Galleria Minima Arte Contemporanea
Roma
via del Pellegrino, 18
339 3241875

Vito Bongiorno
dal 7/11/2008 al 29/11/2008
16-20, Domenica chiuso
06 97616972
WEB
Segnalato da

Gruppo Casal de Pazzi



approfondimenti

Vito Bongiorno



 
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7/11/2008

Vito Bongiorno

Galleria Minima Arte Contemporanea, Roma

Roma invasa dalle donne blu. Prosegue il percorso dell'artista che da sempre lavora sulle impronte. In questa occasione una modella dipinta di blu lascia la sua traccia su una tela gigantesca.


comunicato stampa

Vito Bongiorno, il pittore nato ad Alcamo nel 1963 ed operante sin da giovanissimo a Roma, già allievo di Mino delle Site, l'aeropittore molto amato da Marinetti, si accinge a realizzare a Roma nella Galleria Minima, un esperimento spettacolare.

Come scenario una grande tela che devasterà il soffito delo spazio espositivo, fino ad arrivare alla vetrina adiacente la strada, la cospargerà di colore in polvere blu e inviterà una modella dipinta di blu a posare sopra per lasciare le sue impronte, a sua volta farla diventare come oggetto d'esposizione permanente.

Diplomatosi presso il Liceo Artistico di Largo Pannonia, arricchisce poi le sue conoscenze seguendo nella capitale corsi di disegno dal vero e dal nudo, di incisione, modellato e scultura. Dopo il servizio militare, al fine di ampliare le sue esperienze si reca all'estero, soggiornando dapprima a Monaco di Baviera e poi a New York, dove prende contatto con gli ambienti artistici più avanzati e incomincia ad esporre le sue opere, ispirate a quella filosofia estetica che egli stesso chiama 'sintetismo della vita' e che si può riassumere nella sintesi fra esperienza oggettiva ed espressione delle proprie esigenze interiori.

Dice Vito Bongiorno: 'Non c'è un passato o futuro nel mondo dell'arte, non condivido perciò chi definisce bello un quadro, il Bello in pittura non esiste! L'opera è una ricerca, un esperimento ed è nel momento in cui la si osserva che acquista un significato profondo traducendo le emozioni le fantasie e le memorie di chi è spettatore, proprio per questo si trasforma in arte'. Egli mostra di considerare un quadro una sorta di 'opera aperta', alla quale collabora anche lo spettatore, anzi che acquista un'esistenza solo quando traduce le emozioni, le fantasie e le memorie di colui che la osserva: un'idea eminentemente moderna, che nega che l'opera d'arte abbia un'esistenza oggettiva, autonoma, indipendente non solo rispetto allo spettatore ma perfino all'autore, come sostengono insigni storici dell'arte.

Il suo esperimento rientra in quella che si suole chiamare Land Art, ossia quella corrente dell'arte contemporanea sorta sul finire degli anni Sessanta negli Stati Uniti e diffusasi in seguito in tutta l'Europa, fra cui l'Italia. I suoi esponenti più importanti sono l'artista bulgaro Christo e l'artista inglese Richard Long, il primo resosi noto in mezzo mondo per i suoi 'impacchettamenti', il secondo per le sue 'camminate', che riproducevano le passeggiate dell'autore in un prato, come Una linea fatta passeggiando (1967).

In Italia Christo aveva 'impacchettato', fra l'altro, il Monumento a Leonardo a Milano e le Mura Aureliane a Roma. Ma Vito Bongiorno non si rifà né a l'uno né a l'altro. Ricorda semmai, Yves Klein, il pittore francese noto per le sue 'antropometrie', consistenti nel dipingere delle donne nude di blu e imprimerne i corpi sulla tela.

Vito Bongiorno ha sempre lavorato sulle impronte, e pertanto non può che rifarsi a se stesso. Nel 2002 stese lungo la strada principale di Tarquinia nove rotoli di tela di cinquanta metri l'uno (450 mt) e invitò tutti i cittadini a lasciarvi le loro impronte, nel tentativo di recuperare, per una sorta di affinità genetica sopravvissuta al tempo le impronte dei loro antenati.
L'esperimento di Roma prelude alla grande mostra che terrà prossimamente sempre a Roma, curata dal critico d'arte del Messaggero Costanzo Costantini

Inaugurazione: sabato 8 novembre 2008 ore 18.30 ingresso libero

Galleria Minima Arte Contemporanea
Via del Pellegrino, 18 - Roma
Orari: Tutti i giorni dalle ore 16.00-alle ore 20.00 domenica chiuso
Ingresso libero

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