Bruno Benuzzi
Marcello Jori
Felice Levini
Luigi Mainolfi
Luigi Ontani
Giuseppe Salvatori
Aldo Spoldi
Giorgio Zucchini
Renato Barilli
Bruno Benuzzi raccoglie fiori e piante di una natura reinventata, Marcello Jori scopre cristallografie incantate, Felice Levini rilancia un sottile puntinismo, Luigi Mainolfi inventa una sua fauna leggendaria, Luigi Ontani ci offre pellicole sottili e trasparenti...A cura di Renato Barilli.
A cura di Renato Barilli
Venerdì 19 settembre in occasione di START, apertura collettiva delle
gallerie milanesi, la galleria Zonca & Zonca inaugura la stagione espositiva
con la mostra Nuove Nuove Icone per il Nostro Tempo.
Il titolo di questa mostra allude ovviamente al fenomeno dei Nuovi-nuovi,
nato ufficialmente in una manifestazione alla Galleria d’arte moderna di
Bologna nel gennaio 1980, e poi svoltosi negli anni successivi, in parallelo
ad altri fenomeni quali l’Anacronismo e la Transavanguardia. Forse
l’etichetta dei Nuovi-nuovi poteva sembrare alquanto provvisoria e
reticente, ma in realtà il gruppo raccolto sotto di essa marciava in
parallelo con gli altri a costituire complessivamente il clima che si disse
della citazione o della mode rétro o della ripetizione differente, e in
ultima istanza confluiva nell’ambito del postmoderno. Se il clima precedente
nato attorno al 68 si era caratterizzato per la “morte della pittura”,
sostituita dalla fotografia, o dall’uso di materiali presi dalla realtà,
tutti gli artisti di quella situazione si mossero in senso oppositivo,
recuperando il fascino della pittura, e non mancando neppure di reintrodurre
le immagini.
Ma su questo punto ci fu un’ulteriore articolazione, in quanto
la più parte di quegli artisti hanno scelto a favore del linguaggio iconico,
mentre altri in numero minore possono essere detti aniconici, in quanto
hanno puntato piuttosto sui valori dell’astrazione decorativa. E dunque, in
questa mostra, dell’intero fronte dei Nuovi-nuovi, compaiono solo coloro che
allora puntarono soprattutto sulla confezione di icone che fossero
rispondenti alle esigenze del nostro tempo. Da qui la diversità tra le tre
formazioni, infatti gli Anacronisti simulavano di essere copisti di
capolavori del passato, rifacendoli con meticolosa precisione. I
Transavanguardisti ci offrivano icone violente e barbariche. In mezzo, le
icone dei Nuovi-nuovi hanno invece puntato a una leggerezza elegante e
sciolta, a gara col linguaggio dei pixel televisivi o dei cartoni animati.
Bruno Benuzzi raccoglie fiori e piante di una natura reinventata, Marcello
Jori scopre cristallografie incantate, Felice Levini rilancia un sottile
puntinismo, Luigi Mainolfi inventa una sua fauna leggendaria, Luigi Ontani
ci offre pellicole sottili e trasparenti, pronte ad abbigliare idoli sacri o
profani, Giuseppe Salvatori compone tavole di sottile e calcolata armonia,
Salvo, nei suoi paesaggi, ci dà la stessa intensità luminosa che si addensa
nelle immagini video, Aldo Spoldi offre le maschere di una inedita commedia
dell’arte, Wal plasma bambolotti a sfida del kitsch, Giorgio Zucchini tesse
intricati arabeschi. Sono immagini che rimbalzano dal dipinto alla scena
mediatica dei nostri giorni, sollevandola in un’aura magica.
Immagine: Bruno Benuzzi
Inaugurazione 19 settembre 2008
Zonca e Zonca
Via Ciovasso, 4 - Milano
Orari: dal lunedì al venerdì 10:00 – 13:00; 15.30 – 19.30; sabato su appuntamento
Ingresso libero