L'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia compie quest'anno 100 anni. L'Accademia dedica alla sua Orchestra un'esposizione che non vuole limitarsi ad elencare nomi di musicisti ed esecutori, o illustrare i gloriosi successi del passato. Curata da Studio Azzurro, la mostra trascina il visitatore direttamente sul podio, gli mette in mano la bacchetta e lo solleva in un volo in cui puo', insieme all'Orchestra, entrare "dentro" la musica e ricreare, in una dimensione fra il gioco e il sogno, l'esperienza dell'ascolto. La parte storica e' affidata ad una serie di tecnologie avanzatissime quanto di uso semplice e immediato, che permettono di seguire a scelta questo o quel percorso all'interno del lungo e ricco secolo di vita della piu' antica e prestigiosa istituzione sinfonica italiana.
A cura di Annalisa Bini, Roberto Grisley, Umberto Nicoletti Altimari
Si inaugura domenica 12 ottobre alle ore 11 la mostra dedicata al Centenario dell'Orchestra di Santa Cecilia. Una mostra spettacolare e coinvolgente che si avvale delle tecnologie e delle capacità visionarie di Studio Azzurro per un viaggio non scontato nel mondo sonoro dell'orchestra che tanta parte ha avuto nella storia della musica sinfonica nel nostro paese. Perché un omaggio ai Cento anni dell’Orchestra sinfonica di Santa Cecilia, come spiega Paolo Rosa di Studio Azzurro "non può risolversi raccontando solo la sua gloriosa storia, i suoi fenomenali successi, le sue esecuzioni nei migliori teatri del mondo. Non si può nemmeno esaurire elencando personaggi, musicisti e direttori che hanno costruito la sua particolare identità e l’hanno resa importante. Occorre evocare, per completarne la grandezza, anche quell’aspetto più sottile, non visibile, ma enormemente determinante che riguarda la dimensione sognante, onirica, spirituale che ha risvegliato in tutti coloro che hanno ascoltato la sua musica. Bisogna trovare il modo per richiamare le emozioni che gli spettatori nell’arco di tutti questi anni, hanno potuto provare tra le varietà dei suoni e dei colori, nelle delicatezze dei pianissimo e le dinamiche degli allegri con brio.
Ecco perché, insieme ai dati storici necessari, alle informazioni che scandiscono la sua vicenda, abbiamo voluto collocare in questa mostra una versione immaginifica, “celeste” dell’orchestra di Santa Cecilia. Un insieme di musicisti volanti, di figure libere nello spazio di inseguire i propri suoni, di muoversi come in assenza di gravità. Solisti virtuali, capaci di associarsi in modo acrobatico ad altri eterei musici, che generano una formazione fluttuante e instabile, guidata non da uno ma da un’infinità di direttori d’orchestra. Il pubblico, infatti, salendo sul podio di direzione, può richiamare interattivamente ciascun esecutore aiutandosi con una bacchetta sensibile, indicandogli il punto d’uscita, la traiettoria musicale e fisica. In quel momento si forma la magia dell’evento musicale. Sul leggio video di fronte al momentaneo direttore, i suoi movimenti, le scelte musicali, compongono in tempo reale, uno spartito che ricorda e rispecchia i suoi gesti e la sua capacità compositiva musicale.
Questo primo intervento, è un’esperienza immersiva e fisica, nel mondo della musica e del gesto sonoro e delle emozioni che procura, a cui si associa un secondo allestimento, nella sala adiacente, pensato come uno spazio di approfondimento attraverso sistemi multimediali interattivi, articolato in tre postazioni sensibili. Tre strutture a forma di leggio danno la possibilità di compiere un viaggio di approfondimento, su alcuni dei temi più importanti dell’ente caratterizzando la sua storia, la sua attività, il prezioso archivio.Le superfici orizzontali dei leggii, si trasformano così in interfacce, sensibili alla presenza e ai gesti del visitatore, che con movimenti estremamente naturali e quotidiani, accede ad informazioni testuali visive e sonore, creando una propria ricerca personale. E' un viaggio nei cent'anni di storia attraverso i grandi personaggi che si sono succeduti alla guida dell'orchestra, gli spazi teatrali che l'hanno ospitata, dal Corea all'attuale Auditorium, sino al racconto dei componenti dell'orchestra, persone ritratte nella loro umanità durante i momenti di varie tournée. Il dispositivo interattivo della bacchetta si avvale di un componente tecnologico sviluppato nell’ambito del progetto europeo di ricerca CALLAS che si occupa di interfacce affettive nel settore dei new media, dell'entertainment e delle arti digitali.
Spazio Risonanze (Auditorium Parco della Musica)
Largo Luciano Berio, 3 - Roma
Ingresso libero dalle 11 alle 21