Bottini Stefano
Livio Ceschin
Mary Cary DIaz Garcia
Serge D'Urach
Cinzia Fiaschi
Enzo Gadioli
Edward Hill
Rene Maisner
Marie-Louise Mills
Katia Margolis
Meloniski
Dina Moscato
Antonio Sciacca
Herwig Maria Stark
Laura Ribano
Giovanni Trevisan
Giorgia Valmorri
Carlotta Zennaro
Una mostra che prende ispirazione dal pensiero sulla societa' odierna di Zygmunt Bauman. Ogni artista ha interpretato personalmente il tema. Un progetto finalizzato alla sensibilizzazione verso tutte le forme artistiche e artigianali.
Il Concilio Europeo dell'Arte è lieto di presentare la mostra Collettiva "Spazialismo Liquido".
"Qual è lo stato liquido dell'arte nella nostra modernità liquida? Possiamo parlare di spazialismo liquido nella società liquida in cui stiamo vivendo?"
Il Concilio Europeo dell'Arte, è un'associazione culturale che si propone di sviluppare una maggiore sensibilità verso tutte le forme artistiche e artigianali, attraverso la riscoperta del territorio, la valorizzazione del patrimonio storico e architettonico, il riconoscimento sia delle specificità e delle peculiarità delle tradizioni locali, sia la modernità a livello globale; lo sviluppo dello studio e della conoscenza in campo artistico e artigianale. A questo spirito si aggiunge la sempre più sentita esigenza di tutelare anche i nostri artisti e artigiani contemporanei.
Per conseguire queste importanti finalità, è stata organizzata una mostra collettiva che prende ispirazione dal pensiero sulla società odierna di Zygmunt Bauman, uno dei più apprezzati sociologi contemporanei a livello mondiale.
Secondo Bauman, la società è Liquida: "La società in cui ci muoviamo, il mondo globalizzato, effimero ed incerto, che si popola di uomini costantemente alla ricerca di qualcosa d'altro, investiti dalla velocità di cambiamento, dal terrore di rimanere indietro, di perdere il treno del progresso e dall'orrore della scadenza. E' il mondo del transitorio, delle città alienanti, dei legami fragili e mutevoli, dell'inquietudine, dell'esasperata ricerca della felicità, del conformismo, del liberismo selvaggio, del consumismo ossessivo, dell'individualismo, della disgregazione dell'azione collettiva, di una politica di vita egocentrica e della tragica crisi dei valori: l'unico imperativo è la flessibilità, l'instabilità, la precarietà e l'avvicinarsi all'istantaneità assoluta". E' una società che sfugge, in continuo cambiamento, "liquida"[1].
L'esposizione avrà luogo presso lo spazio "In Paradiso", Giardini della Biennale di Venezia, dal 10 Ottobre al 6 Novembre e annovera tra i suoi partecipanti, sia artisti affermati che novizi, tra i quali citiamo: Bottini Stefano, Livio Ceschin, Mary Cary DIaz Garcia, Serge D'Urach, Cinzia Fiaschi, Enzo Gadioli, Edward Hill, Rene Maisner, Marie-Louise Mills, Katia Margolis, Meloniski, Dina Moscato, Antonio Sciacca, Herwig Maria Stark, Laura Ribano, Giovanni Trevisan, Giorgia Valmorri, Carlotta Zennaro.
Ogni artista parteciperà utilizzando le tecniche artistiche che ritiene più idonee per interpretare il tema portante della mostra.
[1] Zygmunt Bauman, Vita liquida, Laterza, 2006
Immagine: Mary Cary DIaz Garcia, “En el Jardín”,
Inaugurazione: sabato 11,ore 17.30
In Paradiso Gallery, Giardini della Biennale
Castello 1260, Venezia
Ingresso gratuito