No hands. In questa personale l'artista propone una serie di tavole di grande formato ottenute attraverso manipolazioni pittoriche digitali per destabilizzare i criteri canonici del fare arte.
A cura di Fabrizio Caliendo
La Woodstock: cooperativa artisti associati presenta:
Arte digitale
15 tavole dai grandi formati (110x110 - 70x100)
""...L’immagine… la si può rappresentare in molti modi… La riproduzione fotografica, ad esempio, ne restituisce dettagli reali; un virtuoso dipinto ne elargisce la capacità trasmissiva e simulativa. Forme astratte ne interpretano l’emozione… e pigmenti materici le conferiscono sensazione tattile. “Manipolazioni pittoriche” è tutto questo … e molto di più! Se la fotografia ha liberato l’arte dall’obbligo della fedeltà riproduttiva l’arte digitale rappresenta oggi l’emancipazione dalla esclusività del pennello e, seppur attraverso una inevitabile manualità ,consegna le “pennellate della mente" ad uno spazio dove la proiezione della fantasia e della creatività diventa immediatamente verificabile, tangibile, fruibile.
Manipolazione pittorica è navigare “dentro” l’immagine, conservare i contenuti esclusivi della fotografia, miscelarli qualitativamente e quantitativamente a tecniche, forme ed armonie cromatiche che, con mezzi tradizionali sarebbe impossibile finanche ipotizzare. Andare “oltre”, “dentro”, “attorno” e goderne l’immediatezza sperimentativa, destabilizzando totalmente i criteri canonici del fare arte. Si fondono così romanticismo, astrattismo, iperrealismo, pop-art, optical-art grazie a velocità, simulazione, proiezione ed estensione degli umani sensi... forse è questo uno dei nuovi modi di percorrere il fare arte contemporaneo.
L’immagine assume valenza di pretesto ed il dettaglio, il quotidiano, l'ordinario apparentemente banale assumono valenza di comunicazione artistica in una sorta di remake di una POPular Art del secondo millennio.
" Il gesto e i colori assorbono e trasmettono la totale energia attrattiva e seduttiva dell’opera"...diceva Andy Warhol, maestro nell’utilizzo della tecnologia del suo tempo e, oggi, il computer, asettica macchina , si trasforma, grazie all'arte digitale, nell’amplificatore del sentire del vedere dell’immaginare assumendo di volta in volta la dignità e la funzione di pennello, fotocamera, microscopio, aereo, satellite consentendo di sperimentare e rendere visibile ciò che l’umano occhio non è in grado di riscontrare, ma la mente, l’immaginazione e la creatività sì! ... "
Inaugurazione; mercoledi 8 ottobre ore 19
Kestè Napoli
Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli 26, Napoli
Ingresso libero