Il suono dell'immagine. L'esposizione presenta al pubblico una raccolta di circa 50 acquerelli. L'iniziativa e' organizzata nell'ambito del Parmajazz Frontiere 2008, ed e' a cura di Alberto Mattia Martini e Lucrezia De Domizio Durini.
a cura di Alberto Mattia Martini e Lucrezia De Domizio Durini
All'interno del Parmajazz Frontiere 2008, l'Associazione ParmaFrontiere, in
collaborazione con Lucrezia De Domizio Durini, presenta venerdì 31 ottobre
2008 alle ore 18,30 la mostra di Giorgio Gaslini, "IL SUONO DELL'IMMAGINE".
Ospite storico e amico di sempre del Parmajazz Frontiere, anche quest'anno
Giorgio Gaslini sarà fra i protagonisti del Festival con più appuntamenti
fra il musicale, il letterario e il visivo. Compagna di avventura di questi
appuntamenti, curatrice ed ideatrice insieme a Gaslini di questo importante
Evento fra musica e arte, Lucrezia De Domizio Durini che, condividendo
profondamente l'intera filosofia beuysiana, ne è da tempo militante,
studiosa e storica italiana. E per questo ha voluto fortemente e realizzare
questo progetto per far confluire creatività ed etica in un unico grande
abbraccio esistenziale.
Volendo andare in senso strettamente cronologico, dal 31 ottobre al 9
novembre l'Associazione Remo Gaibazzi di Parma (vicolo Scacchini 3/a)
ospiterà Il Suono delle Immagini, un'esposizione di circa 50 acquerelli di
Giorgio Gaslini: in programma una presentazione al pubblico e alla stampa il
31 ottobre stesso alle 18.30 presso l'Associazione, presenti i curatori
della mostra Alberto Mattia Martini e Lucrezia De Domizio Durini e con la
partecipazione del Maestro Giorgio Gaslini.
Una conferma della vocazione di Gaslini, ma anche dell'Associazione
ParmaFrontiere, al confronto, alla intercomunicazione e al dialogo tra i
diversi linguaggi dell'arte.
L'8 novembre presso la Casa della Musica (ore 18.00) è poi prevista la
presentazione del libro "Giorgio Gaslini. Lo Sciamano del Jazz" firmato da
Lucrezia DE DOMIZIO DURINI, intervengono MASSIMO DONA' e DECIO CARUGATI; in
programma anche l'esecuzione del brano Il Bosco di Beuys composto da Gaslini
per baritono, piccolo coro femminile, clarinetto, pianoforte, violoncello e
percussioni, diretti da Roberto Bonati e Giorgio Ubaldi (coro) con regia di
Performance in Video di Lucrezia De Domizio Durini e con la collaborazione
di Domenico Polidoro e Youngju Oh.
Tre appuntamenti che, mettendo a confronto arti visive, musica e pensiero
sul mondo, intendono restituirci una visione dell'arte e dell'artista
Gaslini umanamente totale, capace di fare incontrare creatività ed etica in
un unico grande abbraccio esistenziale e artistico. Elemento catalizzatore
Joseph Beuys, uno dei portavoce più rappresentativi delle correnti
artistiche nell'arte mondiale della seconda metà del Novecento, ricercatore
per l'intera sua vita di una superiore armonia fra Uomo e Natura. Lucrezia
De Domizio Durini nella sua pubblicazione avvicina la figura del Maestro
tedesco a Giorgio Gaslini, entrambi alla ricerca di "risposte" umane e
sociali. Il Bosco di Beuys è la composizione originale del Maestro Giorgio
Gaslini in programma l'8 novembre tratta dall'ultima discussione avvenuta
tra l'artista Marco Bagnoli e Joseph Beuys in occasione dell'operazione
Difesa della Natura 13 maggio 1984 a Bolognano.
"Giorgio Gaslini. Lo Sciamano del Jazz" di LUCREZIA DE DOMIZIO DURINI
Lucrezia De Domizio Durini, scrittrice e studiosa del pensiero beuysiano,
firma una singolarissima biografia di Gaslini, uno tra i più singolari
protagonisti della storia del Jazz del secondo dopoguerra. Un lavoro che
nasce espressamente dal desiderio dell'autrice di svelare quell'architettura
umana in cui Giorgio Gaslini per l'intera sua vita si identifica come uomo
di profondo spessore etico.
Un viaggio inedito, intimo, personale, curioso. Un'avventura umana
straordinaria in cui il Maestro svela i suoi amori segreti: la natura, la
pittura, lo sportŠ e, sempre in cronaca diretta, racconta "con generosa
dolcezza umana, incomparabile umiltà e coraggio, attributi che appartengono
alla razza incontaminata dei poeti" l'avvicendarsi di eventi storici
irripetibili.
L'autrice ascolta e analizza, unisce e allontana due singolari personalità:
Giorgio Gaslini e Joseph Beuys. Un'indagine profonda e minuziosa che ci fa
comprendere quanto la passione possa incidere nel miglioramento dell'essere
umano.
Giorgio Gaslini. Lo Sciamano del Jazz conduce il lettore in un mondo
qualitativo in cui la memoria è Tempo Presente e il messaggio metabolizza un
bene fruttifero per la società.
L'amore per l'Arte lo rende partecipe di un "incontro" musicale concreto e
unico. Dal dialogo di Joseph Beuys con l'artista Marco Bagnoli nella
discussione "Difesa della Natura" avvenuta il 13 Maggio del 1984 a
Bolognano, Giorgio Gaslini crea una pièce di rara concentrazione musicale e
vocale: Il Bosco di Beuys. Un richiamo sociale rivolto a tutti gli uomini
del pianeta ricordando di Salvaguardare la Natura perché la "Terra" è una
sola e tutti siamo stati generati dalla stessa "Madre Natura".
Giorgio Gaslini ancora una volta con la sua straordinaria "partitura" è
Sciamano, creatore, Artista.
Il geniale Mito della "Musica Totale".
"IL BOSCO DI BEUYS" (Italia, Lettonia)
Concerto per baritono, piccolo coro femminile, clarinetto, pianoforte,
violoncello e percussioni
Composizione originale di: GIORGIO GASLINI
Maestro del coro: GIORGIO UBALDI
Direttore: ROBERTO BONATI
Regia Lucrezia De Domizio Durini
Collaborazione Video Performance Domenico Polidoro e Youngju Oh
La figura artistica di Giorgio Gaslini rappresenta oggi in Italia una sorta
di miracolosa eccezione, soprattutto per chi si deve muovere nel ginepraio
di stili, tendenze e generi che abitano il panorama contemporaneo. Un mondo
di differenze spesso solo formali o, peggio, ideologiche, che confondono la
percezione del concetto stesso di musica "contemporanea". Gaslini, dal canto
suo, sia con il suo concetto di "musicista totale" e, soprattutto, con la
sua musica, incarna quindi un simbolo di coerenza di approccio verso la
materia musicale del nostro tempo. Un punto di vista e un modo di intendere
la musica che induce una sorta di rara serenità in chi, descrivendo l'opera
di questo stesso artista, può definirla, in maniera semplice e naturale,
"musica contemporanea". Certo, anche nel catalogo di Gaslini appaiono
rimandi ad aree differenti del panorama contemporaneo, quale la produzione
che fa riferimento al jazz e alla ricerca generata dalla tradizione musicale
afroamericana in generale da un lato, e quella parte del suo repertorio
dedicata esplicitamente alla musica contemporanea di matrice più
squisitamente occidentale ed euro-statunitense dall'altro. In ogni caso tali
distinzioni vengono applicate a un contesto sostanzialmente funzionale:
l'una e l'altra produzione rimangono, infatti, profondamente
"contemporanee", vale a dire sia coeve sia appartenenti alla produzione
musicale dell'oggi.
Un dato che emerge a più livelli nelle opere del Maestro Gaslini come nel
Concerto "Il Bosco di Beuys". Ispirato a una delle figure più significative
ed emblematiche del panorama dell'Arte mondiale del secondo Novecento.
Questo brano riporta esattamente le parole di Joseph Beuys in risposta
all'artista Marco Bagnoli. Un richiamo etico rivolto alla Salvaguardia della
Natura e in Difesa dell'Uomo, della Creatività e dei Valori umani. Beuys, a
partire dagli anni sessanta nella sua breve ma interessante appartenenza
alla corrente Fluxus, che dagli Stati Uniti è arrivata in Europa, adoperando
tutti i mezzi, ha dedicato la sua intera esistenza al miglioramento della
società. L'Energia libera e creativa che ogni uomo possiede sul pianeta
terra e la solidale libera collaborazione tra uomini di diverse origini,
religioni, razze e stati culturali, sociali ed economici sono i due concetti
primari di tutta la filosofia beuysiana: la sua famosa Living Sculpture.
Joseph Beuys in linea diretta con Lucrezia De Domizio Durini, portando la
sua filosofia in molti paesi del mondo, ha lavorato negli ultimi 15 anni
della sua vita nel piccolo paese di Bolognano dove aveva il suo "Studio"
nella famosa Piantagione Paradise e dove piantò la Prima QUERCIA prototipo
delle "7000 Eichen" in Kassel, termina così la sua carriera lasciando
all'Italia il suo ultimo capolavoro: Operazione Difesa della Natura. Per
Beuys l'Arte era un tutt'uno con la vita. Un Artista totale riletto da un
Musicista totale.
Una QUERCIA a Parma, per Beuys
Il 9 novembre alle ore 10.30, nell'Area Giochi Bimbi del Parco Ducale di
Parma si "chiude il cerchio" di questi appuntamenti ispirati al messaggio
artistico ed umano di Joseph Beuys: si procederà infatti al rito della messa
a dimora di una QUERCIA in ricordo delle 7000 Eichen di Kassel, rito che
Lucrezia De Domizio promuove costantemente in molti paesi italiani e
stranieri.
A Parma verrà messa a dimora la 630^ Quercia di una lunga serie iniziata
negli anni '80, in seguito alla famosa operazione 7000 QUERCE di Kassel.
Nella discussione Difesa della Natura del 13 Maggio 1984 a Bolognano, si
ricorda la solidale collaborazione tra Uomo e madre Natura attraverso questa
breve ma eloquente frase di Joseph Beuys:
"Noi piantiamo gli alberi e gli
alberi piantano noi poiche' dobbiamo vivere insieme".
L'appuntamento prevede la presenza del poeta-artista Aldo Roda che come di
consueto partecipa al rito leggendo insieme al pubblico le poesie Difesa
della Natura create in omaggio al Maestro tedesco.
L'evento si realizzerà grazie alla collaborazione con il Comune di Parma
Assessorato Ambiente Manutenzione e Progettazione Verde Pubblico, progetto
VIVILVERDE, che nell'occasione proporrà un approfondimento culturale con la
presentazione del libro "La Quercia, Storia sociale di un albero" di William
Bryant Logan.
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Associazione Remo Gaibazzi
Vicolo Scacchini, 3a - Parma