Andrea Branzi
Baukuh
Studio Albori
Cliostraat
Mario Cucinella
Luca Emanueli
Marco Navarra_NOWA
Italo Rota
Salottobuono
Beniamino Servino
Stalker / Osservatorio nomade
Ian+
Francesco Garofalo
La "questione casa" in Italia tra passato, presente e futuro raccontata in una mostra innovativa con videoclip, mappe, progetti e installazioni dagli alloggi popolari degli anni '30 al 'piano casa' degli anni '80, dal boom edilizio al trading immobiliare, dal caro affitti ai mutui facili degli anni '90, fino alla 'casa possibile' per il XXI secolo.
a cura di Francesco Garofalo
La “questione casa” in Italia tra passato, presente e futuro raccontata in una mostra innovativa con videoclip, mappe, progetti e installazioni: dagli alloggi popolari degli anni ‘30 al “piano casa” degli anni ‘80, dal boom edilizio al trading immobiliare, dal caro affitti ai mutui facili degli anni ’90, fino alla “casa possibile”per il XXI secolo.
Roma-Venezia, 30 Luglio 2008 – In epoca di “bolla immobiliare” e di instabilità globale innescata dalla crisi americana dei mutui subprime, Francesco Garofalo - curatore del Padiglione Italiano all’11. Mostra Internazionale di Architettura, diretta da Aaron Betsky e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta - ha scelto un tema più che mai attuale. La sua proposta, infatti, si intitola L’ITALIA CERCA CASA / HOUSING ITALY e pone quella dell’abitare come “questione operativa centrale della nostra cultura architettonica”.
Spiega Garofalo: “L’ITALIA CERCA CASA mette alla prova la cultura architettonica italiana nella sfida posta dalla domanda di abitazioni di qualità e a costi accessibili. La fine dell’edilizia popolare, la crisi del mercato dei mutui, le situazioni di disagio urbano e le domande di nuovi utenti hanno spinto in primo piano la questione nel dibattito pubblico.
Oggi che tutti nelle istituzioni si impegnano a investire sugli alloggi, occorre chiedersi con quali programmi e con quali progetti è possibile rispondere. Dal revival della ‘casa per tutti’, il padiglione italiano intende passare alla proposta della ‘casa per ciascuno’”.
Gli architetti invitati
Tra gli architetti invitati, si mescolano generazioni e provenienze geografiche, partendo dall’assunto che la diversità e la ricchezza delle ricerche è più importante delle differenze di linguaggio. Si va da Andrea Branzi (Milano), protagonista dell’architettura radicale negli anni Sessanta, grande designer e innovatore del concetto di “habitat”, fino a Baukuh (Genova), gruppo di progettisti trentenni che stanno realizzando alloggi sociali ad Amsterdam dopo aver vinto un concorso Europan riservato a giovani architetti. La lista degli invitati comprende anche Studio Albori (Milano), Cliostraat (Torino), Mario Cucinella (Bologna), Luca Emanueli (Reggio Emilia), Ian+ (Roma), Marco Navarra_NOWA (Caltagirone), Italo Rota (Milano), Salottobuono (Venezia), Beniamino Servino (Caserta), Stalker / Osservatorio nomade (Roma),
La mostra
L’allestimento delle due sale alle Tese delle Vergini all’Arsenale (una ellittica e l’altra rettangolare) è ridotto a tre soli elementi. La sala ellittica, eredità della mostra del 2006, conterrà all’interno e all’esterno i materiali dell’attualità in forma di videoclip. Il grande spazio rettangolare sarà circondato su tre lati da un collage di 350 metri quadri con il racconto della controversa eredità del passato, che farà da sfondo e da rimando storico ai nuovi progetti. Questi saranno collocati su grandi piattaforme o all’interno di installazioni concepite dagli architetti invitati.
IL PRESENTE - Il percorso inizia dalla conoscenza della situazione attuale: Il video concepito e disegnato per la mostra, dal titolo provvisorio “Dalla casa all’abitare”. Con la regia di Maki Gherzi, uno dei più noti videomaker italiani e l’animazione grafica di Kalimera, lo studio di creativi di Reggio Emilia, vengono raccontati in pochi minuti i dati sorprendenti del nuovo problema della casa (uno per tutti: il debito delle famiglie italiane ammonta a 300 mld di Euro, di cui 250, oltre l’83%, per i mutui). Il testo scritto da Giovanni Caudo viene tradotto nel linguaggio sintetico dell’animazione fino a formulare quattro condizioni per la “casa possibile”.
IL PASSATO - La grande installazione sulle pareti della sala rettangolare racconta le diverse facce di un’eredità controversa della casa popolare italiana. E’ un’eredità oggi sospesa tra nostalgica riscoperta e ideologiche smanie di demolizione. Tra i temi affrontati: i quartieri, i grandi edifici, lo spazio pubblico, i servizi collettivi, la sfera domestica. Disegnata da Mario Lupano e lo studio Laboratorium, è frutto del lavoro collettivo dei curatori diretto da Maristella Casciato. Si tratta, con ogni probabilità, del disegno più grande di tutta la Biennale 2008.
IL FUTURO - I progetti degli architetti saranno al centro del padiglione. L’ambizione è fornire modelli e suggestioni, materiale per la riflessione a istituzioni e committenti. La casa per ciascuno – 12 progetti presenterà proposte esemplari, come quelle per il recupero di quartieri di edilizia sociale, per la riconversione residenziale di aree produttive, strategie per sfruttare meglio la risorsa città, piuttosto che consumare altro territorio, idee di nuovi habitat e di case sostenibili, e quelle per gli insediamenti di specifiche comunità immigrate nel nostro Paese.
I curatori
Il padiglione è curato da Francesco Garofalo, insieme a Mario Lupano e lo studio Laboratorium per il concept e la grafica, Maristella Casciato per la ricerca storica; Giovanni Caudo per le politiche abitative, Gabriele Mastrigli per la cura e il coordinamento dei progetti, Maki Gherzi e la società Kalimera per il video “Dalla casa all’abitare”.
Francesco Garofalo
Attualmente è professore di progettazione alla Facoltà di Architettura di Pescara dopo avere insegnato allo IUAV di Venezia. E’ autore di una guida all’architettura italiana, due libri su Adalberto Libera e uno su Steven Holl, tradotti negli Stati Uniti. È stato consulente per i concorsi della Chiesa del Giubileo, del Centro delle Arti Contemporanee (oggi MAXXI) e dell’ampliamento della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, a Roma. Nel 1997, ha fondato con Sharon Miura lo studio Garofalo Miura Architetti.
Il Padiglione Italiano
Promosso dalla PARC - Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee del MiBAC diretta da Francesco Prosperetti e dalla Fondazione “Biennale di Venezia”, il Padiglione Italiano ha sede nella prima Tesa delle Vergini all’Arsenale. È stato riaperto in occasione della Biennale Architettura 2006 con la mostra “La Città Nuova. ITALIA-y-2026. Invito a Vema”, a cura di Franco Purini. Nel 2007, nell’ambito della Biennale Arte, ha ospitato le installazioni “Sculture di linfa” di Giuseppe Penone e il video “Democrazy” di Francesco Vezzoli, a cura di Ida Gianelli.
PARC – http://www.parc.beniculturali.it
Carlo Birrozzi
Tel. +39 0658434811
carlo.birrozzi@beniculturali.it
con Emilia Giorgi
Tel. +39 0658434820
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Ufficio Stampa PARC_MAXXI
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cristiana.costanzo@labiennale.org
Arsenale. Tese delle Vergini, Venezia