Teoria allargata dei giochi. Soggetto dei lavori di Du Pasquier sono sempre oggetti appartenenti al mondo quotidiano, che sono assemblati dall'artista in combinazioni originali. Le cose di tutti i giorni sembrano cosi' porsi in ascolto le une delle altre, alla ricerca di nuove e inattese possibilita' formali.
a cura di Maria Cristina Strati
Con questa mostra Novalis Fine Arts Gallery inaugura ufficialmente l'inizio
di una nuova avventura nell'ambito dell'arte contemporanea. Facendo tesoro
delle esperienze positive nel design – settore in cui i galleristi lavorano
con successo da vent'anni– nasce così un nuovo spazio espositivo dedicato
alla ricerca artistica internazionale.
La mostra personale di Nathalie Du Pasquier si presenta come ideale trait
d'union tra design e arte contemporanea. Se alcuni lavori di design opera
dell'artista facevano già parte della collezione dei soci, questa personale
è interamente incentrata sulla produzione più propriamente artistica, dai
quadri alle sculture.
La mostra è corredata da un catalogo sull'opera completa dell'artista.
Soggetto dei lavori di Nathalie Du Pasquier sono sempre oggetti appartenenti
al mondo quotidiano, che sono però assemblati dall'artista in combinazioni
originali. Le cose di tutti i giorni sembrano così porsi in ascolto le une
delle altre, alla ricerca di nuove e inattese possibilità formali.
Nel gioco di montaggio e ricostruzione della realtà, luci ed ombre, masse e
vuoti hanno lo stesso peso. Nascono equilibri fatti di tensioni
contrapposte, ma bilanciate.
Anche nelle sculture Nathalie Du Pasquier lavora a partire da materiali già
esistenti, fino a fare talora della scultura stessa il soggetto di una nuova
realizzazione pittorica.
L'artista compie così un percorso verso l'astrazione, dando vita a
composizioni via via sempre più pure.
Il procedimento di assemblaggio a cui Nathalie Du Pasquier ricorre nei suoi
lavori rimanda ai collages dell'arte del primo novecento: dai primi
esperimenti cubisti, al futurismo, ma soprattutto, i lavori di Bruno Munari.
Tutto si modula, si pone alla ricerca non di una muta perfezione formale, ma
di una completezza poetica in cui proporzioni e sospensioni si alternano
volontariamente.
Viene così alla luce un linguaggio che "parla" le cose e gli oggetti come se
fossero parole di un discorso. Come un dialogo giocoso con la realtà, senza
un senso prestabilito a priori, ma che crea e inventa sempre nuovi
significati. Oppure come versi di fiabe o poesie contemporanee, liriche
chiavi d'accesso agli aspetti meno evidenti e più poetici della nostra
ordinaria quotidianità.
Inaugurazione 25 settembre 2008 dalle ore 18
Novalis Fine Arts Gallery
Via Carlo Alberto, 49/51 - Torino
Orari galleria: lun. 15 – 18 da mart. a sab. 9 – 12 e 15-18. Domenica chiuso o su prenotazione
Ingresso libero