MAGI Museo Magi'900 - Museo delle eccellenze artistiche e storiche del '900
Pieve di Cento (BO)
via Rusticana, A/1
051 6861545 FAX 051 6860364
WEB
En plein air
dal 15/2/2002 al 24/3/2002
051 6861545

Segnalato da

Museo OVA G.Bargellini




 
calendario eventi  :: 




15/2/2002

En plein air

MAGI Museo Magi'900 - Museo delle eccellenze artistiche e storiche del '900, Pieve di Cento (BO)

...dopo Duchamp. L'esposizione vuole ridefinire il concetto di 'en plein air' legato alla tradizione impressionista, dopo la rivoluzione nei materiali e nella visione operata da Duchamp con il ready-made e il sapere dada in genere, cioe' con l'esposizione diretta di una parte della natura o, in ogni caso, con interventi su e con essa, in qualche modo imprevisti e stranianti.


comunicato stampa

...Dopo Duchamp

L'assessorato alla cultura della Provincia di Bologna
Il Museo d'arte contemporanea " G. Bargellini"
con un contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna

Artisti presenti: Pirro Cuniberti, Nanni Menetti, Nino Migliori, Mario Nanni, Graziano Pompili, Concetto Pozzati, Bruno Raspanti e Germano Sartelli

L'esposizione vuole ridefinire il concetto di "en plein air" legato alla tradizione impressionista, dopo la rivoluzione nei materiali e nella visione operata da Duchamp con il ready-made e il sapere dada in genere, cioè con l'esposizione diretta di una parte della natura o, in ogni caso, con interventi su e con essa, in qualche modo imprevisti e stranianti.
Se da un lato la pittura all'aperto della seconda metà dell'Ottocento portava l'artista direttamente al centro della natura e in rapporto diretto con il paesaggio, con il ready-made e le operazioni ad esso affini l'artista sottrae qualcosa al mondo per darlo all'arte.
Certamente l'Impressionismo esercitò una vera e propria rivoluzione non solo cambiando il linguaggio espressivo della pittura, ma anche facendo diventare atelier qualsiasi spazio aperto. Il luogo del lavoro e della creazione hanno cominciato a coincidere, basti pensare a Segantini che si stabiliva per settimane in alta montagna dipingendo paesaggi e vivendo a contatto diretto della natura.

Quello che oggi è possibile fare, attraverso l'esperienza degli artisti che realizzeranno le opere in mostra, sta proprio nel verificare come il linguaggio dell'arte contemporanea abbia recepito e trasformato questi cambiamenti.
Che cosa resta dell' "en plein air"? Quale rapporto più in generale è possibile stabilire tra l'arte e la natura? Quanto la stessa memoria dell'arte incide sull'immaginario a cui l'artista attinge per creare le proprie opere.
Quindi l'esposizione è l'occasione non solo per riunire delle opere sull'argomento, ma anche per una riflessione attorno ad un tema che, pur mutato rispetto a un secolo e mezzo fa, resta comunque un argomento con cui l'arte è opportuno che continui a fare i conti. Opportunità non solo artistica, ma al momento anche etico-politica, visto quanti utili contributi di riflessione può, una riconsiderazione artistica della natura, portare anche ai problemi ecologici in cui oggi ci troviamo tutti drammaticamente coinvolti.
Gli artisti, tutti ampiamente noti nel panorama nazionale, operano da anni anche all'interno di una poetica di ricostruzione del codice artistico oltre che del superamento definitivo di qualsiasi "genere" possibile. Anche il loro rapporto con la memoria dell'arte appare distante, senza ricorrere a citazioni a rimandi diretti a altre opere della storia dell'arte, hanno costruito un rapporto nuovo e produttivo con la natura, il Paesaggio, in un'esteriorità che ormai è rapporto speculare con la progettualità e la sensibilità degli artisti. Oltre un centinaio di lavori tra sculture, grafiche, dipinti e fotografie, documentano un rapporto straordinario tra l'arte e l'infinito mondo dell'en plein air.

La cura della mostra e del catalogo è affidata al critico Valerio Dehò, docente di Estetica presso l'Accademia di Belle Arti di Ravenna e noto promotore di ricerche avanzate in questo campo.

Catalogo Re Enzo Editore

Inaugurazione sabato 16 febbraio, ore 18

Museo " G. Bargellini"
Pieve di Cento (Bologna)
Tel.051/6860336

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