Figure all'interno di un'opera. Inaugurazione con performance nel chiostro di San Matteo. Lo spazio antico accoglie una scena essenziale, dove il ring diventa scultura con piani di terracotta e legno dipinto.
Con il suo nuovo lavoro Lu Tiberi ci comunica il profondo interesse per il movimento che anima gli scultori ( e lei vuole pensarsi e presentarsi in primis come scultore).
Il movimento nella scultura, quando la scultura dà vita – secondo la concezione antica – alla figura umana, è aspirazione, desiderio o memoria e rimpianto, è energia potenziale o energia residua.
Nell’installazione o nella scultura che dà vita agli oggetti, il movimento è spesso una conquista dovuta alla contaminazione con la fisica e l’ingegneria…
A Lu Tiberi interessa la figura umana, soprattutto le interessa arrivare al segno che, in ogni figura, è all’origine del movimento della figura stessa e quindi delle diverse forme che il corpo assume nello spazio, frutto di successivi e continui movimenti, tuttavia sempre riconducibili a un segno peculiare.
Lu Tiberi inizia perciò una ricerca con due danzatori, ai quali lascia libertà di azione in uno spazio dato: un tappeto nero quadrato, quasi un ring. L’artista, fuori dal ring, ha sia il ruolo di spettatrice sia un ruolo attivo, osserva e disegna regolando il proprio ritmo sulla musica, che lei stessa ha scelto insieme ai danzatori, e sull’incognita dei segni che le due figure tracceranno nella danza.
Questa esperienza di studio e di “traduzione” lascia all’artista il patrimonio di una nuova scrittura che condurrà ai disegni e alle figure in terracotta della mostra.
Nei disegni Lu Tiberi esprime un segno forte, in cui è concentrata tutta l’energia della danza, una sequenza di gesti nei quali riconosciamo echi sironiani ( del resto Sironi è uno dei riferimenti dichiarati della Tiberi ).
Nelle figure in terracotta, invece, dove ci aspetteremmo una “ certezza” data dalla concretezza della materia, l’artista sceglie di esprimere la fragilità, la mobilità, la precarietà che appartengono ad ogni trasformazione: il corpo dei ballerini è materia “ plasmabile”, in costante modificazione.
Lu Tiberi non voleva rinunciare a “ dar vita” anche allo spazio perciò la mostra si inaugura con un’installazione/performance nel chiostro di San Matteo a Genova.
Lo spazio antico accoglie una scena essenziale ( non è un caso che un altro riferimento della Tiberi sia Paolini), il ring diventa scultura con piani di terracotta e legno dipinto. La musica sottolinea il silenzio, i danzatori sono segni, ombre, sono la rappresentazione fugace della percezione dello spazio e del movimento di chi osserva, diversa per ciascun individuo.
Terminata la danza rimane la scena, anch’essa un segno, ora memoria di gesti, ombre e suoni, nello spazio del chiostro.
Artista Lu Tiberi
Performer Antonio Caporilli, Claudia D'Occhio, Alberto Malnati, Michael Campagna, Marco Travaglia, Tatiana Zakharova
Testo presentazione Emilia Marasco
Testo Critico Annalisa Valiakas
Sabato 13 settembre 008 dalle ore 18:00 Installazione performace, Chiostro di San Matteo, Piazza San Matteo - Genova
Violabox Art Gallery
via Trebisonda, 56 (cancelletto) - Genova
Ingresso libero