La logica verificabile. Attivo come architetto, designer, grafico, scultore, pittore, uomo politico, saggista e docente, Bill ha progettato modi di vita, spazi, utensili e oggetti d'uso quotidiano, ma anche un intero villaggio come la scuola di ULM; edifici e unita' residenziali prefabbricate e viadotti autostradali.
La Galleria Seno inaugura il 23 ottobre la personale di Max Bill ultimo vero grande razionalista,
l’ultimo possessore di saggezza plastica e operativa.
Nato a Winterthur, Svizzera il 22 dicembre 1908 muore a Berlino il 9 dicembre 1994 fu molto
attivo come architetto, designer, grafico, scultore, pittore, uomo politico, saggista e docente.
Ha progettato modi di vita, spazi, utensili e oggetti d’uso quotidiano: ma anche un intero villaggio
come la scuola di ULM; edifici e unità residenziali prefabbricate e viadotti autostradali. Ha
realizzato innumerevoli pitture ma anche grandi sculture in luoghi pubblici di molte città del
mondo; è stato membro del consiglio comunale di Zurigo; ha scritto testi teorici e monografici.
L’inizio di questa poliedricità si forma tra il 1927 e il 1929, al Bauhaus di Dessau, dove Bill ha
avuto modo di conoscere le opere costruttiviste e di frequentare grandi maestri come Klee,
Kandinskij, Joseph Albers, dal quale impara a motivare rigorosamente ogni cosa fatta; in seguito
instaurerà con lui una lunga corrispondenza artistica ricca di scambi e sollecitazioni reciproci.
Fondamentale per la sua formazione è però l’intenso rapporto intellettuale con Georges
Vantongerloo, che, conosciuto nel 1993, gli fu sempre maestro e amico.
Dal 1930 Bill opera come architetto e pittore e dal 1932 come scultore, cercando di elaborare un
nuovo concetto di opera in cui un’idea si concretizza in sé senza l’intervento di alcun processo di
astrazione. I primi risultati di questa ricerca vengono in parte pubblicati dalla rivista Abstraction
Creation ed esposti a Parigi nel 1933.
Nel 1933 realizza la scultura “Nastro Infinito” e, nel 1935, prende avvio lo studio per “quindici
variazioni su uno stesso tema”, una serie di grafiche sistematicamente sviluppate e commentate, che
pubblica qualche anno dopo come primo tentativo di concepire opere seriali in pittura. Dal 1936
inizierà anche a scrivere e a pubblicare testi che abbracciano tutti i settori; nel 1937 forma, con
Richard Paul Lohse, Camillle Graeser e Verena Loewensberg, gli Zurcher Konkrete, gruppo non
organizzato ufficialmente, ma di grande significato per tutta l’arte concreta più rigorosa della nostra
epoca, nato all’interno di Allianz, l’unione degli artisti svizzeri fondata da Leo Leuppi.
Nel 1938 aderisce ai CIAM, i C(ongressi) I(nternazionali) di A(rchitettura) M(oderna), e passa un
periodo a Parigi per realizzare una monografia su le Corbusier.
Dall’inizio degli anni quaranta si dedica alla pittura concepita come generazione e controllo di
energie cromatiche sulla superficie mediante strutture geometriche. Nel 1944 fonda la rivista
Abstrakt-Konkret e inizia a progettare oggetti d’uso e mobili. Nel 1944-1945 tiene un corso di
teoria della forma alla scuola di arti applicate di Zurigo, diretta da Johannes Itten. Nel 1950 progetta
l’edificio principale e il campus della Hochschule Fǖr Gestaltung di ULM, di cui sarà cofondatore
e, dal 1951 al 1956, rettore e direttore della sezione di architettura e design. Sempre nel 1950
pubblica i volumi “Architecture Moderne Suisse 1925-45” e il fondamentale “Die Gute Form” e,
qualche anno dopo, una monografia su Mies Van Der Rohe. La sua attività continua con questi
ritmi per tutti gli ultimi trent’anni, durante i quali riceve anche innumerevoli premi e riconoscimenti
– gli ultimi sono stati il premio di scultura conferitogli dall’imperatore del Giappone e il premio
d’onore all’edizione del 1993 della biennale di grafica di Llubiana – il suo ruolo pubblico è stato
sempre, sino alla fine, di grande importanza.
preview: giovedi 23 ottobre 2008 dalle ore 18.30 alle 20
Galleria Seno
via Ciovasso 11 - Milano
Orari: lunedì - venerdì dalle 10.00 – 13.00 alle 15.00 – 19.00
Ingresso libero