Mausoleo della Bela Rosin
Torino
Strada Castello di Mirafiori, 148/7
011 4429847
WEB
La dimensione della superficie
dal 17/9/2008 al 11/10/2008
inaugurazione alle 17.30
011 543830
WEB
Segnalato da

Stefano Fassone




 
calendario eventi  :: 




17/9/2008

La dimensione della superficie

Mausoleo della Bela Rosin, Torino

La mostra, frutto della collaborazione tra il Goethe-Institut e il German Design Council, presenta una serie di opere moderne e innovative, a cura di designer e studi operanti in Germania, dedicate a 5 aree del design della comunicazione: tipografia, grafica, media digitali, sistemi di guida e orientamento e Corporate Design. Nell'ambito di Torino 2008 World Design Capital.


comunicato stampa

Realizzare una mostra di rilievo sull’odierno design della comunicazione in Germania è possibile esclusivamente a una condizione: mettere in luce la forza o – per rimanere in ambito figurativo – il margine d’azione del design della comunicazione bidimensionale.

“Odierno” significa che verranno esposte opere rappresentative del mondo della comunicazione dei primi anni del XXI secolo. “In Germania”, dal momento che i promotori di questa iniziativa – il Goethe-Institut e il German Design Council – hanno selezionato i lavori concentrandosi su designer e studi tedeschi o operanti in Germania, pur nella consapevolezza che lo scambio internazionale è da sempre vivace, soprattutto nel campo del design della comunicazione; ciò significa, ad esempio, che “in Germania” sono presenti influssi di origine americana, inglese, giapponese o svizzera e che, viceversa, “in Germania” sono maturate esperienze altrettanto influenti per il design della comunicazione internazionale.

Cinque capitoli
L’utilizzo dell’espressione “design della comunicazione” richiama sostanzialmente il tema di fondo della mostra: la lingua, fatta di segni e immagini. Gli argomenti selezionati vengono presentati in forma concentrata, con un percorso fatto di cinque stazioni dedicate a Corporate Design, Media digitali, Grafica, Sistemi di guida e orientamento e Tipografia – oltre ad altre discipline non espressamente menzionate, quali l’animazione, il fumetto, il cinema, la fotografia, i graffiti, l’illustrazione, nonché il cosiddetto on-air e packaging design.

Mentori
Per selezionare i designer e i lavori da esporre, è stato chiesto a cinque autorevoli esperti di citare i loro preferiti. Anch’essi - Johannes Erler (Corporate Design), Mike Meiré (grafica), Joachim Sauter (design dei media digitali), Erik Spiekermann (tipografia) e Andreas Uebele (sistemi di orientamento) – presentano alcune opere di loro realizzazione e, in qualità di mentori, fungono da base per i lavori esposti nella mostra. La suddivisione in aree tematiche e l’attribuzione dei singoli designer e studi a una di esse hanno un valore puramente teorico – che vale per qualsiasi espositore. Nella prassi quotidiana, infatti, pressoché tutti i designer della comunicazione operano in diversi campi della disciplina, spesso strettamente collegati tra loro. Non c’è Corporate Design senza grafica, media design senza tipografia o sistema di orientamento senza Corporate Design. Ciò, tuttavia, non impedisce di individuare i punti di forza e le aree di specializzazione dei designer, che trovano espressione e guidano il visitatore all’interno della mostra.

Storia
La mostra non vuole essere una retrospettiva del design grafico e della comunicazione visiva degli ultimi cento anni in Germania. Ciò che rappresenta, invece, è un’istantanea degli inizi del XXI secolo – a parte alcune sporadiche eccezioni, tuttora icone di stile, come la rivista musicale Frontpage (1992-1997, art director: Alexander Branczyk).
L’attività grafica e visiva del passato, tuttavia, non rimane del tutto esclusa, essendo la sua presenza e i suoi effetti tuttora tangibili. Loghi, pittogrammi, scritte, sequenze e sistemi spesso mostrano tutta la loro forza soltanto se sono in grado di lasciare un segno per decenni: basti pensare, ad esempio, al logo della Deutsche Bank di Anton Stankowski del 1974, ai pittogrammi di Otl Aichers, originariamente disegnati per le Olimpiadi del 1972 di Monaco di Baviera e ancora oggi stilisticamente esemplari, ai caratteri DIN, che guidano gli automobilisti sui cartelli autostradali e locali tedeschi (e, fino alla fine del 2000, utilizzati anche per le targhe automobilistiche tedesche), o alla famosa “serie arcobaleno” di Willy Fleckhaus, realizzata nel 1962 per la casa editrice Suhrkamp. Tutte queste creazioni testimoniano l’eccezionalità e la longevità del design della comunicazione in Germania e, pur non essendo esplicitamente presentate nella mostra, ne pervadono ogni suo tratto.

Rilevanza
Nelle sue diverse espressioni, il design della comunicazione è il presupposto fondamentale per garantire orientamento, leggibilità e riconoscibilità e quindi adempiere a un’importante funzione quotidiana. È grazie a esso che, con i presupposti ideali, percepiamo informazioni per intuito, imbocchiamo automaticamente le strade giuste e riconosciamo al primo sguardo i prodotti che desideriamo; in breve, il design della comunicazione ci consente di cogliere all’istante ciò di cui necessitiamo per comprendere l’ambiente che ci circonda. La mostra “La dimensione della superficie” testimonia, con circa 150 esempi, quanto un buon design della comunicazione possa aiutarci a districarci nella giungla quotidiana di informazioni, orari, internet, marchi e informazioni su spettacoli ed eventi. Sebbene la mostra si concentri sul design della comunicazione tedesco, illustrandone le peculiarità culturali, il visitatore comprende presto come queste opere abbiano una rilevanza sostanziale anche nel contesto internazionale.
È soltanto nel momento in cui ci smarriamo nei meandri del mondo fisico o digitale, in cui le scritte, per puro arbitrio, diventano illeggibili o siamo dinanzi a caratteri che non ci dicono nulla – in altre parole, quando alle superfici manca la dimensione comunicativa – che riconosciamo l’intelligenza della tipografia, dei sistemi d’orientamento, della grafica, della creazione digitale o del Corporate Design.

Inaugurazione 18 settembre 2008 alle 17.30

Mausoleo della Bella Rosin
strada Castello di Mirafiori, 148/7 Torino
ingresso gratuito

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