Tele di Alessandro Minoggi e testi di Miriam Dubini. Una collezione di ritratti dipinti da fototessere, quelle fatte per gioco, stringendosi in una cabina, introducendo oggetti non autorizzati, sottraendosi all'inquadratura, derubando il mezzo del suo scopo solo per ridere davanti alla propria immagine.
Passport Size Picture è una collezione di ritratti dipinti da fototessere. Non quelle che si metterebbero su un documento, ma quelle fatte per gioco, stringendosi in una cabina, introducendo oggetti non autorizzati, sottraendosi all’inquadratura, derubando il mezzo del suo scopo al solo scopo di ridere davanti alla propria immagine.
Lo stile scelto, tra l’espressionista e l’iperrelista, crea una relazione tra l’idea di ritratto in pittura e la carica empatica di questi scatti, libera queste icone dalla loro origine e dal loro fine facendone cosa presente. Generate da un macchina fotografica costruita per rendere riconoscibili gli individui, decifrabili i tratti, catalogabili i segni; questi volti si liberano dal codice del ritratto come da quello del documento grazie a una modalità estetica ed espressiva decisa, per una volta, dall’oggetto dello sguardo e non dall’artista. Sono affascinato dalla possibilità di dipingere l’infrazione, testimoniare l’invenzione, irrompere nel gioco amplificandolo, spingendolo oltre i margini dell’inquadratura fino alla superficie della tela e alla sua libertà.
Alessandro Minoggi
Queste poesie sono documenti, attestati rilasciati dalle competenti autorità che servono a comprovare l’esistenza di qualcuno. Sono l’identità che ognuno mostra quando è bersaglio di un’ottica; l’autorità che ognuno esercita nel modellare i propri tratti somatici, i propri spazi e le distanze, i propri ingressi nella scena identica di una macchina per fototessere. Qualcuno esiste e io lo voglio proprio ascoltare, scrivere, guardare perché voglio anche i suoi occhi, le loro storie, un altro pezzo di universo. Voglio la trama, l’ordito e i colori di una tela sterminata, poi un altro scatto.
Inaugurazione Martedì 18 novembre dalle ore 19,30
Cubo Bookshop e Caffetteria degli Atellani
Via Moscova 28, Milano