Museo di Arti Decorative della Fondazione Accorsi Ometto
Torino
via Po, 55
011 837688 FAX 011 8154061
WEB
Gioiello italiano contemporaneo
dal 28/10/2008 al 10/1/2009
martedi' - domenica 10-13 e 14-18.30
011 837688 FAX 011 8398789

Segnalato da

Stefano Fassone



approfondimenti

Alba Cappellieri



 
calendario eventi  :: 




28/10/2008

Gioiello italiano contemporaneo

Museo di Arti Decorative della Fondazione Accorsi Ometto, Torino

Tecniche e materiali tra arte e design. Curata da Alba Cappellieri, la mostra figura tra gli eventi di Torino World Design Capital per la capacita' di raccontare il patrimonio orafo italiano in termini di progetto. Presenta infatti la varieta' del gioiello sia nei suoi aspetti di manufatto artistico che di prodotto industriale. Oltre 150 tra progettisti e aziende, propongono un totale di 282 lavori.


comunicato stampa

Dopo essere stata ospitata al palazzo Valmarana di Vicenza, al Castello Sforzesco di Milano e al Kunstgewerbemuseum di Berlino, mercoledì 29 ottobre 2008, si inaugura alla Fondazione Pietro Accorsi - Museo di Arti Decorative di Torino la mostra Gioiello italiano contemporaneo: tecniche e materiali tra arte e design.

Curata da Alba Cappellieri, la mostra figura tra gli eventi di Torino World Design Capital per la capacità di raccontare lo straordinario patrimonio orafo italiano in termini di progetto. La mostra intende infatti presentare la varietà del gioiello italiano per la prima volta considerato sia nei suoi aspetti di manufatto artistico che di prodotto industriale. Non soltanto oggetto di lusso ma anche ornamento per il corpo dove il valore di materiali e gemme si unisce a quello del progetto.
Una mostra che evidenzia le eccellenze del gioiello italiano, quello cioè caratterizzato da tecniche e materiali propri del made in italy: dal corallo alla filigrana, dal micromosaico alla pietra lavica, testimoni di una cultura dell’eccellenza orafa poco frequentata nella contemporaneità. La sfida è stata quella di fare interpretare le diverse tecniche e materiali da artisti, designer, progettisti orafi e aziende, con l’obiettivo di dimostrare che gli antichi saperi possono avere un’estetica contemporanea e per questo rivolgersi a un pubblico più ampio. In un confronto ideale tra passato, presente e futuro emerge la vocazione orafa e la tradizione artistica dei diversi distretti orafi italiani laddove la qualità e la distinzione si configurano come elementi strategici per competere sui mercati internazionali.

Sono stati invitati oltre 150 tra progettisti e aziende che rappresentano l’eccellenza del “modo italiano” senza preclusioni di età, materiali, geografie o di temi di ricerca per un totale di 282 lavori presentati in mostra.

Il catalogo è curato da Alba Cappellieri e pubblicato da Skira con saggi di Marina Bigi-Ilaria Danieli, Andrea Branzi, Maurizio Castro, Philippe Daverio, Paola de Luca, Graziella Folchini Grassetto, Francoise Izaude, Valerio Terraroli.
Appendici documentarie a cura di Donatella Ferrari e Vanni Scolozzi.

La mostra sarà ospitata presso la Fondazione Pietro Accorsi Museo di Arti Decorative di Torino dal 29 ottobre 2008 all’11 gennaio 2009; dopo Torino proseguirà per Tel Aviv, Amburgo, Napoli, Ankara.

EVENTI PARALLELI ALLA MOSTRA
In parallelo sarà possibile visitare il Museo Accorsi e confrontare i preziosi tesori della collezione permanente con quelli dei designer in mostra.
La Fondazione possiede, infatti, una splendida raccolta di tabacchiere e di scatole d’oro e pietre preziose e un meraviglioso collier, proveniente dalle collezioni della famiglia Murat, composto da perle montate a grappoli d’uva e smeraldi a forma di pampini.


Il gioiello italiano contemporaneo
Alba Cappellieri, professore di Design del Gioiello al Politecnico di Milano

La cultura dell’ornamento orafo italiano rappresenta un universo particolarmente esteso di tradizioni, conoscenze e relazioni, un bene culturale che appartiene alla cultura del “saper fare” che caratterizza il made in Italy.
Considerando il settore orafo in Italia, questo si caratterizza storicamente per essere strutturato in relazione al territorio: oltre ai distretti orafi di Vicenza, Valenza, Arezzo e Marcianise dove esistono, nell’ambito della gioielleria, specifiche tradizioni legate ai materiali e alla loro lavorazione. Così, ad esempio, la lavorazione del corallo di Torre del Greco e di Sciacca, la tecnica della granulazione in Toscana, il micromosaico veneziano e fiorentino, la filigrana in Sardegna e in Liguria rappresentano alcune delle eccellenze orafe del made in Italy, un campo fertile nel quale innestare, attraverso il design, processi di innovazione mirati a riconoscere, valorizzare, e comunicare l’eccellenza della tradizione italiana.

Il gioiello italiano può dunque essere considerato come gioiello “etnico” descrivendo con tale aggettivo l’estrema varietà di tradizioni locali presenti in Italia. Le tecniche e i materiali si configurano come uno strumento trasversale di lettura per l’identità del territorio ma anche come uno scenario di riferimento per il progettista.
La mostra GIOIELLO ITALIANO CONTEMPORANEO:TECNICHE E MATERIALI TRA ARTE E DESIGN intende dunque presentare tecniche e materiali della tradizione orafa italiana come beni culturali da diffondere, valorizzare e comunicare. Nondimeno ambisce a promuovere l’incontro tra la cultura d’impresa e la cultura del progetto e a fornire nuovi paesaggi di riferimento alle imprese orafe, secondo un’offerta di innovazione design-oriented.

In mostra sono presenti i maestri del gioiello di oggi — da Giampaolo Babetto, Giancarlo Montebello, Giorgio Vigna, Maria Rosa Franzin, Alba Lisca Polenghi, Karl-Heinz Reister, Graziano Visintin, Alberto Zorzi — e di domani — Stefano Marchetti, Annamaria Zanella, Rossella Tornquist, Jacqueline Ryan, Roberta Bernabei, Fabio Renato Cammarata, Patrizia Bonati, Ute Kolar — i maestri del design — Ettore Sottsass jr, Gaetano Pesce, Riccardo Dalisi, Angelo Mangiarotti, Alessandro Mendini, Paolo Portoghesi, Andrea Branzi, Massimiliano e Doriana Fuksas — e progettisti che hanno il merito di aver liberato il gioiello dalla “nobiltà” dei materiali rendendoli preziosi attraverso il progetto — Rita Marcangelo, Barbara Uderzo, Carla Riccoboni, Maria Pia Munzi, Maurizio Stagni, Sandra Di Giacinto, Nathalie Jean, Alessia Semeraro, Stefania Lucchetta, Elena Spanò, Margherita Marchioni, Elisabetta Duprè. Intensa anche la partecipazione delle aziende dell’eccellenza: dalle grandi maison della gioielleria internazionale — Buccellati, Bulgari, Damiani, Pomellato, Vhernier — alle imprese che qualificano il prodotto italiano — Sanlorenzo e Mattioli, Mattia Cielo, Vendorafa, Nanis, Marco Bicego, Pontevecchio, Mimì, Chimento, Fausto Maria Franchi — e aziende che non appartengono alla gioielleria tradizionale, ma che hanno contribuito a definire nuovi significati del gioiello nella contemporaneità — Breil, Donatella Pellini, Sharra Pagano, Maria Calderara.
Aziende e progettisti sono presentati all’interno di una produzione riccamente eterogenea, dove le valenze territoriali si mescolano alle specificità dei materiali. Il fil rouge che sinuoso lega gli uni agli altri è la volontà, tenacemente perseguita, di rivisitare la tradizione secondo le forme dell’innovazione, dei materiali, delle tecniche realizzative o di produzione. Gioielli il cui valore è nel progetto, qui sinonimo di qualità, perché come sosteneva Enzo Mari “la qualità di un progetto dipende dal grado, sia pur minimo, di cambiamento culturale che innesca”.

Immagine: Gaetano Pesce, Spaghetti ring, 1995

Informazioni per la stampa: 011.837.688 int. 6/comunicazione@fondazioneaccorsi.it

Ufficio stampa:
Torino 2008 World Design Capital - Alessandro Bertin/Stefano Fassone
Tel. + 39 011 218213 press@torinoworlddesigncapital.it

Conferenza stampa: mercoledì 29 ottobre 2008, ore 11.30

Museo Accorsi
Via Po, 55 -10124 Torino
Orari di apertura:
martedì - domenica 10-13 / 14-18.30
Costo ingresso:
intero 7 €
ridotto 5 €

IN ARCHIVIO [37]
Divisionismo plurale
dal 30/10/2015 al 30/10/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede