L'evento ospita un vero e proprio giardino di cristalli, il cui fulcro e' un'antica serra in ferro e vetro ricostruita, restaurata e addobbata da applique in vetro e parti di lampadari antichi. Lo spazio e' inoltre arricchito da plafoniere di vetro bianco e da imponenti lampadari di tipo Maria Teresa. Le fonti d'ispirazione di Favelli per questo progetto vanno dal Crystal Palace alla sontuosa serra ottocentesca di Laeken. A cura di Daniele Perra.
A cura di Daniele Perra
L’artista Flavio Favelli realizzerà a Milano uno scenografico progetto site
specific, dal titolo Crystal Garden, visibile dal 26 settembre al 2 ottobre
2008 presso un’ex carrozzeria di Via Tortona.
Per il quarto anno consecutivo la Roberto Del Carlo, linea d’accessori made
in Italy, promuove un intervento di arte contemporanea, dopo quelli dedicati dedica
a Luca Vitone (performance, Fossati Esterni del Castello Sforzesco,
2007), Hans Schabus and the Very Pleasure (Laboratori del Teatro alla
Scala, 2006) e Project Room | A show without works (Spazio Lima, 2005), tutti
realizzati a Milano. Tra i progetti futuri, la Roberto Del Carlo intende ampliare
le sue attività legate al mondo dell’arte contemporanea, con un sempre maggiore
investi
investimento nella produzione di nuovi appuntamenti espositivi e in attività
legate alla promozione dell’arte, sia con artisti italiani che internazionali.
L’evento di quest’autunno è, come gli altri precedentemente realizzati, a cura di
Daniele Perra (critico d’arte e giornalista). Si terrà presso un grande spazio
di circa quattrocento metri quadri che ospiterà un vero e proprio “giardino
di cristalli”, il cui fulcro sarà un’antica serra in ferro e vetro ricostruita, restaurata
restau
e addobbata da applique in vetro e parti di lampadari antichi.
Lo spazio sarà inoltre arricchito da plafoniere di vetro bianco e da imponenti
lampadari di tipo Maria Teresa. Le fonti d’ispirazione di Favelli per questo
progetto vanno dalla fascinazione del meraviglioso Crystal Palace in ferro e
vetro (progettato da Joseph Paxton per l’Esposizione Universale di Londra
del 1851) a una delle più belle costruzioni Art Nouveau, la sontuosa serra
ottocentesca di Laeken, vicino a Bruxelles, costruita tra il 1874 e il 1895
dall’architetto Alphonse Balat per il re del Belgio Leopoldo II e visitabile
per pochi giorni l’anno. A differenza delle serre di Laeken il Crystal Garden
di Flavio Favelli non ospiterà fiori e piante meravigliose: la struttura sarà
quindi una sorta di “macchina celibe” vuota, dove la sontuosità del passato si
scontra con la frammentarietà del presente, con i vetri rotti che indicano un
rot
momento storico di incertezze politiche e sociali.
L’artista ha affermato in merito al progetto: “Sono nato a Firenze, la più
italiana delle città. Ai Boboli mia madre mi ci portava perchè erano dei giardini,
era
come quelli della Fortezza da Basso col laghetto dei cigni. I giardini mi
hanno sempre attratto perchè sono dei grandi progetti artificiali. I decori, i
get
getti
gazebo, i roseti, le siepi e le serre rimangono immobili. La serra poi è una
specie di sancta sanctorum... Presento questa vecchia serra un po’ distrutta
e un po’ ricostruita da me con altri ferri vecchi presi in giro. Sarà una
costruzione sgangherata ma anche austera. Penso di decorarla ma anche
tempo, una specie di casa abbandonata, dove si abbandonano le gocce di
vetro raccolte, una casina che brilla...”
“Tra anti-design (tavoli troppo alti da poter essere utilizzati o specchi realizzati
con piccoli pezzi di vetro nero non riflettenti) e un’influenza retrò (lampadari
fatti da vecchie coppette da gelato), la ricerca di Flavio Favelli è estremamente
progettuale e rigorosa” – spiega Daniele Perra – “I suoi interventi site specific
o le sue installazioni, sia che si tratti di un inginocchiatoio, creato accorpando
oggetti appartenuti alla sua famiglia o trovati nei mercatini dell’antiquariato
o dell’usato, che di lampadari, specchi o vecchie lavagne di varie dimensioni,
conservano la memoria di un vissuto personale o collettivo. L’artista è
affascinato non tanto dai materiali in sé, ma da ciò che questi hanno
rappresentato e continuano a rappresentare. Favelli ha un forte interesse nella
progettazione e nella costruzione di ambienti, tanto da aver trasformato la
sua casa studio di Savigno, in mezzo alle colline dell’Appennino bolognese,
in una vera e propria macro opera/museo”.
Flavio Favelli nasce a Firenze nel 1967. Dopo la Laurea in Storia Orientale
Orientale
all’Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001). Ha
esposto in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero. Principali mostre
personali e collettive: Palazzo Grassi a Venezia (2008), Fondazione Sandretto
Sandret
Re Rabaudengo di Torino e Fondazione Maison Rouge di Parigi (2007);
Centro d’Arte Pecci di Prato (2005); 50 Biennale di Venezia (2003). Favelli
ha realizzato numerosi interventi site specific in spazi pubblici e museali
(Museo MARCA di Catanzaro, opera permanente; Mambo di Bologna,
opera permanente; Sede ANAS, Venezia nel 2005, opera permanente;
Museo della Permanente, Milano, 2002; Palazzo delle Papesse Siena, 2000),
spesso anche in luoghi tradizionalmente non deputati all’arte (La Vetrina
(
dell’Ostensione, Via De’ Musei, Bologna, 2003; Ex Dormitorio FS, Bologna
Dor
2000). Nel 2008 realizza Sala d’Attesa, progetto ambientale per il PantheonPan
di Bologna, all’interno del Cimitero della Certosa che accoglierà la celebrazione
tero celebra
di funerali laici.
Info: And’ Studio, tel. +39 02 45487375 press@andstudio.it
Uffici stampa: Ilaria Gianoli tel. +393336317344 ilariagianoli@tin.it
Marta Colombo tel. +393403442805 martacolombo@gmail.com
And’ Studio Andrea Pilastro
Tel. +39 02 45487375 andreapilastro@andstudio.it
Inaugurazione 26 Settembre ore 19
La Carrozzeria
Via Tortona 32, Milano
Orari: tutti i giorni, dalle 12 alle 20
Ingresso: libero