80 fotografie a colori in grande formato di Tiziana e Gianni Baldizzone. L'esposizione ripercorre la vita del Buddha; parte dall'esistenza agiata di Siddhartha nel palazzo reale, ripercorre l'incontro con la sofferenza, la malattia e la morte, illustra la sua scelta di abbandonare i privilegi di principe, la ricerca della via della liberazione, l'illuminazione, la dottrina e la predicazione.
Autori e ideatori dell’esposizione “I Segni del Corpo, l’espressività umana in 80 scatti” realizzata nel 2006 Tiziana e Gianni Baldizzone, tornano nella seicentesca Piazza San Carlo a Torino con la nuova mostra fotografica “a cielo aperto”, Siddhartha, il Buddha, presentata dalla La Fondazione Torino Musei e dalla Città di Torino, in collaborazione con Torino Spiritualità.
Ottanta fotografie a colori in grande formato (80x120), ciascuna con commento e con citazioni dai testi sacri sulla vita di Buddha.
L’esposizione ripercorre la vita di Siddhartha, il Buddha, il principe che divenne asceta per liberare l’umanità dalla sofferenza, la storia di un uomo tragicamente colpito dall’universalità del dolore e determinato a trovarvi un antidoto valido per gli uomini di tutti i tempi, ieri come oggi.
La “storia in ottanta scatti” di Gianni e Tiziana Baldizzone parte dall’esistenza agiata di Siddhartha nel palazzo reale, ripercorre l’incontro con la sofferenza, la malattia e la morte, illustra la sua scelta di abbandonare i privilegi di principe, la ricerca della via della liberazione, l’illuminazione, la dottrina e la predicazione.
La vita del Buddha è raccontata in fotografia con uno sguardo intimistico ed emozionale che mette in risalto il sentire dell’Uomo e il nucleo della sua dottrina, attraverso immagini di oggi, scattate nei luoghi in cui il Siddhartha operò e diffuse il proprio insegnamento.
Il Percorso, otto tappe corrispondenti ad altrettante fasi della vita di Buddha – dalla nascita alla morte – si sviluppa in senso orario con rimando alla kora buddista.
Le parole degli Autori:
“Venticinque secoli dopo la morte del Buddha, siamo rimasti per giorni a Bodhgaya, nel cuore dell’odierno Bihar, seduti ai piedi dell’albero della bodhi dove Egli raggiunse l’Illuminazione, prima di iniziare un nostro cammino di ricerca con il fardello di una difficile missione: scrivere con immagini di oggi la storia di Siddhartha, raccontando in fotografia i passi, i turbamenti, la forza dell’uomo che divenne il Buddha e l’eredità spirituale - fatta di amore altruista, conoscenza, comprensione, compassione e saggezza - lasciata da quel principe all’Umanità.
Le fotografie esposte sono il risultato di un percorso, al momento stesso, dentro il tempo (nel presente dello scatto) e fuori dal tempo (nella dimensione del Buddha e dei suoi insegnamenti).
Trascendendo il contesto storico-geografico dei luoghi in cui visse, abbiamo tradotto il cammino del Buddha in fotografie “senza tempo”, in cui luce e ombra - che rivelano e nascondono - diventano metafora di coscienza e inconscio, di consapevolezza e ignoranza; colori e forme, di volta in volta, rappresentano o accentuano situazioni, stati d’animo o sensazioni.
Abbiamo fotografato silenzio e confusione, emozioni e meditazione, povertà e ingiustizia, l’inizio della vita e la sua fine; corpi giovani e corpi stremati da vecchiaia, miseria, malattia o ormai privi di vita.
Senza mai dimenticare, pur davanti alla realtà più cruda, il rispetto dovuto alle persone che ci hanno accettato e permesso di ritrarre la propria sofferenza. Queste persone saranno sempre nel nostro cuore.
Ci auguriamo che questa esposizione sia portatrice di un messaggio di serenità e pace interiore, anche là dove è più difficile: davanti al dolore, all’ingiustizia, alla morte.”
Ufficio Stampa 011. 4429523
e-mail daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it
Anteprima per la stampa mercoledì 24 settembre alle ore 12
Presso il Caffé Neuv Caval 'D Brons
Piazza S. Carlo, 157
Piazza San Carlo, Torino