Il cielo provvisorio. Opere realizzate a 4 mani. Sulle fotografie, sugli squarci di cielo di Paoletti, Castellani si inserisce con interventi materici, realizzati con resine di vario tipo, reti metallliche, pigmenti su legno.
Iacopo Castellani e Andrea Paoletti hanno stretto da molto tempo un sodalizio artistico che vede impegnate le loro reciproche specificità e creatività. Nella mostra i due artisti espongono opere realizzate a quattro mani. Sulle fotografie, sugli squarci di cielo di Paoletti, talvolta densi, cupi, talvolta invece vivaci, soavi, solari, ma comunque sempre nella cifra della mutevolezza, Castellani si inserisce con interventi materici, date da resine di vario tipo, reti metallliche, pigmenti su legno, e sconvolge l'assetto primario dell'immagine, mutandola.
Il cielo sopra di noi è un cielo mai eguale, in divenire, perciò sempre provvisorio e che Paoletti con la fotografia fissa in un'immagine. Gli interventi di Castellani mutano nuovamente quest'immagine, quest'istante di fissità nella dinamica del divenire accentuando il costitutivo carattere di inafferrabilità e ineffabilità del cielo in sé, rimarcano lo scarto incolmabile della riproducibilità del reale, la falsa quiete di un attimo rapito dall'obiettivo. Il risultato del connubio tra i due artisti è dato da opere che tentano di fermare il cielo, le nuvole, la luce, l'istante rilanciando al tempo stesso il senso di assoluta provvisorietà, di assoluta non identità a sé dell' opera stessa
Iacopo Castellani è nato a Firenze il 25 aprile 1970. Vive e lavora a Sesto Fiorentino, realizzando quadri ma anche oggetti decorativi e complementi d’arredo, pezzi unici nei quali cerca di dare forma alle idee mischiando e fondendo tecniche di lavorazione e materiali antichi e nuovi, sempre in continuo movimento. Nei suoi quadri interviene sulla materia, la esplora e la lavora con resine, sabbie, terre, ossidi, foglie metalliche, fibre ottiche.
Andrea Paoletti è nato a Firenze e da sempre coltiva l'interesse per l'arte e il viaggio. Lavora da oltre un decennio per una collezione privata di arte contemporanea e collabora con case editrici di libri d'arte. Grazie ai numerosi viaggi dall'Asia alle Americhe passando per tutta l'Europa, ha creato un archivio fotografico di centinaia di immagini, reportages, scatti di paesaggi, di persone. La passione per l'arte contemporanea lo ha portato ad assumere la fotografia come sua forma espressiva prediletta.
Lo Spazio di Via dell'Ospizio
Via dell'Ospizio, 26-28 - Pistoia
Ingresso libero