Galleria In Arco
Torino
piazza Vittorio Veneto, 1-3
011 8122927 FAX 011 8122927
WEB
Pierluigi Pusole
dal 24/9/2008 al 31/10/2008
10 - 12.30 e 16 - 19.30. chiuso lunedi e festivi.

Segnalato da

Galleria In Arco



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Pierluigi Pusole



 
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24/9/2008

Pierluigi Pusole

Galleria In Arco, Torino

Nella mostra e' esposta la nuova serie di dipinti inseribile nel piu' ampio progetto Io Sono Dio, iniziato nel 1996 e che verte intorno all'idea di paesaggio. Le 30 opere si articolano in 3 gruppi distinti: paesaggi, vegetazioni, cellule. Questi livelli rappresentano diversi gradi di avvicinamento progressivo allo stesso soggetto, in cui ogni parte sta per il tutto e il tutto si puo' ritrovare in ogni singola parte.


comunicato stampa

La galleria In Arco è lieta di presentare Io Sono Dio 2008, esposizione personale di Pierluigi Pusole. Nella mostra sarà esposta la nuova serie di dipinti inseribile nel più ampio progetto Io Sono Dio, iniziato nel 1996 e che verte intorno all’idea di paesaggio. Più che un ciclo di opere, Io Sono Dio è una sorta di progetto esistenziale per l’artista, l’idea filosofica in cui si identifica, tanto da tatuarsene sul braccio il logo auto-prodotto, un cuore trafitto da un diagramma con la sigla ISD, lo stesso che compare su tutte le copertine dei suoi cataloghi. Le trenta opere, tutte del 2008, si articolano in tre gruppi distinti: paesaggi, vegetazioni, cellule. Questi tre livelli rappresentano diversi gradi di avvicinamento progressivo allo stesso soggetto, in cui ogni parte sta per il tutto e il tutto si può ritrovare in ogni singola parte. Pierluigi Pusole non mira a rappresentare la realtà, ma a crearne in modo progettuale una nuova. Il suo intento non è imitare la natura, piuttosto ribellarsi a essa e sfidarla attraverso un processo di costante sperimentazione.

La sua fucina è un loft negli stabilimenti degli ex-magazzini delle ferrovie, nella zona industriale di Torino. Non c’è nulla di più distante dalla sua pratica artistica, quindi, della pittura en plein air. Nondimeno, resta possibile per l’artista lavorare en plein air nello spazio virtuale della propria immaginazione. I quadri in mostra alludono a degli “schizzi”, a cui sono paragonabili per la volontaria velocità d’esecuzione, con cui Pierluigi ha registrato i vari luoghi incontrati in questo “viaggio”. I paesaggi, ben identificabili come boschi e radure, richiamano l’iconografia classica, con la tradizionale suddivisione della linea dell’orizzonte, ma subito la disattendono, poiché contengono sempre un’anomalia, un errore genetico: degli alberi assumono improbabili forme geometriche, in cielo stanno enigmatiche cellule. Poi lo sguardo si addentra nella vegetazione fitta, dove si perdono i riferimenti cielo-terra, sopra-sotto, la natura si fa libera e astratta e solo uno spiraglio, uno squarcio di luce assicura la via d’uscita attraverso fogliame e segni geometrici.

Ma l’artista non si accontenta e come uno scienziato vuole entrare ancora più dentro la natura (della pittura), come guardandola dentro a un microscopio. Si giunge allora alla cellula, unità di misura minima di cui tutto è composto e dentro la quale sta scritto il dna di tutta la natura, in ogni tempo e in ogni spazio. Le cellule fluttuano come pianeti al centro esatto e misurabile del bianco della tela. A ogni livello corrispondono delle minime variazioni nel linguaggio: la pennellata è miniaturizzata nelle cellule, molto libera e gestuale nelle vegetazioni, dove sono maggiori le colature di colore e più “addomesticata” nei boschi, dove tocchi di pennello definiscono gli alberi e velature create dall’uso acquerellato dell’acrilico formano le nuvole. A differenza che in altre serie pittoriche, per questa la varietà di colori è stata ridotta a favore di una maggiore armonia cromatica tutta giocata sui due colori della natura per eccellenza, il verde e il turchese.

Per l’occasione la galleria In Arco è stata dipinta interamente di bianco, pavimento compreso. Circa dieci opere saranno allestite nelle prime sale dello spazio, mentre le restanti venti saranno “accatastate” in una rastrelliera nell’ultima stanza, creando una sorta di scultura-archivio.

Pierluigi Pusole è nato nel 1963 a Torino, dove vive e lavora. Ha iniziato a esporre nel 1986 e da allora, ha partecipato a importanti rassegne collettive come Aperto 1990 alla Biennale di Venezia; Anni Novanta, 1991, Galleria d’Arte Moderna di Bologna; Dodici pittori italiani, 1995; Collezione a Torino, 1996, Castello di Rivoli; XII Quadriennale Nazionale d’Arte, 1996, Roma; Arte Italiana. Ultimi quarant’anni. Pittura Iconica, 1997, Galleria d’Arte Moderna di Bologna; Italiani da sette generazioni 1980-2004: un profilo di pittura italiana, al Centro Cultural Borges di Buenos Aires e Mostra Italia. Identità/Studium, 2005, all’International Biennale of Contemporary Art di Praga.

Inaugurazione 25 settembre

Galleria In Arco
Piazza Vittorio Veneto 1-3 - Torino
Ingresso libero

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