Castello Medievale
Montecchio Emilia (RE)
piazza Repubblica, 11
0522 861864
WEB
Giorgio De Chirico
dal 18/10/2008 al 7/12/2008
lun e giov 9-13 e 15-18, mart e ven 15-18, merc 9-13, sabato 9-12, dom e festivi 9.30-12.30 e 15-18.30
0522 861861

Segnalato da

S. Bertolini




 
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18/10/2008

Giorgio De Chirico

Castello Medievale, Montecchio Emilia (RE)

Una scrittura di sogni. Opere di grafica dal 1929 al 1974. Il titolo si rifa' alla definizione che il pittore e scrittore Ardengo Soffici da' dell'opera dechirichiana in un suo scritto del 1914; ma lo stesso De Chirico riconduce il disegno alla sua origine, come ideogramma, e afferma: "Nelle antiche scritture di origine egiziana si vede confermata la tesi che il pensiero e' un'immagine, o visione, per il fatto stesso che le prime scritture erano dei disegni delle cose descritte".


comunicato stampa

Opere di grafica dal 1929 al 1974

Da domenica 19 ottobre a lunedì 8 dicembre 2008 oltre 40 pregevoli opere in mostra al Castello Medievale di Montecchio Emilia.

LA MOSTRA
Il Comune di Montecchio Emilia, dopo le ultime rassegne dedicate all’arte del ‘900 italiano, si riconferma protagonista nella divulgazione dell’arte del secolo scorso presentando una esposizione dell’opera grafica di Giorgio De Chirico, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa.

La mostra, che inaugurerà domenica 19 ottobre alla presenza del Sindaco A. Iris Giglioli, sarà visitabile fino a lunedì 8 dicembre nell’incantevole Castello medievale.

Il titolo della mostra, “Una scrittura di sogni”, si rifà alla definizione che il pittore e scrittore toscano Ardengo Soffici dà dell’opera dechirichiana in un suo scritto del 1914; ma lo stesso De Chirico riconduce il disegno alla sua origine, come ideogramma, e afferma: "Nelle antiche scritture di origine egiziana si vede confermata la tesi che il pensiero è un’immagine, o visione, per il fatto stesso che le prime scritture erano dei disegni delle cose descritte".

I visitatori della mostra avranno modo di soffermarsi su acqueforti e litografie che coprono la quasi totalità delle tematiche affrontate dall’autore e che talora anticipano posteriori capolavori pittorici,in una sorta di “prova generale” della sua arte maggiore. Senza dubbio, le oltre quaranta opere grafiche presenti, che hanno per soggetto i Paesaggi metafisici, i Bagni Misteriosi, i Manichini, i Combattimenti di gladiatori, i Cavalli e la Mitologia classica, coprono uno spettro completo del percorso filosofico e dell’evoluzione del pensiero e dell’arte del Pictor Optimus.

L’esposizione, accompagnata da un agile catalogo a cura di Maria Luisa Gozzi, sarà ulteriormente impreziosita dal fatto che le opere esposte, tutte provenienti da collezioni private, sono – di norma – difficilmente visibili al pubblico.

La produzione grafica delle acqueforti dell’artista è qui egregiamente rappresentata da rari esemplari pubblicati alla fine degli anni ‘20 (Gli Archeologi II del 1927, Combattimento di Gladiatori e Scuola di Gladiatori del 1928, Ritratto di Maria Lani del 1929, Bagni Misteriosi del 1935), fino alle opere più recenti edite negli anni ‘70 (Bagni pomeridiani; Bagni misteriosi; Personaggi; Il Ritornante).

All’interno della esposizione montecchiese viene presenta la serie completa biffata (la cui lastra originale è stata cioè sfregiata e resa così non più riproducibile) delle sei litografie della cartella delle “Metamorphosis”, pubblicata a Parigi nel 1929 dalle Edition des Quatre Chemines e, in tiratura numerata, quella a colori a titolo “Villa sul mare”.

Sono inoltre esposte una litografia della serie “Mythologie”, nota anche con il nome di “Bagni Misteriosi”, pubblicata nel 1934 a Parigi dalle Edition des Quatre Chemines con un testo di Jean Cocteau e tirata da Desjobert; due delle litografie della serie dell’”Apocalisse” pubblicata nel 1941 a cura di Raffaele Carrieri per le Edizioni della Chimera con l’introduzione a cura di Massimo Bontempelli; la serie completa delle sei litografie intitolata “Cavalli e Ville” edita nel 1954 da Carlo Bestetti; una delle due litografie della cartella “Auf der Galerie” edita a Francoforte nel 1969 da Gotthard de Beauclair con un testo di Kafka.

Troviamo poi la serie completa della cartella “I Cavalli” edita nel 1948 e alcune tra le migliori opere litografiche realizzate da De Chirico tra il 1966 e il 1974, tra le quali citiamo Ettore e Andromaca I, Le Sibille, L’Ospite dei Bagnanti misteriosi, I Gladiatori nell’arena, I miei amici orientali e la grande litografia Gli Archeologi del 1970.

È inoltre presente in mostra la Cartella “Concilium Lithographicum” edita nel 1968 dalla Libreria Prandi, a ricordo della precedente edizione - curata da Velso Mucci tra il 1944 e il 1947 - che contiene l’opera grafica di De Chirico “Cavalli antichi sulle sponde dell’Egeo”.

Oltre alla produzione grafica, in mostra sono esposti i volumi: “Apocalisse” con 20 illustrazioni, “Mythologie”, l’importante romanzo scritto dallo stesso De Chirico “Hebdomeros” (1929) e il rarissimo ed enigmatico “Maria Lani” con originali di Matisse e Derain, oltre che naturalmente di De Chirico.

LA SEDE ESPOSITIVA
Il Castello medievale di Montecchio Emilia, posto in posizione strategica nel medio corso della valle dell’Enza, ha storicamente svolto il ruolo di avamposto verso la pianura dell’articolato ed efficace sistema difensivo ideato dai Canossa.

Il suo impianto originario è ascrivibile al secolo XI, anche se numerosi ritrovamenti di epoca tardo-romana e alto-medioevale attestano la presenza – nello stesso luogo – di insediamenti più antichi.

Il Castello, che esplicò a lungo una funzione tipicamente militare, conserva al suo interno la struttura difensiva con camminamenti, piombatoi e feritoie; successivamente – sotto il dominio degli Estensi – fu adibito a residenza rinascimentale; fino al 1960 fu poi utilizzato a guisa di carcere mandamentale (come testimoniano i graffiti lasciati sui muri dai detenuti) mentre ai giorni nostri non solo è incantevole sede espositiva, ma ospita anche la biblioteca comunale e alcuni uffici.

Grazie a recenti lavori di ristrutturazione sono stati riportati alla luce un antico mulino, ceramiche medioevali, affreschi e soprattutto, nei sotterranei, un sepolcreto carolingio che raccoglie 28 sepolture, sicuramente uno dei ritrovamenti archeologici più importanti di questi ultimi anni nel territorio reggiano.

Inaugurazione domenica 19 ottobre ore 17.30

Castello Medievale
piazza Repubblica, 11 Montecchio Emilia (RE)
Orari di visita: Lun e Giov: 9-13 e 15-18, Mart e Ven: 15-18, Merc: 9-13, sabato: 9–12, Domenica e festivi: 9.30-12.30 e 15-18.30
Ingresso comprensivo di visita libera al castello €1,50

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