In mostra una selezione di opere in ceramica di un autore che da cinquant'anni si confronta con varie discipline artistiche. Sono esposti brocche, piatti, centritavola, vassoi, salvadanai, realizzate dagli anni '80 a oggi e che si caratterizzano per l'incontro tra la cultura del progetto e la produzione artigianale. I suoi manufatti ceramici, si distinguono per l'ornamento di matrice postmodernista, la scelta di intervenire e ridisegnare diverse culture regionali, l'ironia delle mutazioni di scala. A cura di Silvana Annicchiarico.
a cura di Silvana Annicchiarico
Triennale Design Museum presenta Le ceramiche di Ugo La Pietra, un progetto a cura di
Silvana Annicchiarico, direttore del museo.
In mostra una selezione di opere in ceramica di Ugo La Pietra, artista, architetto e designer,
che da cinquant’anni si confronta con varie discipline artistiche.
Sono presentate diverse tipologie di prodotto, realizzate dagli anni ottanta a oggi:
brocche, piatti, centritavola, vassoi, salvadanai.
L’opera di Ugo La Pietra si caratterizza per l’incontro tra la cultura del progetto e la
produzione artigianale.
Il designer lavora da sempre in stretta collaborazione con le comunità artigiane e, nel
confrontarsi con queste realtà, sa coniugare una progettualità attenta alle tecniche, ai
materiali, alla produzione con la libera creatività.
Le ceramiche di La Pietra, un vero e proprio omaggio ai centri che in Italia fabbricano
manufatti ceramici, si distinguono per l’impiego dell’ornamento di matrice postmodernista,
il confronto con materiali e culture diverse, la scelta di intervenire e ridisegnare diverse
culture regionali, l’uso di un ironico linguaggio di progettazione caratterizzato da
mutazioni di scala e gusto della variazione.
La mostra è esemplare di tutta la produzione di La Pietra: dal piatto in porcellana Bagnante
(1987) in cui, con un ironico cambio di scala della figura umana, una donna fa il bagno
nel piatto, all’omaggio a Gio Ponti attraverso la serie Scaramantici (2000) composta da
alzatine, posacenere, candelabro, centrotavola in ceramica smaltata e oro, dai contenitori
Interno/Esterno (1978/2008), architetture in ceramica che sviluppano una riflessione sulla
progettualità architettonica, ai Libri aperti (2004/2008), libri in terracotta con incisioni che
risentono dell’influenza della pittura segnica del 1960.
Nuove modalità per rinnovare la tradizione e confrontarsi con l’oggetto souvenir sono
esemplificate da progetti come il Salvadanaio ligure (2006), che diventa ironicamente
simbolo dei risparmiatori liguri, e i Souvenir di Vietri sul Mare (1999/2008), in cui i
coperchi dei contenitori riprendono antichi gesti scaramantici.
Biografia
Le sue principali esperienze si possono così elencare: 1962, pittura segnica con il Gruppo
del Cenobio; 1969, ricerche sui territori (periferie urbane); 1967/85, interventi urbani dalla
teoria del “Sistema disequilibrante”; 1960/75, architettura radicale; 1970/1982,
esperienze audiovisive “Cinema d’artista”; 1968/1978, narrative-art; 1973-74, ricerche
all’interno della Global Tools; 1975/77, opere collocate nella corrente artistica “La nuova
scrittura”; 1984/92, fondazione e coordinamento dell’Osservatorio di Cultura Balneare di
Cattolica; 1986/2000, coordinamento artistico delle mostre culturali e sperimentali ad
Abitare il Tempo di Verona; 1984/2008, ricerche mostre e collezioni di oggetti all’interno
della tradizione artigianale italiana.
Ha svolto dal 1964 un’intensa attività didattica (Facoltà di Architettura di Milano, Pescara,
Palermo, Torino, Venezia, Istituto Statale d’Arte di Monza e di Faenza, Accademia di Belle
Arti di Brera - dove fonda e coordina per 6 anni il nuovo Dipartimento di “Progettazione
Artistica per l’Impresa” - NABA di Milano).
Fondatore del Primo Osservatorio Nazionale sull’Artigianato Artistico “AD ARTE”.
Dal 1980 coordina mostre, premi, seminari e nuove collezioni di oggetti per il recupero
della cultura materiale da parte della cultura del progetto all’interno di diversi territori
(genius loci) e in relazione ai materiali, dalle pietre al vetro, dal legno al mosaico,
privilegiando spesso la ceramica: di Faenza, di Caltagirone, di Nove, di Albissola, di Vietri
sul Mare, di Salerno, di Grottaglie, del Friuli, di Deruta, di Castellamonte, di Sesto
Fiorentino, di Imola…
Tutta la sua ricerca e attività professionale è stata accompagnata da moltissime mostre in
gallerie e Musei in Italia e all’estero, dalla direzione di diverse riviste di tendenza (IN,
Progettare INPIU’, BreraFlash, Fascicolo, Area, Abitare con Arte, Artigianato tra Arte e
Design) e da molti premi tra cui I Premio Festival del Cinema di Nancy 1975, Compasso
d’Oro 1979, Premio Utopia conferitogli da Eugenio Battiti nel 1989.
Press
Antonella La Seta, Responsabile Ufficio Stampa
Damiano Gullì
Marco Martello
ufficio.stampa@triennale.it
tel. +39 02 72434241/205
fax +39 02 72434239
Inoltre presso il Salone d'Onore della alle ore 18,15
"Un'avventura dello sguardo. Dialogo sull'esperienza di un artista contemporaneo"
La serata è organizzata dal "Centro Culturale di Milano" e da "The William
G.Congdon Foundation" in occasione del decennale della morte del grande artista
Bill Congdon. Interverranno in dialogo l'artista Claudio Olivieri e la storica
dell'arte contemporanea Elena Pontiggia. Il direttore scientifico della "The
William G.Congdon Foundation" Rodolfo Balzarotti illustrerà due inediti video e
alcune tele dell'artsita.
Triennale DesignCafé
11 novembre - 8 dicembre 2008
Inaugurazione mercoledì 12 novembre, ore 18.30
Triennale di Milano
Viale Alemagna, 6 - Milano