Federico Pietrella
Shezad Dawood
Mattew Stone
Ragnar Kjartansson
Lorenzo Benedetti
Riccardo Crespi
Gea Politi
Thirty-one days painting in black. In mostra un ciclo di dipinti di Federico Pietrella a cura di Lorenzo Benedetti. Si tratta di 15 tele di varie dimensioni realizzate con un procedimento (la stesura del colore e la sua successiva rimozione) e con materiali che ne impongono il completamento nell'arco di pochissimo tempo e non consentono ripensamenti. Dopo le 20 la galleria Riccardo Crespi presenta la performance 'Waiting di Shezad Dawood' e il video 'Satan is real' di Ragnar Kjartansson; Conduits presenta la performance 'And as they reached for God with their fingertips, their toes wrote stories on the sand' di Matthew Stone.
Thirty-one days painting in black
a cura di Lorenzo Benedetti
Federico Pietrella presenta un nuovo lavoro per Assab One, un ciclo di dipinti realizzati in un arco di tempo determinato. Si tratta di quindici tele di varie dimensioni realizzate con un procedimento (la stesura del colore e la sua successiva rimozione) e con materiali che ne impongono il completamento nell’arco di pochissimo tempo e non consentono ripensamenti. Ogni dipinto ha per titolo una data che si riferisce al giorno di esecuzione. L’allestimento non segue un ordine cronologico e riconosce così l’autonomia di ogni dipinto nell’ambito della mostra.
Ancora una volta il lavoro di Federico Pietrella rivela la costante attenzione dell’artista ai processi di esecuzione e continua il racconto del suo peculiare rapporto con il tempo.
Federico Pietrella è nato a Roma nel 1973. Vive e lavora tra Roma, Milano e
Berlino. Ha esposto in numerose sedi in Italia e all¹estero, tra cui Villa
Romana, Firenze; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d¹Alba/Torino;
American Academy in Rome, Roma; Gertrude Contemporary Art Spaces, Melbourne;
MART, Rovereto (TN); Stadtgalerie, Kiel; Kunstlerhaus, Graz; ZKM Museum für
Neue Kunst, Karlsruhe; Assab One, Milano; Villa Manin, Passariano di
Codroipo (UD); Galleria Civica d¹Arte Contemporanea di Trento; National
Gallery Veletrzni Palac, Praha; Galleria Nazionale di Arte Moderna, Bologna;
Fondazione Adriano Olivetti, Roma; Fondazione Pastificio Cerere, Roma;
Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma; Galleria Comunale d¹Arte Moderna e
Contemporanea, Roma; Guang Dong Museum of Art, Guangzhou; Istituto Italiano
di Cultura, Londra.
Lorenzo Benedetti, vive e lavora tra Roma e Herford (D) dove è curatore
presso il Museo d'arte contemporanea MARTa Herford diretto da Jan Hoet. Dal
2004 è curatore del Sound Art Museum di Roma. È direttore del De Vleeshal di
Middelburg (Paesi Bassi).
opening martedì 16 settembre 2008 dalle 19
Apertura straordinaria sabato 20 e domenica 21 settembre 2008 negli orari
di Start (sabato 11-22 / domenica 11-19)
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La Notte della Performance
Shezad Dawood, Matthew Stone, Ragnar Kjartansson
16 Settembre 2008 Ore 20.00
La Notte della Performance nasce da un¹idea dei galleristi Riccardo Crespi e Gea Politi, per offrire al pubblico milanese un palcoscenico ideale per l’arte contemporanea che esce dal suo luogo simbolo, la galleria.
Fil rouge della lunga notte all’Assab One è l’arte performativa che supera gli schemi tradizionali per creare una maggiore complicità emotiva esplorando la relazione tra performer e pubblico, l’uso e i limiti del corpo come mezzo espressivo e le possibilità della mente.
Protagonisti di questa notte dell’arte sono infatti tre giovani artisti che hanno scelto la performance come luogo privilegiato per la loro espressione artistica: Shezad Dawood con Waiting, Mattew Stone con As they reached for God with their fingertips, their toes wrote stories on the sand e Ragnar Kjartansson, che presenta un suo video in cui convivono performance e video-arte.
Waiting di Shezad Dawood propone una riflessione sull'aspettativa di rinnovamento nel mondo arabo odierno attraverso la citazione di una piéce assolutamente occidentale che fu a suo tempo dirompente.
Alcuni passi di Aspettando Godot di Beckett verranno reinterpretati in arabo - con traduzione fatta ad hoc - dai bambini della scuola araba di via Ventura, che già ha fatto molto parlare di sé.
Il tentativo è quello di ricalcare - proprio attraverso i procedimenti linguistici tipici del teatro dell'assurdo - la forza espressiva che il dramma ha avuto per usarla come spunto di confronto tra culture.
Satan is real di Ragnar Kjartansson, è una video-performance di 2 ore, in cui l’artista riesce a sintetizzare più i mezzi espressivi in uno stesso spazio temporale e visivo, creando un’illusione assoluta in cui interpreta, in una sorta di lento trance, uno strano blues-man che interrato fino alla vita in una buca nel terreno, canta in un loop ossesivo Satan is real. He’s working for me.
As the reached for God with their fingertips, their toes wrote stories on the sand è la performance presentata da Matthew Stone per Assab One. Già conosciuto per i suoi interventi underground, assieme ai suoi amici squatter, Stone presenta un vero e proprio show per il 16 settembre: ballerini divisi in due gruppi, uno il contatto con la forza e l’altro invece che, prostrandosi a terra si spingerà verso gli inferi.
Immagine: Federico Pietrella
ASSAB ONE
associazione promozione arte contemporanea
Via Assab, 1 Milano
dal martedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00 e su appuntamento
ingresso libero