Vertical Horizons. Ultimo lavoro dell'artista Adriano Nardi (Rio de Janeiro, 1964, di formazione bolognese) al suo terzo appuntamento personale nella citta'. La sua ricerca lo porta ad appropriarsi dell'immagine digitale, attraversandone il potenziale spettro di rappresentazione (si pensi alla informazione visiva nella rete e alle possibilita' sintetiche della forma), in cui concepire figure femminili realizzate pittoricamente, ad olio, nella geometrica fluidita' di questo spazio. Crea cosi' un ambiente fondato su una struttura di codici binari, ritrovandovi nuove iconografie della bellezza.
VERTICAL HORIZONS
personale di pittura di Adriano Nardi presentata da Ludovico Pratesi; in catalogo un saggio di Gabriele Perretta.
La galleria presenta l'ultimo lavoro dell'artista Adriano Nardi (Rio de Janeiro, 1964, di formazione bolognese) al suo terzo appuntamento personale nella città (L'antipop,Museo Laboratorio dell'Università La Sapienza, 1998; Le Naviganti, Futuro, 2000).
La ricerca dell'artista lo porta ad appropriarsi dell'immagine digitale, attraversandone il potenziale spettro di rappresentazione (si pensi alla informazione visiva nella rete e alle possibilità sintetiche della forma), in cui concepire figure femminili realizzate pittoricamente, ad olio, nella geometrica fluidità di questo spazio. Crea così un ambiente fondato su una struttura di codici binari, ritrovandovi nuove iconografie della bellezza.
Il linguaggio figurativo di Nardi sostiene la pittura intesa come luogo di un sensibile e serrato approccio concettuale ad immagini digitalmente scelte, strutturate e stampate (provenienti ad esempio, dallo spazio dei movimenti globali, dai simboli della ricerca scientifica, da mappe ambientali o ecologiche, da campi non astratti ma risultato tecnico di ingrandimenti vertiginosi). In questo ampio territorio digitale, abita la donna dipinta ad olio (microdipinta, come spiega l'autore): il disegno di geometrie vitali attraversa il suo corpo; nelle sue apparenti cromie sintetiche, circola una luce tonale. Parallelamente, Nardi, con il suo personale movimento concreto, ha scelto da tempo di agire simbolicamente dall'interno in quei media tecnologici che, oggi, nella ormai tarda era della New economy, giungono a surrogare sinteticamente la pittura. Niente di meglio, da Seattle in poi (30 Novembre 1999), che abitare metafore visive dei movimenti del nuovo pensiero mondiale, così da creare logiche e funzioni radicalmente diverse.
I titoli delle opere: "Nova", Nova borderlands", Green eyes on Mars", Fight-line (sun son)", "Movimento nudo", "Searching, wanted", "Ducotone Valley", "Dizzy horizons", "Mouse&Lisa"…
Orario galleria: mart./sab. 16-20 e per appuntamento
MANIERO ASSOCIAZIONE CULTURALE
via dell'Arancio 79 - 00186 Roma
Tel./fax 06 68807116