Viafarini - DOCVA
Milano
via Procaccini 4 (c/o Fabbrica del Vapore)
02 66804473
WEB
Stephanie Nava
dal 2/11/2008 al 19/12/2008
mart-sab 15-19, e su appuntamento

Segnalato da

Viafarini



approfondimenti

Stephanie Nava
Gabi Scardi



 
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2/11/2008

Stephanie Nava

Viafarini - DOCVA, Milano

Considering a plot. Il giardino dell'artista - ampia installazione ambientale di disegni al tratto, meticoloso work in progress, risultato di anni di lavoro - e' cresciuto lentamente. La lentezza ne e' componente essenziale: e' intesa come consustanziale alla pratica cognitiva, come ripetizione del tempo biologico, come possibilita' di ricalcare un fenomeno di crescita naturale ma anche di mettere in rapporto i processi formativi che avvengono in natura e quelli del pensiero. A cura di Gabi Scardi.


comunicato stampa

a cura di Gabi Scardi

Lunedì 3 novembre Viafarini inaugura nella sede di Viafarini DOCVA, alla Fabbrica del Vapore, una mostra personale dell'artista francese Stephanie Nava.

Il giardino: un microcosmo i cui confini sono precisamente definiti dal contesto urbano circostante; ma composito ed eterogeneo all’interno. Un laboratorio di convivenza tra specie diverse, con la sua crescita incontrollabile verso l’alto e verso il basso, verso l’eccelso e verso il profondo; con piante che s’innalzano sprezzanti verso il cielo e altre che intrecciano i propri modesti destini nella vitalità ombrosa ma rigogliosa del sottobosco, mentre sotto terra un lavorìo costante produce fenomeni di modesta o di ampia portata e le radici si contorcono in invisibili avventure.

Il giardino è anche l’oggetto per eccellenza degli sforzi di un giardiniere-progettista, teso ad accudirlo ma anche a padroneggiarlo, a controllarne lo sviluppo pianificato, a favorirne un’armonia, un equilibrio predisposto. Un mondo in cui si esplicano le energie spontanee del mondo vegetale, con la sua tendenza alla contaminazione, con i suoi abitanti, i suoi ospiti e i suoi intrusi, dagli insetti alle erbacce infestanti. Situazioni di accoglienza e di complementarietà, di parassitismo e di dipendenza. Regole e scontri, specie invasive che s’impongono sul territorio e specie che vengono protette o si ritirano sconfitte, quelle che spiccano e quelle che crescono discrete. Nel giardino insieme a virgulti rigogliosi possono crescere incongrui, inquietanti, i frutti del malessere.

Come tutti i giardini, il giardino di Stephanie Nava – ampia installazione ambientale di disegni al tratto, meticoloso work in progress, risultato di anni di lavoro, - è cresciuto lentamente. La lentezza ne è anzi componente essenziale: è intesa come consustanziale alla pratica cognitiva, come ripetizione del tempo biologico, come possibilità di ricalcare un fenomeno di crescita naturale ma anche di mettere in rapporto i processi formativi che avvengono in natura e quelli del pensiero.

Il suo processo di realizzazione di questo giardino è dunque passato attraverso anni di elaborazione teorica e di lavoro manuale; nel suo formarsi ha lasciato emergere tematiche cruciali: i fenomeni spontanei e la tendenza al controllo, gli strumenti e le leggi utilizzati per regolare il giardino ed imporvi un equilibrio -sempre comunque precario- gli strani frutti che vi crescono inaspettati, la propensione alla colonizzazione di alcune specie, la tendenza comunque a integrare le nuove che vi approdano, le strategie di resistenza e I dispositivi di difesa, la stratificazione, la biodiversità, le minacce interne ed esterne.

Un giardino, dunque, con una sua domestica normalità, con la sua profusione generosa, con i suoi fenomeni di nascita, crescita e morte, con gli innesti, le foglie secche rimosse e i germogli a sostituirle; ma anche un luogo della sperimentazione, un campo di tenzone per eccellenza, un teatro di trasformazioni radicali, di fenomeni che si ripetono ma risultano ogni volta nuovi, ogni volta inediti; fitto di intrecci misteriosi, di contiguità inedite, di situazioni non convenzionali.

Il giardino di Stephanie Nava, un po’ reale, un po’ visione, come organismo e come paradigma della nostra complessa contemporaneità.

inaugurazione: lunedì 3 novembre 2008, ore 18

Viafarini DOCVA, Fabbrica del Vapore
via Procaccini 4, Milano
da martedì a sabato dalle 15 alle 19 e su appuntamento
visite guidate ogni sabato alle 16
calendario delle attività didattiche per le scuole su http://www.docva.org/italiano/education.html

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