D.gallery
Torino
Via Balme, 20
011 7930831

Christian Rainer - Cosimo Terlizzi
dal 6/11/2008 al 29/11/2008
mar-sab 10-13 / 16-20 e su appuntamento

Segnalato da

Delia Gianti




 
calendario eventi  :: 




6/11/2008

Christian Rainer - Cosimo Terlizzi

D.gallery, Torino

In mostra due artisti che lavorano e progettano insieme sull'idea di nuove antropologie. Rainer e Terlizzi, non concepiscono l'opera senza lo spettatore, ma - radicalmente - specificano con i loro interventi che l'una e l'altro sono sullo stesso piano. Un'esposizione di pensiero, concetto, linguaggio in cui prende corpo la relazione tra autore, opera e spettatore.


comunicato stampa

A cura di Rosa Anna Musumeci

... come del Portico di Atene non rimangono che i filosofi, il pubblico non troverà pareti, soffitto, pavimento, ma solo pensiero, concetto, linguaggio.
L’espropriazione della realtà materiale e delle sue certezze...

L’artista è un fulcro, la leva di un mondo di relazioni. Attraverso l’opera, rivela se stesso ad altri: inventa contesti, prospettive, immagini, oggetti per parlare, e fare,con altri soggetti. Una triangolazione (autore, opera pubblico) prende dunque corpo, e avvia altrettanti processi di scambio. Rainer e Terlizzi, non concepiscono l’opera senza lo spettatore, ma – radicalmente – specificano con i loro interventi che l’una e l’altro sono sullo stesso piano, hanno lo stesso ruolo e, in breve, formano un unicum: il pubblico non è altro che l’opera, o viceversa, e l’artista il demiurgo di questa verità, o della sua riscoperta. Ma un altro elemento è necessario perchè lo “scambio” di relazioni si compia. Solo a chi partecipa si rivelerà in tutta la sua essenza. L’atto demiurgico percorre la loro più recente ricerca: da Présences Humaines (2005) a The Opposites of the Sun(2008) di Christian Rainer fino a " Teresa diavolo in persona" (2008), e alla performance: "I’inventario" (2008) di Cosimo Terlizzi.

Quale che sia il contesto (o piuttosto il pretesto), entrambi progettano nuove (ma altrettanto primordiali) antropologie. L’artista, l’opera, lo spettatore, si espongono come finestre illuminate, traboccano l’uno nell’ altro, parlano di sé dentro gli altri, propongono l’amore della comprensione empatica al posto della conoscenza scientifica dell’estraneo che governa il sapere dominante. Tutto questo – attenzione – non ha luogo semplicemente in uno spazio fisico. La dimensione psicologica prende il sopravvento con tale potenza da sopprimere il contenitore: come del Portico di Atene non rimangono che i filosofi, il pubblico non troverà pareti, soffitto, pavimento, ma solo pensiero, concetto, linguaggio. L’espropriazione della realtà materiale e delle sue certezze è il processo finale messo in moto, separatamente, dagli artisti e spinto alle estreme conseguenze. Tutto quindi si umanizza, con cadenze che toccano ogni corda possibile del significante: curiosità, sorpresa, disagio, suspence, nostalgia........ ...forse.
A completamento dell’opera, una dialettica di immedesimazione e distanza si installa, mediata dal pudore, dal mistero di un carattere (greco ) antico, che cela svelando e svela celando

Rosa Anna Musumeci.

Uff. Stampa:
D.Terr - Arte e Comunicazione
tel 011 0682855 - 3334356252
dterr.info@gmail.com

Inaugurazione: venerdì 7 novembre, ore 20

D. Gallery - LOFT
via Balme 32 - Torino

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dal 6/11/2008 al 29/11/2008

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