Museo Nazionale di Palazzo Venezia
Roma
via del Plebiscito, 118
06 699941, 06 6780131
WEB
Basil Theocharakis
dal 20/11/2008 al 10/1/2009
mar - dom 9-19

Segnalato da

info equa




 
calendario eventi  :: 




20/11/2008

Basil Theocharakis

Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Roma

Pittura 1952-2008, retrospettiva. Circa 200 opere rappresentative dell'artista greco. La mostra, curata da Takis Mavrotas, e' suddivisa in unita', tra cui spiccano le opere del periodo astratto, quelle dedicate al Monte Athos, le composizioni appartenenti al ciclo delle Nuvole, delle Paludi, dei Paesaggi del fondale, dei Centri abitati, fino a quelle recenti dei Paesaggi.


comunicato stampa

A cura di Τakis Μavrotàs

Inaugura venerdì 21 novembre alle 19 la retrospettiva di Basil Theocharakis PITTURA: 1952 – 2008. Negli spazi espositivi del prestigioso Palazzo Venezia di Roma verranno presentate, per la prima volta in Italia, circa 200 opere del grande maestro greco, rappresentative del suo percorso artistico e capaci di rivelare l’originalità del suo idioma pittorico.
Le opere esposte sono risalenti agli esordi della sua attività artistica, seguita all’apprendistato quinquennale presso la bottega del grande pittore greco Spiros Papalukàs, ma verranno inserite anche creazioni recenti. La mostra, curata da Τakis Μavrotàs, è suddivisa in unità, tra cui spiccano le opere del periodo astratto (1966-1980), quelle dedicate al “Monte Athos” (1995-2008), le composizioni appartenenti al ciclo delle “Nuvole” (1987-1993), delle “Paludi”(1992), dei “Paesaggi del fondale” (2001-2008), dei “Centri abitati” (2007), fino a quello dei “Paesaggi” (2007-2008).

Il Sovrintendente al Polo Museale Romano Claudio Strinati, nel catalogo che accompagna la mostra, ne osserva le caratteristiche peculiari: “È un adoratore del disegno e della precisione. Non nel senso della raffigurazione fedele della realtà, ma della distribuzione armonica delle parti del quadro, che deve apparire un universo compiuto, in cui le forme e i colori si riflettono le une negli altri al fine di offrire allo spettatore la sensazione visiva del pittore nell’attimo in cui si pone di fronte al mondo che desidera raffigurare”.

Prosegue Strinati: “Theocharakis nutre un amore profondo per il mare, e ne raffigura i fondali e la superficie come se si trattassero di un organismo vivente, cui l’artista anela e su cui egli desidera che puntiamo la nostra attenzione; il mare è quasi un amico, con il quale sussiste un dialogo incessante giammai turbato da fraintendimenti o da sentimenti negativi. In questo modo, la mano dell’artista viaggia sul quadro con freschezza assoluta e disponibilità a registrare gli stimoli offerti dalla vista. In certi punti del quadro, la pennellata si addensa, si compone e si decompone come se fosse stata colta da un vero e proprio sacro furore volto alla conquista delle forme e della loro essenza reale. In altri punti la pennellata si fa più morbida fin quasi a scomparire, ma anche in questo caso traspare la percezione etica dell’artista che non crea il quadro per idealizzare gli oggetti ma per coglierne l’essenza recondita, che inevitabilmente giova al nostro equilibrio spirituale e alla nostra indagine, conscia o inconscia, volta alla gioia del pensiero, che preannuncia sempre una grande soddisfazione per tutti coloro in grado di esercitarlo davvero”.

Miltiadis Papanikolau, professore di Storia dell’arte presso l’Università Aristotele di Salonicco, nel catalogo-album ne elogia la tecnica: “Gli acquarelli di Theocharakis sono opere eseguite con arte impeccabile e secondo i principi tradizionali. Si tratta di opere a cui l’artista attende sin dalla giovinezza e grazie alle quali egli ha acquisito un’abilità straordinaria in una tecnica che per il nostro pittore assume in primo luogo i connotati dell’indagine. Nei quadri della maturità, la superficie pittorica si carica di energia mentre la musicalità dei toni pittorici aggiunge una dimensione paganeggiante a tutta la composizione in quanto il paesaggio greco vi è esaltato al massimo grado, e in particolare il dialogo del cielo e della terra con il mare; nel contempo, la successione dei monti scoscesi con la vegetazione e l’acqua tradiscono il bisogno dell’artista di abbandonarsi alla contemplazione poetica e alla metamorfosi lirica della realtà».

In occasione della mostra, sono disponibili i seguenti cataloghi:
Theocharakis. Pittura 1952-2008 contenente le opere più rappresentative del cinquantennale percorso artistico di Theocharakis e con i testi di Claudio Strinati, Ànghelos Delivoriàs, Chrìsanthos Christu, Μarina Lambraki-Plaka, S.S. il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, Meri Michailidu, Claude Maulard, Dora Iliopulu-Rogan, Dimitris Papastamos, Νelli Misirlì, Charis Kamburidis, Τakis Mavrotàs, Sania Papà e Gerard Xuriguera.
Theocharakis. Αcquarelli 1990-2008 contenente gli acquarelli più rappresentativi, ispirati alla natura greca, con i testi di Miltiadis Papanikolau, Μarina Lambraki-Plaka, Νelli Misirlì e Dora Iliopulu-Rogan.

BIOGRAFIA MAESTRO THEOCHARAKIS
Basil Theocharakis è nato al Pireo. Nel 1957 si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Atene. Nello stesso periodo ha frequentato lezioni di pittura presso il grande artista Spiros Papalukàs, docente presso la Scuola superiore di belle arti di Atene. Theocharakis ha presentato per la prima volta le sue opere nel 1957 nell’ambito del Festival internazionale dei giovani di Mosca, e durante la 5a Esposizione nazionale di pittura svoltasi ad Atene al Palazzo dello Zappio. Ha realizzato numerose mostre personali in Grecia e all’estero. Inoltre ha partecipato a numerose mostre collettive in Grecia, in Europa e negli Stati Uniti d’America. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private sia in Grecia (Pinacoteca nazionale ad Atene, Museo Vorrès, Pinacoteca Pieridis, Pinacoteca di Rodi, Pinacoteca delle Cicladi, Museo macedone di arte contemporanea, ministero ellenico della Cultura, ministero ellenico degli Esteri, Banca nazionale di Grecia, Banca commerciale di Grecia, Alpha Bank e Marfin-Egnatìa Bank) sia all’estero. Le opere di Basil Theocharakis hanno più volte ottenuto i giudizi lusinghieri dei critici e degli storici dell’arte. Vive e dipinge ad Atene ed è membro della Camera ellenica delle arti figurative. Il governo francese lo ha nominato Cavaliere della Legion d’onore ed è “Megas Chartularios” del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Nel 2007 ha istituito la Fondazione per le arti figurative e per la musica “Basil e Marina Theocharakis”, organismo senza scopo di lucro che sorge in un edificio d’epoca nel cuore di Atene, in Vasilissis Sofias 9.

PALAZZO VENEZIA
La costruzione di Ρalazzo Venezia, uno dei primi edifici rinascimentali di Roma, risale al 1455. Nel corso della sua storia ha ospitato l’Ambasciata della Repubblica di Venezia ed è stato dimora del cardinale veneziano Pietro Barbo, divenuto in seguito Papa Paolo II. Benito Mussolini aveva qui il suo ufficio, nella Sala del Mappamondo e utilizzava uno dei balconi per i suoi discorsi. Palazzo Venezia oggi ospita un museo con preziose collezioni di ceramiche, di tappezzerie e di statue risalenti all’età protocristiana fino al primo Rinascimento e numerose esposizioni di artisti italiani e stranieri che attirano ogni anno migliaia di appassionati e professionisti.

Immagine: Arsenali del Santo Monastero di Vatopedi, 2008.

Ufficio stampa
EQUA di Camilla Morabito
info@equa.it

Vernissage con invito: venerdi 21 novembre ore 19

Palazzo Venezia - Sala Regia, Sala delle Battaglie e Sala del Mappamondo
Via del Plebiscito, 118 - Roma
Ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [117]
Tesori della Cina Imperiale
dal 15/7/2015 al 27/2/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede