Diciottesimo anniversario. Foglie, pigne, coralli e soprattutto quadrifogli (uno dei segnali piu' consueti del suo rituale personale) formano una tessitura dipinta in cui la forma del se' perde la connotazione temporale e si assolutizza senza relazione alcuna con le modalita' del presente.
Sembra ieri quando Ken Damy si assunse l’impegno di ossequiare annualmente la figura di questo amico e collega mostrando frammenti del suo lavoro, fotografie e non, nello spazio che porta il suo nome, in una sorta di avvicinamento per parti alla celebrazione del centenario, che ora pare ormai dietro l’angolo.
“Aspettando il 2014” si potrebbe chiamare questa unica grande mostra della durata di ventiquattro anni, che alla fine risulterà la più completa ed esaustiva nel documentare un lavoro che si risolve nella complessità di un unico gesto svolto per parti.
Nelle scelte successive non si è tenuto conto di un percorso cronologico, ma appunto si è offerto un disvelamento del lavoro i cui fili si intrecciano verso un progetto compiuto.
La diciottesima presentazione offre al pubblico forse il lato più pittorico e disincantato, e quindi maturo, della sua opera.
Sono gli anni Ottanta, epoca in cui la radicalizzazione concettuale sembra dissolversi in un lampo a favore di un eccitato ritorno alla pittura e dello scavalcamento del concetto evoluzionistico proprio dell’avanguardia.
Forse GAC ci fornisce il segno più civile di questo trapasso, senza dimenticare o rifiutare il passato appena trascorso ma facendolo rifluire in un gesto pittorico che la concatenazione temporale la annulla veramente.
Sono alcune opere in cui la fotografia e la progettualità concettuale non scompaiono ma si contornano di un evento naturale in cui il gesto pittorico e compositivo divengono il paradigma specifico del quadro.
Foglie, pigne, coralli e soprattutto quadrifogli (uno dei segnali più consueti del suo rituale personale) formano una tessitura dipinta in cui la forma del sé perde la connotazione temporale e si assolutizza senza relazione alcuna con le modalità del presente.
Archivio cavellini
inaugurazione in occasione della notte bianca dell’arte 14 gallerie d’arte moderna e contemporanea a Brescia aprono dalle 18.00 alle 24.00
Museo Ken Damy di Fotografia Contemporanea
Corsetto Santa Agata, 22 - Brescia
Orario: dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30
Ingresso libero