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Torna Modenantiquaria, la manifestazione che da anni e' al centro del mercato italiano dell'arte antica e dell'antiquariato per la sua vitalita' e capacita' di attrazione, ogni anno sempre piu' ricca e perfezionata. Modenantiquaria crea intorno a se' un vortice di interessi cosi' stimolante da tramutarsi in migliaia di presenze. Quarantaduemila i visitatori dell'ultima edizione.
XVI EDIZIONE nel Quartiere
Fieristico di Modena
Torna MODENANTIQUARIA, la manifestazione che da anni è al centro del mercato
italiano dell'arte antica e dell'antiquariato per la sua vitalità e capacità di
attrazione, ogni anno sempre più ricca e perfezionata grazie all'incessante
ricerca degli organizzatori dello Studio Lobo.
Modenantiquaria crea intorno a sè un vortice di interessi così stimolante da
tramutarsi in migliaia di presenze. Quarantaduemila i visitatori dell'ultima edizione.
Anche questa edizione, la XVIma, offre tre saloni e una mostra collaterale,
presentandosi come un evento unico fra le mostre mercato antiquarie italiane.
La mostra di antiquariato tradizionale accoglie novanta tra le più importanti
gallerie italiane e alcune straniere che propongono opere di alta qualità di ogni
epoca e stile.
Affiancano la mostra antiquaria:
EXCELSIOR, prima Rassegna d'Arte Italiana del XIX secolo con venti gallerie
specializzate in grado di coprire il variegato panorama della pittura ottocentesca.
PETRA, IX edizione del Salone di Antiquariato per Parchi, Giardini e
Ristrutturazioni con quarantacinque espositori, unico esempio nel panorama
italiano nel settore.
La mostra collaterale "I Postmacchiaioli" che inizia una serie di esposizioni
dedicate alla Pittura Italiana del XIX secolo nelle collezioni pubbliche e private.
Con il Salone Excelsior ed "I Postmacchiaioli" Modenantiquaria assume
definitivamente il primato nel settore della Pittura Italiana dell'Ottocento, sul
doppio versante mercantile e culturale.
MODENANTIQUARIA XVI EDIZIONE
Novantacinque espositori per tutti i settori dell'antiquariato: arazzi, argenti, arte
extraeuropea, bronzi, dipinti e disegni, gioielli, maioliche, mobili, orologi, sculture,
strumenti scientifici, tappeti e tessuti, vetri.
Modenantiquaria rispecchia soprattutto il forte amore per la casa che in questa
regione è tradizione; perciò è particolarmente vasta la presenza di mobili con un
importante repertorio.
Tutte le opere e gli oggetti d'arte in mostra sono selezionati da una commissione
d'esperti e offrono la massima garanzia di autenticità .
PETRA IX edizione
La tendenza a creare, ristrutturare, decorare gli spazi del verde è ormai
inarrestabile: il nostro paese sta tornando alla sua grande cultura dei giardini e
dei parchi. Nove anni fa è nata a Modena Petra, che è rimasta l'unico salone di
antiquariato del genere. A Petra si può scegliere fra una gamma vastissima di
arredi: fontane, colonne, statue, archi, portali e balaustre, vasche e cancelli e
inferriate. Sono presenti anche tutte le attrzzature da esterno, divani, tavoli,
fioriere, voliere, lampioni, e tantissimi oggetti curiosi che, costruiti dagli artigiani
dei secoli passati, ritornano qui, per abbellire il verde, rallegrare la fantasia,
suscitare emozioni. Petra è stata visitata da migliaia di persone, dagli architetti e
dai decoratori, da chi vuol ricostruire con materiali antichi case e cascine. E' in
programma per questa edizione un ciclo di incontri di esperti nell'arte del
giardino.
EXCELSIOR, tutte le tendenze dell'Ottocento.
L'iniziativa di un Salone esclusivamente dedicato al nostro Ottocento non è
nuova, ma in questa edizione cambia nome e assume maggior rilievo. A fronte del
maggior rilievo che questa pittura ha acquisito sul mercato internazionale (con
risultati clamorosi nelle aste recenti) e dell'accresciuto valore storico che può
vantare con il passaggio di secolo, il Salone vuol essere punto di riferimento
importante dove sia possibile trovare opere di artisti famosi ma anche di tanti
altri sui quali sono in corso studi o riscoperte.
Centinaia quindi le immagini suggestive, raccolte con gusto e competenza da
venti espositori, a testimoniare la complessa, e a volte contestata, articolazione
della cultura pittorica di un'epoca ricchissima di temi, ambientazioni, atmosfere e
linguaggi anche lontanissimi tra loro: dal neoclassicismo allo storicismo, al
naturalismo, al realismo, dalla Scapigliatura al Simbolismo fino alle soglie
dell'esperienza futurista.
I POSTMACCHIAIOLI
In questa linea si colloca anche la mostra collaterale che fa parte di un ciclo
dedicato alla Pittura Italiana dell'Ottocento nelle collezioni pubbliche e private. I
Postmacchiaioli portano nomi illustri come Oscar Ghiglia, Ludovico Tommasi, Plinio
Nomellini, Benvenuto Benvenuti, Mario Puccini, Ulvi Liegi, Giovanni Bartolena. Le
loro opere più importanti, provenienti da collezioni private costituiscono
un'occasione rara per ammirare la miglior pittura del periodo.
La Pittura Italiana del XIX secolo nelle collezioni pubbliche e private
Il ciclo si apre quest'anno con un compendio privato di eccezionale valore
dedicato ai pittori postmacchiaioli; quel gruppo di artisti quasi tutti di origine
livornese che, formatisi a stretto contatto con i maggiori rappresentanti della
"macchia", Fattori, Lega e Signorini, ne hanno aggiornato l'originale linguaggio di
impronta naturalista, tramutandone la poetica in un sintetismo cromatico di
accesso folgorante colorismo. Un apporto, quello dei postmacchiaioli che, sotto
certi aspetti, può essere paragonato ai risultati raggiunti dai post-impressionisti
con i quali i pittori dell'alveo livornese hanno condiviso un ruolo di primaria
importanza nell'evoluzione dell'arte moderna.
Si tratta di un viaggio nella pittura toscana tra il 1890 e il 1920 attraverso gli
episodi più rilevanti, quali il divisionismo e il novecentismo nelle sue declinazioni
più naturaliste e le personalità artistiche più rappresentative, operanti a cavallo
tra Otto e Novecento: Oscar Ghiglia, Lodovico Tommasi, Plinio Nomellini,
Benvenuto Benvenuti, Mario Puccini, Ulvi Liegi e Giovanni Bartolena. La
straordinaria collezione qui proposta per la prima volta, quasi nella sua totale
interezza, vanta alcuni autentici capolavori che, se da un lato, testimoniano il
mutamento del lessico figurativo di matrice ottocentesca, avvenuto in Toscana,
ad opera di questi artisti, dall'altro evidenziano l'autonomia del loro linguaggio
figurativo basato su una ricerca plastica e volumetrica i cui punti di riferimento
costanti sono la natura e la quotidianità . Il percorso espositivo si compone di 45
opere che attraverso i multiformi aspetti estetico stilistici, vera e propria
prerogativa dei postmacchiaioli, ne documentano le molteplici e diverse
esperienze individuali. Fra queste il Molo mediceo a Livorno, il Maroccone, Vele al
sole e Contadinella al pozzo di Mario Puccini, Sulla strada di Arcetri, Le Cascine
del Riccio, Sul Greto dell'Arno di Ulvi Liegi, Il Golfo di Genova, Ulivi ad Albaro di
Plinio Nomellini, La Signora Ojetti nel roseto, Donna allo specchio di Oscar Ghiglia
e Estate di Benvenuto Benvenuti. Dipinti che senza dubbio possono essere
condiderati vere e proprie icone di quella schiera di autentici innovatori del
linguaggio del colore.
La consulenza scientifica della mostra è dell'Istituto Matteucci di Viareggio.
La mostra è corredata da un catalogo curato da Giuliano Matteucci e Eugenia
Querci.
Immagine: Bartolomeo Arbotori (Piacenza 1594 - 1676), Tacchino, carne, frutta e verdura, Tela, cm. 61 x 116. Courtesy Moretti Galleria d'Arte, Stand 203
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