Installazioni da parete. L'artista siciliana mette in mostra una selezione di opere pittoriche informali dalle dimensioni ridotte. A cura di Roberto Sanchez.
a cura di Roberto Sanchez
Presentazione di Giancarlo Da Lio
E’ necessario creare ancora un neologismo per poter parlare dell’opera di Carmela Corsitto. Altrimenti non sarebbe possibile. Sembra una contraddizione ma l’avarizia dello spazio messo a disposizione dalla nuova edilizia speculativa ci impone delle scelte ai limiti che qualcuno, per fortuna, si rifiuta di accettare. Carmela è riuscita ad ottenere risultati eccellenti riuscendo a mantenere anche nelle piccole dimensioni l’idea e lo stile che la differenzia e la evidenzia. Un risultato che la fa riconoscere nel panorama del contemporaneo. La forma di cui si serve non è mai realizzata, esposta in modo barocco ma in un tutto leggero come il battito delle ali di una farfalla. Anche la scelta dei colori tendono a caratterizzarla. Come i materiali.
L’oggetto-tema ricorrente mi riporta alla mente montagne di oggetti più o meno consumati ed abbandonati con fastidio dal popolo dei consumatori. Recuperati da Carmela che ci dice come tale oggetto possa ritornare a nuova vita attraverso l’ambiguità della forma sottolineata dalla luce, nuova catarsi per accettare un domani che è già oggi. L’oggetto tende ad essere una emanazione della luce, come vita, come causa scatenante e la forza centrifuga espressa nell’idea di labirinto è un’idea di espansione sempre legata all’idea di conoscenza.
Inaugurazione martedì 7 ottobre 2008 ore 19,00
Museo Minimo di Fuorigrotta
via detta San Vincenzo, 3 (angolo via Leopardi 47) - Napoli
Orari:lunedì e mercoledì h. 15-18 Martedì, giovedì e venerdì h. 9-12 O per appuntamento