzo Massari, Corso Porta Mare 5, 44100 Ferrara
Orari d'apertura
Da martedì a domenica 9.00-13.00 e 15.00-18.00
Ingresso Intero 3.00, ridotto 2.00, scuole ingresso gratuito
Gruppi (almeno 10 persone): 2.00 (gratuito un accompagnatore)