Bruno Fornara
Salvatore Natoli
Elio Franzini
Eva Cantarella
Piero Boitani
Dario Del Corno
Nicola Stanchi
Alessandro Beretta
Lorenzo Lamberti
Maddalena Gariboldi
Le pellicole che proponiamo raccontano delle "odissee": non solo nell'accezione sbiadita e generica che il termine ha assunto nella lingua corrente, ma in un senso piu' profondo, che presuppone un rapporto ancora vivo e operante col modello letterario. Accomunati dalla dimensione del viaggio, i film in programma esemplificano i grandi temi connessi al mito di Ulisse, ma esplorano anche i lati piu' prosaici o piu' oscuri della sua figura, come l'astuzia, l'arte di arrangiarsi, la violenza del giustiziere.
Figura archetipica della civiltà occidentale, Ulisse sembra attraversare ai
nostri giorni un momento di particolare popolarità , analizzato da convegni
internazionali e oggetto di trasmissioni televisive. Fra i numerosi film
ispirati alla figura di Ulisse, alle vere e proprie trasposizioni dell'Odissea
abbiamo preferito le rivisitazioni moderne del mito. Talvolta il collegamento
alla figura dell'eroe omerico è esplicito, manifestamente ricercato dal regista
e affermato fin nel titolo; talvolta è più sottile e sotterraneo, e il compito
di scoprirlo tocca allo spettatore ed al critico.
Le pellicole che proporremo raccontano dunque delle "odissee": non solo
nell'accezione sbiadita e generica che il termine ha assunto nella lingua
corrente, ma in un senso più profondo, che presuppone un rapporto ancora vivo e
operante col modello letterario. Accomunati dalla dimensione del viaggio, i film
in programma esemplificano i grandi temi connessi al mito di Ulisse
(l'espansione della civiltà umana, la tensione interiore verso la conoscenza, la
nostalgia della terra natale, il rapporto con l'universo femminile), ma
esplorano anche i lati più prosaici o più oscuri della sua figura, come
l'astuzia, l'arte di arrangiarsi, la violenza del giustiziere.
Ad esplorare le diverse articolazioni del tema abbiamo chiamato studiosi di
discipline diverse, i quali a loro volta ci hanno proposto oggetti di analisi
stimolanti e spesso sorprendenti. Il grecista Dario Del Corno si misura con un
piccolo capolavoro della commedia all'italiana come Tutti a casa, il critico
Bruno Fornara insegue Ulisse nel far west del Cavaliere della valle solitaria,
mentre Eva Cantarella e Piero Boitani hanno scelto Stanley Kubrick come ideale
interprete contemporaneo della ricerca di Ulisse. Più canonico invece
l'abbinamento di due film come Solaris e Lo sguardo di Ulisse con gli interventi
dei filosofi Salvatore Natoli e Elio Franzini.
Segue programma dettagliato della manifestazione, con brevi profili dei relatori:
Sabato 23 febbraio
18.30 Dario del Corno: Un Ulisse dei nostri tempi
19.30 Tutti a casa di Luigi Comencini (Italia 1960, 120')
Cosa accadrebbe se al posto dell'epica guerra di Troia mettessimo la Seconda
guerra mondiale, con l'Italia allo sbando dopo l'8 settembre? Anche il reduce
per eccellenza, Ulisse, rischierebbe di sottostare a una drastica riduzione di
scala, fino a coincidere con la maschera tragicomica di Alberto Sordi. Un film
che dell'Odissea recupera lo schema narrativo, le peripezie che forgiano il
carattere dell'eroe indirizzandolo verso un difficile riscatto, attraverso una
serie di incontri che fanno supporre, a volte, un riferimento preciso a
personaggi ed episodi del poema omerico.
Dario Del Corno insegna Letteratura teatrale della Grecia antica all'UniversitÃ
degli Studi di Milano. Ha realizzato numerose traduzioni e adattamenti scenici
di drammi antichi e moderni e curato il "Progetto Miti" per il Teatro Franco
Parenti. Il suo ultimo libro, scritto a quattro mani con la moglie Lia (Nella
terra del mito. Viaggiare in Grecia con dèi, eroi e poeti), è edito da
Mondadori.
Sabato 2 marzo
18.00 Salvatore Natoli: I confini dell'anima
19.00 Solaris di Andrej Tarkovskij (URSS 1972, 165')
Video, versione integrale russa, sottotitoli italiani
Un oceano inesplorato che genera apparizioni mostruose e seducenti, la memoria
di un amore perduto, la nostalgia struggente della casa lontana, un vecchio
padre da riabbracciare alla fine del viaggio: inviato nello spazio per
controllare ciò che sta accadendo agli occupanti di una stazione orbitale, Kris
Kelvin, astronauta psicologo, si trova a fare i conti con una situazione simile
a quella dell'archetipo odissiaco. Ma la fantascienza di Tarkovskij è tutta
interiore, e il viaggio negli abissi dello spazio metafora dell'immersione negli
abissi della coscienza: il film è la trascrizione in immagini di un'avventura
spirituale, dove l'uomo deve confrontarsi con l'incarnazione dei suoi rimorsi e
delle sue ossessioni per meritare il ritorno a Itaca.
Salvatore Natoli, studioso di logica e di filosofia della politica, insegna
Filosofia teoretica all'Università di Milano Bicocca. Fra i suoi scritti
ricordiamo Progresso e catastrofe. Dinamiche della modernità (Marinotti), La
felicità di questa vita (Mondadori) e il recentissimo Stare al mondo. Escursioni
nel tempo presente (Feltrinelli).
Sabato 9 marzo
18.00 Piero Boitani: Ulisse il cosmonaufrago
19.00 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick (GB 1968, 160')
La spinta verso l'ignoto, la sfida ai limiti, il rischio del naufragio
nell'immensità del cosmo: è la fantascienza il genere in cui l'uomo
contemporaneo ha trasferito i miti legati alla figura di Ulisse. Ne era ben
consapevole Kubrick, che costruì il suo film più famoso su una serie di
espliciti rimandi: la lotta dell'uomo contro il mostro che gli uccide i
compagni, la catabasi per apprendere il proprio destino, il letto saldamente
piantato al suo posto nella casa dove termina il viaggio. Un'esperienza visiva
unica, che racchiude un'interrogazione sul senso della vita e della civiltÃ
umana.
Piero Boitani è ordinario di Letterature comparate alla Sapienza di Roma, dove
ha insegnato per molti anni Letteratura inglese.. Traduttore di Shakespeare e
studioso di Chaucer, collaboratore del Sole 24 Ore della Domenica, ha dedicato
ad Ulisse due monografie, entrambe edite dal Mulino: L'ombra di Ulisse e Sulle
orme di Ulisse.
Sabato 16 marzo
18.30 Eva Cantarella: Ulisse e il mondo femminile: dieci anni in una notte
19.00 Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick (USA 1999, 155')
Il dottor William Harford ha avuto dalla vita tutto quello che desiderava: la
ricchezza, il successo professionale, una bella famiglia. Eppure una notte,
spinto dalla gelosia e dal desiderio dell'ignoto, si introduce, non invitato, in
una festa in maschera: le conseguenze saranno imprevedibili. Nella
rielaborazione kubrickiana del Doppio sogno di Schnitzler, manifesto della crisi
del razionalismo positivista negli anni della nascita della psicanalisi,
l'Odissea notturna di un "uomo senza qualità ", conteso tra gli affetti
istituzionali e le tentazioni di evasione: due aspetti opposti ma complementari
della femminilità , così come è raffigurata nel poema omerico.
Eva Cantarella insegna Diritto greco all'Università degli Studi di Milano. Per
il Teatro Franco Parenti ha realizzato, in collaborazione con Giovanna Bozzolo,
il progetto Storie dall'Odissea: un racconto teatrale in cinque puntate. Esce a
febbraio, presso Feltrinelli, il suo nuovo libro, intitolato Itaca. Eroi, donne,
potere tra vendetta e diritto.
Sabato 23 marzo
18.00 Elio Franzini: Guardare Ulisse
19.00 Lo sguardo di Ulisse di Thodoros Anghelopoulos (Gr./It./Fr./Germ. 1995,
150')
Ancora un'Odissea moderna: il viaggio di un intellettuale alla ricerca delle sue
radici professionali e storiche assume, attraverso l'attualità scottante della
crisi balcanica, la portata di un'interrogazione globale sul punto d'arrivo
della civiltà occidentale. Lo stile di Anghelopoulos è fatto di simbolismi
espliciti, dialoghi "alti" e rarefatti, piani sequenza che racchiudono ellissi
temporali: Lo sguardo di Ulisse è l'occasione per verificare come quest'idea
autoriale di cinema, tanto lontana dalla mimesi realistica del quotidiano, si
applichi alla trasfigurazione mitica della storia contemporanea.
Elio Franzini insegna Estetica presso il Dipartimento di Filosofia dell'ateneo
milanese. Autore di un saggio sull'idea di Europa (Oltre l'Europa. Dialogo e
differenze nello spirito europeo, Edizioni dell'Arco), si è occupato ultimamente
dell'immagine e delle sue stratificazioni simboliche (Fenomenologia
dell'invisibile. Al di là dell'immagine, Raffaello Cortina).
Mercoledì 27 marzo
20.30 Bruno Fornara: Vagare o mettere radici: un Ulisse tra i coloni
Analisi del film Il cavaliere della valle solitaria di George Stevens (USA 1953,
118', video)
Accanto allo slancio verso la libertà degli spazi sconfinati, in cui si sublima
il bisogno di avventura di un pubblico popolare, assumono un'importanza
crescente, nell'evoluzione del genere western, i germi di un'ideologia
contraria, fondata sulla sommessa nostalgia di una "casa" e sul desiderio dei
coloni di integrarsi in una comunità . Questi aspetti sono ben esemplificati dal
film di Stevens, che incrocia, in una rilettura malinconica, il mito biblico
della terra promessa e quello medievale del cavaliere errante: due archetipi di
matrice ebraico-cristiana, ma con un puntuale termine di riscontro nelle vicende
di Ulisse.
Bruno Fornara è critico cinematografico, direttore editoriale della rivista
Cineforum, organizzatore del Bergamo Film Meeting e presidente della Federazione
Italiana Cineforum. Insegna alla Scuola Holden di Torino. Ha pubblicato pochi
mesi fa il nuovo libro Geografia del cinema. Viaggi nella messinscena (BUR,
Holden Maps).
Uno sguardo su Ulisse è un progetto organizzato da Corsia dei Servi, Associazione cinematografica
Pandora, Università degli studi di Milano
a cura di Nicola Stanchi, Alessandro Beretta, Lorenzo Lamberti con la collaborazione di Maddalena Gariboldi, Luca Mosso
Per informazioni
Corsia dei Servi, tel. 02.7733024 02.782389
Associazione Cinematografica Pandora
tel. 02.317042 - fax 02.3313411 - e-mail: pandorassociazione@libero.it
Uff. stampa GattoMatto
La Corsia dei Servi è dal 1950 luogo storico di cultura e pensiero in Milano.
Come nelle intenzioni dei fondatori, da David Turoldo a Camillo de Piaz, da
Mario Cuminetti a Lucia Pigni, la Corsia è sempre stata luogo di confronto tra
realtà ed esperienze eterogenee, riconoscendo nel dialogo il principio
ispiratore della proposta culturale e dell'intervento sociale.
L'Associazione Pandora è attiva da alcuni anni a Milano nella programmazione
cinematografica dell'Auditorium San Carlo. Da Le dieci Parole all'appuntamento
annuale del Jazz Film Festival, del cinema ha sempre valorizzato la capacità di
sintesi culturale, e la disponibilità ad essere analizzato secondo tagli
disciplinari diversi.
INGRESSO GRATUITO
Auditorium San Carlo - Pandora Corso Matteotti 14, Milano (MM San Babila)