Beauty Crash. L'artista presenta, oltre al lavoro scultoreo piu' recente, alcune inedite opere musive, e piccoli re-collage su carta. Le sue immagini non sono pratiche autoreferenziali, ma documenti palpabili, alle volte dalla forte vena ironica e senza la pretesa di esprimere verita' assolute.
Con la mostra Beauty Crash alla galleria Daniele Ugolini Contemporary, Leonardo Pivi presenta oltre al lavoro scultoreo più recente, alcune inedite opere musive, e piccoli re-collage realizzati su carta.
L’artista che già nel 2001 con “frutto della ragione” ha esposto in galleria, in questa nuova mostra tratta il tema (anche in senso metaforico) dell’incidente di bellezza.
I Re-collage, sono creati grazie alla ri-composizione di dettagli ritagliati da volti di fotomodelle strappate dai magazine patinati, la riflessione si concentra su uno stravolgimento degli attuali canoni di bellezza. Ibridi di elegante bruttezza o bellezza al contrario, diventano elementi destabilizzatori che indicano quanto sia satura di immagini dalla piacevolezza omologata, la quotidianità mediatica. Conseguenza di questo: una rincorsa di massa ad una agognata avvenenza esteriore che conduce ad una inevitabile diseducazione visiva. Mentre nei ritratti musivi dal tipico taglio fotografico che ha reso mediaticamente famose queste icone del dolore, quali Terry Schiavo o Piergiorgio Welby, l’attualità contemporanea creatrice di innumerevoli personaggi e situazioni, viene bloccata e innalzata a una sacralità dal gusto amaro. La sofferenza entra in connessione con la bellezza estetica musiva ed il fascino dei materiali decorativi e simbolici annessi, con cui viene realizzato il mosaico stesso.
Il legame tra l’icona e il materiale con cui è composta l’opera è evidentissimo nel ritratto di Terry Schiavo, dove ai fini della creazione del lavoro è stato utilizzato legno fossile, per esprimere un’evidente stato vegetativo. Riflessioni nei confronti dei comportamenti umani li ritroviamo nella serie Beauty Crash dove personaggi scultorei essiccati al sole, dall’effetto mummificato, sono ambientati, legati, appesi, come feticci del nostro tempo in scenari fotografici che ne illustrano il tema trattato. Le immagini che Pivi crea non sono pratiche autoreferenziali scevre di messaggi specifici, ma bensì documenti palpabili, alle volte dalla forte vena ironica e senza la pretesa di porsi sopra nessun contesto o esprimere verità assolute, dell’approccio visivo ai continui incidenti di forma e colori di massa, ai quali tutti siamo sottoposti.
Inaugurazione 19 Settembre 2008 ore 19
Daniele Ugolini Contemporary
via Montebello 22/r - Firenze
orario: Mar > Sab 16:00 / 20:00 (chiuso Lunedì e festivi)
ingresso libero