1986-1988: Luigi Ghirri fotografa Lucio Dalla. Attraverso una sessantina di stampe, la mostra ci rende testimoni di un dialogo autentico intercorso tra i due artisti e da Ghirri trascritto nelle immagini consegnate all'obiettivo: lungo strade che conducono a luoghi vicini e lontani, lungo itinerari di terra e per rotte di mare. Dalla lo volle infatti a piu' riprese, testimone e interprete dei suoi viaggi e dei suoi concerti.
Luigi Ghirri è stato uno dei maggiori fotografi italiani operanti nel secondo dopoguerra e, come sempre più diffusamente si va riconoscendo anche in campo internazionale, uno dei più sottili ed inventivi interpreti del linguaggio fotografico contemporaneo.
Nato a Scandiano, vicino a Reggio Emilia, il 5 gennaio 1943, Ghirri inizia il proprio sodalizio con la fotografia nel 1970, dopo avere accostato e conosciuto, attraverso l'amicizia di alcuni artisti modenesi, l'esperienza dell'arte concettuale ed averne tratto suggerimenti e stimoli per la propria iniziazione. L'orizzonte dell'esperienza fotografica internazionale e l'ammirazione, sempre dichiarata, per il lavoro di autori come Walker Evans, Robert Frank, Lee Freedlander, William Eggleston, costituiscono un ulteriore appoggio per la formazione di una sensibilità e l'elaborazione di un lingaggio che faranno presto di Ghirri un protagonista della nuova scena fotografica: imprevisto e difficile da catalogare entro categorie e definizioni critiche già costituite; ma facile da iscrivere nel registro dei poeti più erratici e mai paghi di esplorare i territori mutevoli della visione e dell'immaginazione.
Compagno e amico di tanti artisti, architetti, registi, scrittori, nell'arco di una vita troppo breve - muore improvvisamente nella sua casa di Roncocesi il 14 febbraio 1992- Ghirri incontra un giorno, per un destino preparato dalla sua smisurata passione per la musica - Bob Dylan il suo idolo incontrastato e, con le sue canzoni, compagno di infinite ore di vita e di lavoro - Lucio Dalla, intrecciando con lui un intenso rapporto di amicizia e una feconda intimità creativa.
Dalla lo vuole a più riprese, nell'arco del triennio 1985-1988, testimone e interprete visivo dei suoi viaggi, dei luoghi a lui più cari, dei suoi concerti e del polifonico e cangiante spettacolo offerto dal mondo che li corona. Nasce così un catalogo generoso e intensissimo di scatti, fino ad oggi mai concesso alla curiosità del pubblico e all'interesse degli amatori e, da quel fondo, corposo e segreto, nasce l'idea di questa mostra, intensamente e amorevolmente voluta da Dalla, che, associando nella scelta delle opere, alla confidenza del proprio sguardo, l'esperienza di "curatore" di Nino Castagnoli, ha portato alla confezione di un'antologia emozionante che, attraverso una sessantina di stampe, ci rende testimoni di un dialogo autentico intercorso tra i due artisti e da Ghirri trascritto nelle immagini consegnate all'obiettivo: lungo strade che conducono a luoghi vicini e lontani, lungo itinerari di terra e per rotte di mare.
Una mostra, dunque, che vuole consegnare un nuovo, significativo paragrafo al racconto della storia di un poeta capace di "straniare" la rappresentazione degli oggetti e dei paesaggi più consueti e famigliari fino a renderli, con apparente, totale naturalezza, fonti incontaminate e intangibili di incantamento e iscriversi, con qualche pregio, nella bibliografia sull'autore. A questo scopo, la mostra è accompagnata dall'uscita di un volume, per i tipi delle edizioni Gli Ori, che raccoglie, oltre alle riproduzioni delle opere in esposizione, una successione di testi di Lucio Dalla, Luigi Ghirri, Paola Ghirri, Nino Castagnoli.
Inaugurazione Giovedi 23 Ottobre 2008 ore 18.30
Galleria De' Foscherari
via Castiglione, 2/b - 40124 Bologna
Dal Lunedì al Sabato: 10:00-12:30/ 16:00-19:30 Domenica su appuntamento