Damien Hirst
Giacomo Balla
Sofonisba Anguissola
Lavinia Fontana
Bernardo Bellotto
Francesco Simonini
Genovesino
Giovanni Della Robbia
Carle Van Loo
Dall'antico al contemporaneo. La Galleria Armondi di Brescia e la Maison d'art di Montecarlo si sono unite per questa esposizione che propone opere di arte antica, moderna e contemporanea includendo, tra gli altri, artisti come Sofonisba Anguissola, Giacomo Balla e Damien Hirst.
Dal 20 al 24 novembre presso il Carlton Hotel Baglioni di via Senato 5 - Milano, la sinergia tra le Gallerie Armondi di Brescia e la Maison d’art di Montecarlo, entrambe caratterizzate da una puntuale e approfondita ricerca storico-artistica, da vita a un una mostra di opere pittoriche d’altissimo livello che coprono, di fatto, un arco temporale compreso tra il Quattrocento e l’arte contemporanea.
L’arte antica e la moderna storicizzata sono presenti con artisti di livello mussale mentre le opere di arte contemporanea sono selezionate nell’ambito del top mondiale, con un esponente di punta come Damien Hirts.
Un percorso tra le evidenze pittoriche permette una rapida verifica dell’altissima qualità dei dipinti che saranno proposti dal 20 al 24 novembre al Baglioni di Milano. Tra questi: un intenso Autoritratto di Sofonisba Anguissola, pittrice cremonese dal valore artistico indubbio, che guardò Leonardo e contemporaneamente fu uno dei punti di riferimento di Caravaggio – si pensi all’episodio del ramarro nel Bacchino. La sua pittura, una delle poche declinazione dell’arte al femminile riconosciuta anche dai contemporanei, esprimeva una sensibilità tale da attrarre e interessare “ai suoi segreti” artisti come Van Dick.
Percorrendo una raffinata linea al femminile, il Seicento è presente con Lavinia Fontana, figlia del manierista Prospero dalla cui bottega poté attingere, accanto agli insegnamenti paterni, una vasta gamma di esperienze pittoriche emiliane (dal Parmigianino al Pellegrino Tibaldi), venete e lombarde. Ne emerge un’eleganza d’avorio, raffinatissima, che fa pensare a certi capolavori della pittura roseo-alabastrina tipica dell’école de Fointainebleau. L’opera esposta, l’Astronomia, entra in gara ideale con la scultura, mostrando attraverso il gioco di specchi una visone multipla del soggetto. E’ il prodromo che getta lontano i semi della rivoluzione futurista e cubista della “visione simultanea”. Spazio anche al vedutismo di qualità museale: un “Capriccio” di Bernardo Bellotto si impone per l’eleganza dei soggetti, la definizione scrupolosa dei vari piani, l’atmosfera sognante evocata da una straordinaria profondità di campo. Un opere che rivela la straordinaria precisione della pittura veneta del Settecento, anche nei casi in cui i soggetti fossero giustapposi per ottenere uno dei migliori mondi possibili.
Di sicuro interesse una coppia di Paesaggi con figure, case turrite, fortezze e fiumi, dipinta da Francesco Simonini, che unisce l’intensa teatralità del taglio compositivo al resoconto naturalistico di ogni dettaglio. Altissimo esempio della pittura del Seicento passata attraverso il magistero di Caravaggio è L’allegoria del Sonno o Bacco dormiente: un putto addormentato morbidamente con un fiore in mano. L’opera, di incomparabile dolcezza, è attribuita al Genovesino. Ancora, una stupenda Deposizione del Quattrocento: un ciborio architettonico con angeli adoranti di Giovanni Della Robbia realizzato in terracotta policroma invetriata.
Da ricordare nell’ambito della pittura biblica della prima metà del XVII secolo un olio su tela che raffigura Hagar con Isamele e l’angelo e, nel settore della pittura mitologica, Apollo e Marsia di Carle Van Loo: un duello tra le radici più arcaiche dell’umanità. Chiusura sul contemporaneo: su tutto è d’obbligo segnalare la presenza di alcune opere di Damien Hirst, alla ribalta delle cronache artistico-economiche degli ultimi tempi per i record di vendite e prezzi raggiunti. L’esposizione al Baglioni di Milano è una delle rare occasione per vedere in Italia opere dell’artista britannico, sicuramente la prima dopo il successo dell’asta settembrina di Sotheby’s.Stretta attualità anche per Giacomo Balla - esponente di spicco del Futurismo di cui in più parti sono già iniziate le celebrazioni per il centenario della nascita ufficiale