Carta e lacca. L'artista, che subisce fortemente il fascino della cultura orientale, presenta lavori fotografici e una video installazione. La mostra costituisce il terzo appuntamento nell'ambito della rassegna Zoom on / in / out Japan, a cura di Rossella Menegazzo.
Oggi sembra impossibile pensare ad un mondo senza carta, nonostante l'affermarsi di
mezzi telematici e di materiali alternativi. La carta è un elemento necessario al
nostro quotidiano, così imprescindibile da risultare scontato. Ed è proprio qui
l'errore, perché la carta è un bene preziosissimo, vivo che va rispettato ed
apprezzato e quindi rigorosamente riciclato. E' certo che entrare nel mondo della
carta, come è riuscito a fare Maurizio Marcato, scoprendone i materiali di cui è
costituita e gli antichi gesti manuali con cui viene realizzata, significa entrare
in un universo di grande e raffinata cultura. La linea estetica sottesa, non
soggetta ad etichettatura, è quella del recupero di valori quali l'uso rispettoso
della natura e dell'inserimento armonico dell'opera d'arte in un vissuto che resta
lontano dagli schiamazzi, dalle provocazioni e dal trash, che invita dunque alla
meditazione ed alla ricerca. E' proprio questa la sensibilizzazione alla quale
l'artista voleva mirare realizzando questa collezione d'immagini, una velata
emozione mista al rispetto per un mondo che ai più ormai è misteriosamente lontano.
Il fascino di questa cultura orientale così riservata ed elegante ha toccato
profondamente la sensibilità di Maurizio Marcato, tanto da coinvolgerlo
nell'osservazione di un altro rituale ugualmente circondato da quell'aurea mistica
che caratterizza il Giappone: la stesura della lacca. La raccolta d' immagini che
propone l'artista comprende anche un sezione dedicata alla realizzazione
dell'impasto, alla lavorazione e alla stesura della lacca giapponese. Infatti, fin
dai tempi più antichi, gli artigiani nipponici hanno sviluppato una particolare
tecnica detta "dell'immagine spruzzata" (maki-e), che prevedeva la stesura di
diversi strati di lacca, ogni strato doveva poi essere lasciato asciugare e lucidato
prima della nuova stesura ed infine, il motivo disegnato su carta veniva impresso
sulla superficie laccata e poi cosparso di polveri d'oro e d'argento, prima che la
lacca completasse l'asciugatura.
Maurizio Marcato. Considera la fotografia un mezzo altamente creativo per
sperimentare continuamente nell'ambito della comunicazione visiva ed è proprio
attraverso questo mezzo e una considerevole esperienza consumata un po' ovunque nel
mondo che riesce a coinvolgere ed emozionare chi lo circonda. Dal 1986 collabora con
diverse riviste, soprattutto testate che si occupano del concept di spazi
architettonici, di immagine e design e dal 2004 è docente di fotografia presso la
Facoltà di Design del Politecnico di Milano. Tra le sue onorificenze si contano
diverse partecipazioni a concorsi fotografici di rilievo. Nel 2007 all'
"International Photography Awards" Maurizio Marcato ha ricevuto sette menzioni per
le categorie: Architettura Interni/Palazzi/ Storico/ Grattacieli, Persone/Ritratti,
Fine Art/ Nudi, Natura/Alberi; mentre nell'edizione 2008 si è recentemente
aggiudicato il terzo posto con la fotografia landscape intitolata "Fog gate"..
Nell'anno in corso ha vinto la medaglia d'oro nella categoria "decorazione d'arredo"
e la medaglia di bronzo nella categoria "commerciale" all'"Orvieto Fine art Award
2008" e ha ricevuto il diploma di semi - finalista al Hasselblad Master Awards, uno
dei più prestigiosi concorsi a livello internazionale.
Recentemente ha esposto alla Biennale di Mosca con un'istallazione di scatti davvero
particolare sul tema
dello specchio intitolata "Mirror Project", mostra che sarà in esposizione a
Salisburgo negli
spazi del design-shop Mafi Naturholzboden fino al 31 gennaio 2009.
inaugurazione 27 settembre 2008
Wave Photogallery
Via Trieste 32a - Brescia
orari: martedì - sabato 11-13 e 15-19.30
ingresso libero