Nella mostra e' esposta la nuova serie di dipinti inseribile nel piu' ampio progetto Io Sono Dio, iniziato nel 1996 e che verte intorno all'idea di paesaggio. Le 30 opere si articolano in 3 gruppi distinti: paesaggi, vegetazioni, cellule. Questi livelli rappresentano diversi gradi di avvicinamento progressivo allo stesso soggetto, in cui ogni parte sta per il tutto e il tutto si puo' ritrovare in ogni singola parte.
La galleria In Arco è lieta di presentare Io Sono Dio 2008, esposizione personale di
Pierluigi Pusole.
Nella mostra sarà esposta la nuova serie di dipinti inseribile nel più ampio progetto
Io Sono Dio, iniziato nel 1996 e che verte intorno all’idea di paesaggio. Più che un
ciclo di opere, Io Sono Dio è una sorta di progetto esistenziale per l’artista, l’idea
filosofica in cui si identifica, tanto da tatuarsene sul braccio il logo auto-prodotto,
un cuore trafitto da un diagramma con la sigla ISD, lo stesso che compare su tutte le
copertine dei suoi cataloghi.
Le trenta opere, tutte del 2008, si articolano in tre gruppi distinti: paesaggi, vegetazioni,
cellule. Questi tre livelli rappresentano diversi gradi di avvicinamento progressivo allo stesso
soggetto, in cui ogni parte sta per il tutto e il tutto si può ritrovare in ogni singola parte.
Pierluigi Pusole non mira a rappresentare la realtà, ma a crearne in modo progettuale
una nuova. Il suo intento non è imitare la natura, piuttosto ribellarsi a essa e sfidarla
attraverso un processo di costante sperimentazione.
La sua fucina è un loft negli stabilimenti degli ex-magazzini delle ferrovie, nella zona
industriale di Torino. Non c’è nulla di più distante dalla sua pratica artistica, quindi,
della pittura en plein air.
Nondimeno, resta possibile per l’artista lavorare en plein air nello spazio virtuale
della propria immaginazione.
I quadri in mostra alludono a degli “schizzi”, a cui sono paragonabili per la volontaria
velocità d’esecuzione, con cui Pierluigi ha registrato i vari luoghi incontrati in
questo “viaggio”.
I paesaggi, ben identificabili come boschi e radure, richiamano l’iconografia classica,
con la tradizionale suddivisione della linea dell’orizzonte, ma subito la disattendono,
poiché contengono sempre un’anomalia, un errore genetico: degli alberi assumono improbabili
forme geometriche, in cielo stanno enigmatiche cellule.
Poi lo sguardo si addentra nella vegetazione fitta, dove si perdono i riferimenti cielo-terra,
sopra-sotto, la natura si fa libera e astratta e solo uno spiraglio, uno squarcio di luce
assicura la via d’uscita attraverso fogliame e segni geometrici.
Ma l’artista non si accontenta e come uno scienziato vuole entrare ancora più dentro la
natura (della pittura), come guardandola dentro a un microscopio. Si giunge allora alla
cellula, unità di misura minima di cui tutto è composto e dentro la quale sta scritto il
dna di tutta la natura, in ogni tempo e in ogni spazio. Le cellule fluttuano come pianeti
al centro esatto e misurabile del bianco della tela.
A ogni livello corrispondono delle minime variazioni nel linguaggio: la pennellata è
miniaturizzata nelle cellule, molto libera e gestuale nelle vegetazioni, dove sono maggiori
le colature di colore e più “addomesticata” nei boschi, dove tocchi di pennello definiscono
gli alberi e velature create dall’uso acquerellato dell’acrilico formano le nuvole.
A differenza che in altre serie pittoriche, per questa la varietà di colori è stata ridotta
a favore di una maggiore armonia cromatica tutta giocata sui due colori della natura per
eccellenza, il verde e il turchese.
Per l’occasione la galleria In Arco è stata dipinta interamente di bianco, pavimento
compreso. Circa dieci opere saranno allestite nelle prime sale dello spazio, mentre le
restanti venti saranno “accatastate” in una rastrelliera nell’ultima stanza, creando
una sorta di scultura-archivio.
Pierluigi Pusole è nato nel 1963 a Torino, dove vive e lavora.
Ha iniziato a esporre nel 1986 e da allora, ha partecipato a importanti rassegne collettive come Aperto 1990 alla
Biennale di Venezia; Anni Novanta, 1991, Galleria d’Arte Moderna di Bologna; Dodici pittori italiani, 1995; Collezione
a Torino, 1996, Castello di Rivoli; XII Quadriennale Nazionale d’Arte, 1996, Roma; Arte Italiana. Ultimi quarant’anni.
Pittura Iconica, 1997, Galleria d’Arte Moderna di Bologna; Italiani da sette generazioni 1980-2004: un profilo di
pittura italiana, al Centro Cultural Borges di Buenos Aires e Mostra Italia. Identità/Studium, 2005, all’International
Biennale of Contemporary Art di Praga.
Inaugurazione 25 settembre
Galleria In Arco
Piazza Vittorio Veneto 1-3 - Torino
Ingresso libero