Domenico Borrelli
dal 3/11/2008 al 29/11/2008
Segnalato da
3/11/2008
Domenico Borrelli
Novalis Fine Arts Gallery, Torino
Don't brick my walls. In mostra opere realizzate appositamente per l'occasione. Nella vetrina sono presentati al pubblico un lavoro video e una scultura in marmo, mentre nelle sale superiori una serie di sculture e istallazioni.
Pur nella sua monumentalità e nel suo modo immediato e deciso di arrivare al pubblico, il lavoro di Domenico Borrelli non si ferma a questo primo effetto emotivo ed estetico.
Dalle performances U Scèm degli ultimi anni novanta, fino alle opere dedicate ai miti greci, per arrivare alle più recenti installazioni presenti in questa mostra, la sua ricerca si presenta sempre come un lavoro tanto attento e preciso nei suoi rimandi i, quanto denso di un’energia che ha a che fare con la dimensione dell’umano che è istintuale e animale, quasi bestiale. Quest’ultimo aggettivo è però da intendersi nel significato sostanziale del termine. Si tratta di un’atmosfera, di una figura simbolica: una sorta di ebbrezza dionisiaca di nietzscheana memoria, dove l’arte recupera appieno il suo senso potentemente tragico e efficacemente teatrale.
Nei lavori sul Minotauro, fino alle ultime installazioni sul tema dell’ombra o del labirinto, le immagini mitiche prendono qui forme concrete e plastiche, facendosi metafore viventi di realtà psichiche e sociali facilmente riconoscibili. Gli elementi e i rimandi sono molteplici: dalla condizione del diverso rispetto a una collettività integrata e a se stessa conforme, fino ai movimenti inconsci che condizionano l’evoluzione del singolo individuo.
La mostra da Novalis si compone di opere realizzate appositamente per l’occasione. Nella vetrina sono presentati al pubblico un lavoro video e una scultura in marmo di imponenti dimensioni, mentre le sale superiori della galleria ospitano una serie di sculture e installazioni, dove a figure di uomini accompagnate dalle proprie ombre, che diventano materiali e sensibili, si accompagnano teste che escono dalle proprie forme per trovarne delle nuove, come serpenti che mutano la loro pelle.
La sala centrale della galleria è presentata un’installazione di grandi dimensioni che rappresenta un corridoio interamente realizzato con mattoni di cera. Qui campeggia una dimensione simbolica e onirica, che ha a che fare insieme con una sorta di percorso interiore e con una ricerca ai limiti dell’architettonico.
Catalogo in galleria con testi di Maria Cristina Strati e Marisa Vescovo
Inaugurazione 4 novembre 2008 dalle ore 18
Novalis Fine Arts Gallery
Via Carlo Alberto 49/51 - Torino