Un_Place. La mostra presenta lavori fotografici e un video in quadrupla proiezione. "Questi luoghi sono sostanzialmente luoghi umani benche' siano costituiti da ambienti virtuali. I sentimenti, le convinzioni, gli avvenimenti e le idee costituiscono l'esperienza umana." (S.Danzig)
La mostra dal titolo UN_PLACE
Presenta lavori fotografici e un video in quadrupla proiezione dell' artista
australiano
Dall'intervista di Marco Calini a Steve Danzig contenuta nel catalogo della mostra:
MC: UN_PLACES come i luoghi di tutte le negazioni possibili (sconosciuti, irreali.);
sono comunque luoghi umani, vista la natura contraddittoria e stratificata
dell'uomo?
SD: Questi sono sostanzialmente "luoghi umani" benché siano costituiti da ambienti
virtuali. I sentimenti, le convinzioni, gli avvenimenti e le idee costituiscono
l'esperienza umana. Come tale la natura umana è combattuta fra istinto e ragione per
dare una forma alla realtà. Nel fare questo adattiamo diverse personalità, quasi
come un meccanismo imitativo in grado di filtrare ogni tipo di esperienza data.
Alcune di queste personalità restano nascoste nella nostra psiche per ragioni
diverse, siano esse culturali, religiose o sociali, compreso la fondamentale
esigenza di sopravvivere. Queste esperienze si trasformano poi nelle nostre storie,
che contribuiscono a delimitare il nostro spazio psicologico e il nostro bagaglio di
convinzioni. Noi abbiamo a che fare con una quantità enorme di informazioni
provenienti dai media e dalla cultura popolare. Questo patrimonio di informazioni si
presenta mimetizzato e si espande come un virus attraverso molti differenti canali
elettronici. Questa velocità di cambiamento può letteralmente stravolgere le nostre
convinzioni nell'arco di una notte. L'Un_place diventa una manifestazione della
realtà, un'esplorazione di come ci muoviamo o, metaforicamente, un progetto di noi
stessi all'interno del paesaggio sociale.
MC: Io non credo tu crei un altro mondo, piuttosto dai forma a un mondo che, con la
fotografia tradizionale, non vedremmo: è lo stesso percorso seguito dalla pittura a
partire dal '900?
SD: L'impianto concettuale è filosofico. Figurativa o non figurativa, l'arte ha
sempre imitato la vita. L'idea del Pittoricismo, ad esempio, si focalizzò
sull'impatto emozionale dell'immagine e sposò l'idea che la fotografia avesse
bisogno di emulare la pittura. Non sono interessato a utilizzare la storia dell'arte
come metro di paragone in questo contesto. Io mi occupo di una attività
interdisciplinare che inquadra i risultati al di là di ogni intenzione. L'ambito
digitale come la fotografia può imitare ogni opera artistica a due dimensioni e come
tale si tratta di una semplificazione eccessiva. Gli Un_Place non sono da prendere
alla lettera.
MC: Allo stesso modo, se non credo che la tua sia una fotografia astratta, trovi
piuttosto che la tua fotografia abbia reso astratti i soggetti presenti negli
UN-PLACES?
SD: Sì, e credo che una dimostrazione di questo si possa trovare nelle nove foto dei
lanci e nel video. Hanno più a che fare con modelli di pensiero astratto - e così le
figure sono una manifestazione di paure e nevrosi. La vita è essenzialmente una cosa
grigia che, a volte crea situazioni straordinarie in cui la condizione umana è messa
alla prova.
Inaugurazione 11 ottobre 2008
K Gallery
piazza Europa, 15 - Legnano (MI)
Orari: dal giovedì al sabato, dalle 16.30 alle 19.30 gli altri giorni su appuntamento
Ingresso libero