Un momento di analisi della pratica artistica, una mostra che si divide in due sezioni specifiche, una prettamente individuale, l'altra nata dall'incontro tra artisti e un curatore, per stimolare l'evoluzione di tracciati in continuo divenire. Espongono Paolo Cavinato, Barbara DePonti e Diego Mazzaferro.
A cura di Andrea Gaspari
Per il suo primo progetto curatoriale interamente prodotto, Fabbrica Borroni si propone di portare alla ribalta alcuni tra i giovani artisti italiani più interessanti del panorama nazionale: Paolo Cavinato, Barbara DePonti, Diego Mazzaferro.
La mostra, nata e sviluppatasi in mesi di assidui incontri tra curatore ed artisti, si propone come un momento di analisi della pratica artistica, non solo individuale, ma anche del processo speculativo-creativo che è alla base di ogni ricerca, di ogni indagine che, partendo da consapevolezze acquisite, giunga a nuovi significati.
Il progetto curatoriale sintetizza questo intenso percorso-confronto, in cui il background concettuale degli artisti è confluito all'interno della mostra caratterizzandone gli esiti, permettendo al contempo una riflessione sul processo di creazione artistica a partire dai suoi elementi costitutivi.
Il fine è quello di far “cum fligere” i singoli elementi (gli artisti), coi loro comportamenti semplici e ben definiti, all’interno del sistema (la mostra), facendo emergere un comportamento globale (l’opera) non previsto dalle singole parti e risultante dalle interazioni, indeterminabili a priori, tra i vari elementi che costituiscono il sistema. L'opera così emersa mantiene una componente aleatoria e legata alla possibilità, configurandosi nel senso delle molteplici alternative possibili.
L’incontro tra l’emotività intima dei lavori di Cavinato, lo stile raffinato e minimale della DePonti e il cromatismo astratto dei simulacri di Mazzaferro, si concretizza in una struttura “complessa” tanto nella realizzazione pratica della mostra, quanto nello sviluppo teorico della stessa.
La scelta degli artisti, così profondamente diversi dal punto di vista stilistico, rompe i consueti canoni di omogeneità che sottendono alla curatela di una mostra, implementando a livello esponenziale le possibilità e le potenzialità delle interazioni tra le parti, stimolando l’evoluzione di tracciati in continuo divenire, di percorsi possibili e percorribili, di reti complesse all’interno delle quali ognuno diventa un “nodo” fondamentale.
L'itinerario dell'exhibition si divide in due sezioni specifiche: una prima parte presenta, attraverso allestimenti individuali, il percorso stilistico-poetico individuale degli artisti; una seconda parte concreta visivamente il risultato delle possibilità espressive, nate dal confronto tra artisti e curatore, attraverso l’allestimento di una grande installazione, progettata e realizzata a sei mani.
Assistente curatela
Erika Massia
Responsabile comunicazione
Chiara Callerio
Con il contributo di
Arscolor, Laboratorio per l’immagine professionale, digitale e Fine Art MILANO
Studio Matteo Crosera
Conferenza Stampa: mercoledì 15, ore 11
Spazio Multicenter Mondadori Galleria Corso Vittorio Emanuele
Inaugurazione: giovedì 16, ore 18.30
Fabbrica Borroni
Via Matteotti, 19 20021 Bollate
Ingresso libero