Lampade, monili: nell'universo ornamentale di Ribbentrop e' l'elemento geometrico a prevalere. Una geometria fluida, fluidificata, in cui trionfa il popolo delle pietre, simbolo della trasmutazione. Nelle creazioni in mostra anche la collezione privata di gioielli inusuali dedicati dall'artista a Corrado Paloni.
Mercoledì 29 Ottobre, alle 18.30, sarà inaugurata la mostra " Variazioni nella geometria" design, illuminazione, gioielli di Brigitte Ribbentrop, che sarà in esposizione alla Fondazione Mondragone dal 30 ottobre al 19 novembre 2008. La mostra sarà preceduta dall'esibizione del coro rinascimentale I’ Vandalia che canteranno nell'attigua chiesa di S. Maria delle Grazie.
Brigitte Ribbentrop, nelle lampade e nei monili in esposizione, introduce il visitatore nel suo universo ornamentale dove prevale l’elemento geometrico. Una geometria fluida, fluidificata, in cui trionfa il popolo delle pietre, simbolo della trasmutazione. Cristallo di rocca, onice, corniola, perle, turchesi, giada, coralli, radici di rubino e smeraldo, pietra lavica, e ancora plexiglass e vetro, incastonati in fili indorati, argentati, o di rame, ottone e argento puro, diventano gioielli dischiusi, spiraliformi. Le gemme si intrecciano in collier che rifuggono il limite di una tradizionale abbottonatura, in orecchini asimmetrici realizzati seguendo traiettorie “a filo di vertigine”, o in spille di matrice surrealista pensate per uomini e donne. Brigitte ama l’arabesco, la più spirituale delle linee, e crea gioielli sinuosi giocando sull’incontro dinamico fra la grana della pelle e i grani del collier. Fra andamenti obliqui e deviazioni, esili fili e piume di pavone, le manifatture zigzaganti di Brigitte Ribbentrop, che è anche la principale modella delle sue creazioni, evocano atmosfere e offrono la possibilità di continue reinterpretazioni da parte di chi le indossa.
Seguendo il medesimo equilibrio, le sua lampade scultura sono mobili, aeree, sospese nella possibilità di un moto infinito. Conchiglie combinate con piante di gorgonia marina, specchietti molati che ondeggiano dal soffitto, icone di compositori che volteggiano appesi a un’onda dorata, ricordano i mobiles di Alexander Calder, e in più sprigionano luce.
Nelle creazioni in mostra alla Fondazione Mondragone si può ammirare anche la collezione privata di gioielli inusuali dedicati dalla Ribbentrop a Corrado Paloni. Tessere residuali, in vetro color smeraldo con foglie d’argento e d’oro zecchino, tratte dal laboratorio del restauratore del Duomo di Orvieto, sono da lei trasformate in preziosi di rara bellezza. Sempre nel segno della sospensione, della mobilità, del sogno.
Inaugurazione Mercoledi' 29 Ottobre, alle 18.30
Fondazione Mondragone
piazzetta mondragone, 18 - Napoli
ingresso libero