Galleria Franco Noero NewProjectSpace
Torino
piazza Santa Giulia 0/F
011 882208
WEB
Tom Burr
dal 24/9/2008 al 28/10/2008
giov-sab 15-18 su prenotazione

Segnalato da

Galleria Franco Noero



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Tom Burr



 
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24/9/2008

Tom Burr

Galleria Franco Noero NewProjectSpace, Torino

Con Descending, l'artista inverte il senso dell'edificio, collegato all'interno da una scala, creando una diversa percezione tra esterno e interno. La serie di forme scultoree che colloca a vari piani della Fetta di Polenta, considerate nel loro insieme, suggeriscono un'accumulazione di presenze all'interno della struttura architettonica ed enfatizzano i movimenti di salita e discesa, necessari per osservare sia le opere che l'edificio.


comunicato stampa

Tom Burr è il secondo artista invitato dalla Galleria Franco Noero a confrontarsi con la struttura architettonica dello storico edificio antonelliano, detto ‘Fetta di Polenta’. Questa è la terza personale dell’artista americano presso la galleria. Con descending, Tom Burr inverte il senso dell’edificio, collegato all’interno da una scala, creando una diversa percezione tra esterno e interno.

La serie di forme scultoree che l’artista colloca a vari piani della 'Fetta di Polenta', considerate nel loro insieme, suggeriscono un'accumulazione di 'presenze' all'interno della struttura architettonica ed enfatizzano i movimenti di salita e discesa, necessari per osservare sia le opere che l'edificio.

Ispirandosi a temi e aspetti del lavoro di Marcel Duchamp, Tom Burr utilizza la scala come preciso elemento di riflessione per il progetto, nel quale le sculture, quasi fossero prostitute in attesa di essere guardate e osservate, rimandano alle ‘macchine sessuali’ di Duchamp: le spose, gli scapoli e i nudi. La mostra segue uno specifico ordine e orientamento, invitando i visitatori a salire subito fino al piano più alto per iniziare il percorso di visita in un ordine inverso dall’alto verso il basso. Solo durante la discesa, entrando nelle singole stanze, è possibile osservare e comprendere le sculture di cui si intravedono alcuni elementi durante la salita.

Le opere sono realizzate con materiali come compensato non trattato, tela grezza, tessuti e oggetti trovati, scelti pensando agli elementi architettonici delle stanze. Le strutture poste in diversi gradi di equilibrio, da una posizione verticale a una al limite della caduta fino a quella coricata, appaiono variamente "vestite" e "svestite" dalla tela grezza, da altri tessuti e dagli oggetti scelti, che fanno da copertura o da abito ad 'armature' in legno; un richiamo letterale ai nudi di Duchamp.

Queste forme costruite sembrano grandi quadri, nei quali è amplificata la qualità tridimensionale scultorea. Brevi testi realizzati al neon sono agganciati alle strutture come elementi di connessione e disconnessione delle parti che le compongono.

Le opere si riflettono e si completano con l'interno della Fetta di Polenta, che viene, in questo caso, considerata come 'oggetto', per la sua forma e presenza all'esterno, per la sua relazione con il contesto urbano, in modo che la mostra si riveli attraverso le finestre dei vari piani come una sorta di 'peep show', una seduzione che attrae il visitatore.


Bulletin Boards

Nel nuovo project space in Piazza Santa Giulia – vetrina dedicata ai progetti speciali degli artisti che esporranno nella sede della galleria – sono presentate due opere dell’artista americano che fanno parte della serie Bulletin Boards, nella quale emerge l’importanza della tecnica del collage nell’opera di Tom Burr, non solo come composizione di frammenti, oggetti e immagini, ma soprattutto come approccio metodologico che dà vita ad un’analisi visiva e ad un punto di vista specifici, con la sovrapposizione di riferimenti e storie differenti. Subscription, (Esquire) e Chanel Board, (stress and violence), 2008, sono realizzate con oggetti come uno specchio e copertine interne di 33 giri, ritagli di pubblicità e immagini tratte dalle riviste Esquire e Life che hanno come soggetti tra gli altri i ‘Most Wanted Men’ di Andy Warhol e pubblicità di Chanel dagli anni ’40 a oggi.

Nato a New Haven (Connecticut) nel 1963, Tom Burr vive e lavora a New York. Ha partecipato a numerose mostre presso Istituzioni pubbliche e gallerie private negli Stati Uniti e in Europa. Tra le più recenti le mostre personali ‘Addict-Love’, Long Island Sculpture Center, New York (2008), Swiss Institute, New York (con Walter Pfeiffer) e ‘Moods’, Secession, Vienna (2007), la retrospettiva ‘Extrospective 1994-2006’, Musée Cantonal des Beaux-Arts, Losanna (2006) e 'Deep Purple', Whitney Museum of American Art, New York (2002). Tra le collettive ‘Unmonumental: The Object in the 21st Century’, New Museum of Contemporary Art, New York (2007-2008) e ‘Oh Girl, It’s a Boy!’, Kunstverein München, Germany (2007).

Inaugurazione 25 settembre 2008

Galleria Franco Noero (Fetta di Polenta)
Via Giulia di Barolo, 16/D - Torino
dal giovedì al sabato ore 15 – 18, solo su prenotazione

Per facilitare l’accesso ai piani dell’edificio, l’ingresso è consentito a gruppi limitati di visitatori di non oltre 8 persone; per informazioni tel. +39.011.882208, per prenotazioni info@franconoero.com

Tom Burr
Bulletin Boards
25 settembre – 29 ottobre 2008
new project space: Piazza Santa Giulia 0/F – Torino

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