Daniela Balsamo
Margherita Bianca
Silvia Bragagnolo
Grazia Cianetti
Gay Candido
Luigi Colajanni
Giulia Cosentino
Filly Cusenza
Roberto D'Alia
Anne De Grolee
Toti Garraffa
Michele Lambo
Giovanni Leto
Alfonso Lo Giudice
Edilio Riccini
Oreste Sabadin
Umberto Signa
Franco Spena
Giusto Sucato
Anna Maria Ruta
Umberto Signa
Rassegna di artisti del recupero. Reliquie, rottami, che con improvvisi guizzi dell'immaginario, attraverso suggestioni, impulsi e cultura, assunti in nuovi contesti, riannodano il rapporto interrotto con l'uomo. L'arte diviene cosi' strumento di un processo conservativo e insieme di denuncia. A cura di Anna Maria Ruta e Umberto Signa.
a cura di Anna Maria Ruta e Umberto Signa
La terza settimana di Educazione alla Cultura dello Sviluppo Sostenibile, che si svolge a Palermo e che rientra nel “Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005 -2014”, sostenuto dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, è dedicata quest’anno al problema Rifiuti: riduzione e riciclaggio.
I rifiuti sono di moda, hanno recentemente riempito le prime pagine dei quotidiani e dei telegiornali, facendo notizia come problema nazionale: l’emergenza più lunga nella storia, come è stata definita. Montagne di rifiuti che soffocano le città, il pianeta.
Ma c’è chi questi rifiuti fa rivivere, e non solo a livello industriale o artigianale, ma nobilitandoli con il marchio artistico. C’è chi manipola con seducente energia creativa reperti cercati o trovati per caso, salvandoli dal loro abbandono, facendoli ripalpitare e risorgere a nuovo uso. Reliquie, rottami, che con improvvisi guizzi dell’immaginario, attraverso suggestioni, impulsi e cultura, assunti in nuovi contesti, riannodano il rapporto interrotto con l’uomo. I frammenti svelano i loro ritmi segreti, si trasformano e ridanno linfa a un nuovo ciclo vitale ed economico, che vuole sottolineare lo scorrere e lo stratificarsi delle esperienze nel tempo. “L’insignificante inizia ad esistere” dice Germano Celant.
L’arte diviene così strumento di un processo conservativo e insieme di denuncia, aperta o appena suggerita: è così che nasce la trash art. La carta, dei giornali in preferenza, la plastica, le lattine, metalli vari, gli scarti industriali, elettrici, ospedalieri, i tessuti, in cui si esprime spesso la manualità femminile con una tensione più narrativa, più favolistica, il legno, materiali naturali, piccoli oggetti usati e messi da parte vengono assemblati e combinati con diversi codici semantici, da quello verbale della scrittura a quello matematico, a quello artistico, per dar vita ad opere d’arte, in cui a volte prevale l’effetto pittorico, altre il dato plastico e volumetrico affidato alle modalità d’assemblaggio. In tutte queste forme fisico e mentale, natura e cultura vivono un reciproco interscambio creativo, alternando rigore geometrico e razionalità di segno alla vivacità della fantasia e alla intima sensibilità personale: l’arte si è presa la rivincita sull’abbandono e sul disprezzo dell’inciviltà e della volgarità.
Artisti presenti in mostra:
Daniela Balsamo, Margherita Bianca, Silvia Bragagnolo, Grazia Cianetti, Gay Candido, Luigi Colajanni, Giulia Cosentino, Filly Cusenza, Roberto D’Alia, Anne De Grolée, Toti Garraffa, Michele Lambo, Giovanni Leto, Alfonso Lo Giudice, Edilio Riccini, Oreste Sabadin, Umberto Signa, Franco Spena, Giusto Sucato.
Reale Albergo delle Povere
Corso Calatafimi, 217 - Palermo