Incontri a cura di Pier Luigi Sacco nell'ambito della mostra We have a dream. Oggi il primo dal titolo "La cultura come anello mancante dello sviluppo locale". Le conferenze si svolgono parallelamente ai workshop curati da Luca Molinari e in programma dall'8 novembre nello Spazio Gerra.
Da lunedì 3 novembre a Reggio Emilia prende il via la seconda fase del progetto espositivo WE HAVE A DREAM. Per un realismo visionario promosso dall’Assessorato Cultura del Comune di Reggio Emilia. Parallelamente ai workshop, curati da Luca Molinari e in programma dall’ 8 novembre nello Spazio Gerra, si tengono tre incontri “cultura 2.0“ a cura di Pier Luigi Sacco, dedicati alle dinamiche più innovative dello sviluppo locale nella società della conoscenza.
Il primo dal titolo La cultura come anello mancante dello sviluppo locale, in programma nella giornata di lunedì 3 novembre, alle 21.00, nella Sala conferenze dell’Associazione Industriali, (Via Toschi 30/a) costituisce una conversazione attorno al tema della cultura come dimensione fondante della qualità della governance locale e al distretto culturale evoluto come modello di sviluppo integrato del territorio, nell’ambito di una visione delle politiche culturali centrata, piuttosto che sui temi dell’intrattenimento, su quelli dell’innovazione e del welfare attivo. Pier Luigi Sacco, curatore della sezione “cultura 2.0” di We have a Dream, discute di questi temi con Christer Gustafsson, Direttore del Patrimonio Culturale della Regione svedese dell’Halland, tra i fondatori dell’Istituto di ricerca per la Cultura, la Creatività e la Competitività della Jönköping International Business School. Gustafsson è un esperto riconosciuto a livello europeo nell’ambito delle politiche di conservazione del patrimonio culturale legate a programmi di inclusione sociale e di sviluppo economico, in particolare per la creazione di nuova occupazione. I percorsi realizzati sotto la sua direzione nella Regione dell’Halland sono diventati infatti un vero e proprio caso di studio, oltre che un modello di sviluppo territoriale applicato all’interno di numerosi progetti e programmi di sviluppo europei. La cultura sta infatti divenendo in tutta l’Europa la piattaforma per la produzione di nuove forme di valore economico e sociale, e quindi un fattore strategico di competitività.
A testimoniarlo sono i dati emergenti dal primo rapporto europeo sull’impatto socio-economico delle industrie culturali e creative, il Rapporto Figel, che evidenzia proprio la capacità della cultura di creare una crescita economica superiore a quella dei comparti tradizionali: la crescita complessiva del valore aggiunto del settore è stata, tra il 1999 e il 2003, pari al 19,7%, registrando un indice di crescita del 12,3% più alto rispetto alla crescita generale dell’economia europea, mentre n el 2004 sono stati 5,8 milioni le persone impegnate nel settore, pari al 3,1% del totale della popolazione occupata.
Segue sempre nella stessa sede e alla stessa ora il 14 novembre l’incontro dal titolo Etica come qualità della vita. La cultura è il più importante fattore di capacitazione delle persone, fornendo loro le competenze cognitive necessarie per aprire nuovi campi di possibilità, libertà ed espressione su cui si fondano nuovi modelli di agire sociale ed economico. Pier Luigi Sacco ne discute con Marco Eugenio Di Giandomenico, dell’Università di Firenze, esperto riconosciuto a livello internazionale sulle questioni di etica economica e manageriale.
Infine il 21 novembre, alle ore 21, ma nello Spazio Gerra è in programma una riflessione su L'utopia realistica della costruzione del pubblico culturale. Pier Luigi Sacco affronta il tema con Dario Cimorelli, direttore editoriale di Silvana Editoriale e Marco Enrico Giacomelli, Vicedirettore di Exibart. Oggi emerge un nuovo modello di organizzazione della domanda e dell’offerta culturale che, per analogia a quanto accade nelle modalità sociali di uso del web, si può definire cultura 2.0: produttori e fruitori di cultura tendono progressivamente ad assumere i tratti di un’unica comunità. Questo è il punto di partenza da cui oggi può prendere forma l’utopia realistica di una società e di una economia della conoscenza fondata sulla diffusione generalizzata delle competenze per l’accesso e l’elaborazione di contenuti culturali. Come raccogliere le sfide aperte da questa rivoluzione attraverso nuovi modelli di produzione e di comunicazione culturale? Come cambia alla luce di questo scenario il ruolo del pubblico? A queste domande cercheranno di dare risposta i relatori.
Pier Luigi Sacco è professore ordinario di Economia della Cultura e Pro Rettore alla Comunicazione e all’Editoria dell’Università IUAV di Venezia. La sua attività di ricerca, formazione accademica e di divulgazione scientifica, a livello nazionale e internazionale, è rivolta ai concetti cardine dell’economia post-industriale, in particolare, nell’ambito dei modelli di sviluppo del territorio legati alla cultura, del mercato dell’arte contemporanea e degli investimenti culturali delle imprese. Come direttore scientifico di goodwill, svolge attività di progettazione strategica del territorio secondo il modello del distretto culturale evoluto e la pianificazione di sistemi di sostenibilità e strategie di fundraising. Alcuni dei progetti di cui si sta occupando attualmente sono: il Festival dell’arte contemporanea e il più ampio piano strategico di distretto culturale evoluto di Faenza, il progetto per lo sviluppo strategico della Fabbrica del Vapore di Milano, la riqualificazione della ex Manifattura Ginori in centro culturale polifunzionale, il piano di sviluppo culturale del Greater Vancouver Regional District in Canada, il progetto dei distretti culturali della Estrada Real nella Regione del Minas Gerais in Brasile, lo sviluppo di reti internazionali per la ricerca e le politiche culturali. E’ autore di numerose pubblicazioni, tra le quali “Il fundraising per la cultura” (Meltemi), mentre è in corso di pubblicazione “I distretti culturali evoluti. Un nuovo modello di sviluppo locale” (Il Mulino). Collabora alle edizioni giornaliere e domenicali de Il Sole 24 Ore, è membro del comitato editoriale di Economia della Cultura, cura una rubrica per Exibart Onpaper, oltre a scrivere per Flash Art.
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INCONTRI
a cura di Pier Luigi Sacco
Sala conferenze Associazione Industriali, Via Toschi 30/a
Lunedì 3 novembre, ore 21
LA CULTURA COME ANELLO MANCANTE DELLO SVILUPPO LOCALE
Pier Luigi Sacco dialoga con Christer Gustafsson, Direttore del Patrimonio Culturale Regione dell'Halland, Svezia
Sala conferenze Associazione Industriali, Via Toschi 30/a
Venerdì 14 novembre ore 21
ETICA COME QUALITA’ DELLA VITA
Pier Luigi Sacco dialoga con Marco Eugenio Di Giandomenico, Università di Firenze
Spazio Gerra, Piazza XXV aprile 2
Venerdi 21 novembre, ore 21
L’UTOPIA REALISTICA DELLA COSTRUZIONE DEL PUBBLICO CULTURALE
Intervengono Pier Luigi Sacco , Dario Cimorelli, Direttore Editoriale Silvana Editoriale e Marco Enrico Giacomelli, vicedirettore Exibart
WORKSHOP
a cura di Luca Molinari
Spazio Gerra
Sabato 8 novembre, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
MARIO LUPANO+MARCO NAVARRA
ore 19 incontro aperto al pubblico
Spazio Gerra
Venerdì 28 novembre, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
ANDREA LISSONI+INVERNO MUTO
e REDAZIONE YEARBOOK08: le esperienze oggi tra visione e realtà
ore 19 incontro aperto al pubblico
Per informazioni e iscrizioni ai Workshop (massimo 15 posti):
0522/456448 - 331/6073317 - lucia.barbieri@municipio.re.it
Primo incontro Lunedì 3 novembre, ore 21
Sala conferenze Associazione Industriali
Via Toschi 30/a, Reggio Emilia