Paris trompe - l'oeil. La mostra e' costituita da una cinquantina di immagini in bianco e nero e a colori che presentano la capitale francese sotto una sorta di incantesimo e di false apparenze. Il lavoro dell'artista si concentra su immagini tipiche di Parigi, decontestualizzandone le icone e indirizzandole verso i confini dell'irrealta'.
a cura di Enrico Gusella
Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia e curata da Enrico Gusella, la mostra è costituita da una cinquantina di immagini in bianco e nero e a colori che presentano la capitale francese sotto una sorta di incantesimo e di false apparenze. Il lavoro dell’artista, infatti, si concentra su immagini tipiche di Parigi decontestualizzandone le icone e indirizzandole verso i confini dell’irrealtà: la sua ricerca, del resto, si interroga sulla veridicità di ciò che l’obiettivo cattura.
Le immagini sono volte a riscoprire il significato originario di ciò che rappresentano, come ad esempio le vecchie macchine fotografiche di Arman esposte in un negozio a Place de la Madeleine, o attraverso utensili visibili nelle bancarelle dei mercatini. Così, fotografare queste icone equivale a indagarne le origini e i trascorsi, per verificare una loro collocazione nella contemporaneità.
Ma le immagini di Casiraghi esplorano anche una città costituita da edifici, strade, vetrine e superfici ora ingannevoli, ora tiranne.
Il fotografo milanese, infatti, solitamente ritrae luoghi e colori esotici, e in questa sua personale racconta non tanto il design, la moda o l’arte locali che attraggono i viaggiatori, nè i tipici scorci o gli angoli urbani consumati ormai dai flash, ma rievoca la loro componente ironica e beffarda per liberare lo sguardo da qualsiasi memoria collettiva.
Le peculiarità della Parigi consueta, come la Tour Eiffel, la Défense, il Palais de Tokyo, la Place de la Concorde o anche i formaggini di capra del mercato coperto di Passy, passano sotto la lente distorta dell’artista, diventando quasi uno scherzo ottico. Così Casiraghi trasfigura i luoghi con tagli azzardati, sposta oggetti, crea illusioni, schiacciando gli oggetti con il teleobiettivo per ricreare nuove immagini. Ecco, allora, il Palais Royal che si trasforma, riflesso in superfici sferiche, in un gioco di bolle, di luci, di curve, e si sfalda in un puzzle di rifrazioni. Parigi, in questo senso, viene ri-visitata attraverso alcune sue espressioni tipiche: trompe-l’oeil, camouflage, divertissement, dèja-vu…, e quando queste illusioni della realtà non bastano, il fotografo ricorre alla magia del fotoritocco: desatura totalmente il colore, raddoppia e moltiplica i piani, senza però snaturare mai, in quanto in ogni immagine continua a vivere lo spirito della città. A completare il gioco di sovrapposizioni e richiami, sono le citazioni dalla storia dell’arte, dalla fotografia e dalla comunicazione pubblicitaria, che lasciano tracce visive sotto cui scorre la vita autentica.
Biografia
Marco Casiraghi, milanese, è laureato in filosofia. Tra il 1977 e il 1980 segue contemporaneamente corsi di letteratura comparata alla New School for Social Research di New York e come auditor alla Yale University di New Haven. Inizia la sua carriera di fotografo e giornalista nel 1981. Specializzato nel reportage geografico, ha lavorato per le principali testate mensili e settimanali europei: Io Donna, Meridiani, Gulliver, V & S, Dove, Airone, Figaro Magazine, L’Express, Le Monde Style, Saveurs, Rutas del Mundo, Geo, Viajes National Geographic, Altair.
L'uomo, le culture e le tradizioni legate al mare, sono i suoi temi privilegiati nei paesi della fascia tropico-equatoriale: Asia e Sud Est asiatico, Oceano Indiano, Paesi Arabi. Tra i vari volumi e guide apparsi in libreria: “Cuba”, “Grecia”. Una guida nautica sul Mediterraneo orientale” e, per ultima, “Oriente sull’acqua. Vita galleggiante nel Sud Est asiatico”, pubblicata dal Touring Club Italiano.
inaugura venerdì 24 ottobre alle ore 18.30
Galleria Sottopasso della Stua
Largo Europa, Padova
Orario: dal lunedì al sabato 11.00/13.00 - 15.00/19.00
Domenica chiuso
Ingresso libero