Viaggio senza mappa tra Ariosto, Coronelli e Rosen. Una serie di opere pittoriche sul tema del viaggio, ispirate all'Atlante Veneto del Cartografo Vincenzo Coronelli e a una favola dell'artista James Rosen.
COMUNE DI FERRARA
Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali
Musei Civici d’Arte Antica
Circoscrizione Giardini Arianuova Doro
CASA DI LUDOVICO ARIOSTO, Ferrara
Dal 19 ottobre all’8 dicembre 2008
Inaugurazione sabato 18 ottobre alle ore 18
A CURA DI:
MARIALIVIA BRUNELLI
Curatrice indipendente
Direttrice della MLB Gallery a Ferrara
e
PAUL BRIGHT
Assistant Director, Hanes Art Gallery
Wake Forest University, Winston-Salem NC
L’esposizione, con argomento il viaggio,
inizia dall’Ariosto con il viaggio sulla luna di Astolfo alla ricerca del senno di Orlando,
passa poi per l’Atlante Veneto del Cartografo Vincenzo Coronelli, fondatore dell’Accademia Cosmografica degli Argonauti , i quali ora forniscono il materiale per la sua immaginazione , fino alla fusione di immagini e testo di una breve favola dell’Artista Americano James Rosen, il viaggio di un angelo anziano che in apparenza è stato soffiato a terra da un temporale.
I testi in catalogo sono degli stessi curatori,
MARIALIVIA BRUNELLI per il lavoro dedicato a Ludovico Ariosto,
PAUL BRIGHT per il lavoro dedicato a Vincenzo Coronelli ed a James Rosen
….” I lavori Gianni Cestari sono permeati da una sensazione di forze primordiali. Molte di queste, con livelli diversi di astrazione, evocano mare e cielo, fluidità e volo, vettore e viaggio, mito e vissuta realtà; regni che, come quelli raffigurati sulle carte geografiche, sono tanto immaginari quanto veramente osservati.
C’è una vibrante intensità, un’attività di segno e superficie in molti dei pezzi di Gianni Cestari che rivelano una mano alla ricerca di una sensibilità barometrica. Alcuni lavori richiamano sezioni dei dipinti di J.M.W. Turner e Cestari condivide la sensibilità romantica di Turner. Entrambi sono più interessati nel rendere “il vero” della sensazione visiva piuttosto che “il fatto”. Ciascun artista sembra essere ugualmente preso dagli aspetti evanescenti, mutevoli e turbolenti dell’oceano e del cielo. Le strutture costruite dall’uomo sono spesso appena accennate, avvolte o racchiuse dall’atmosfera, apparentemente fragili e insignificanti a confronto con la forza degli elementi. I lavori più astratti di Cestari sembrano essere precipitati dall’atmosfera stessa, con un’apparente scarsa intenzione dell’artista.
Nei lavori dove parole e immagini si fondono, il testo spesso fatica ad emergere fra opache atmosfere di colore scuro o tenue. In queste la leggibilità è spesso sacrificata e la specificità del significato, che le parole promettono, è implicitamente messa in dubbio. L’abrasione, la cancellazione, la parziale eliminazione della scrittura sembrano essere, come dice il saggista Guy Davenport, “tragici limiti della lingua che ci imprigionano quando vorremmo essere eloquenti e ci tradiscono…”….
Paul Bright
Casa di Ludovico Ariosto
Via L. Ariosto, 67 - Ferrara