Ipogeo Chiesa Parrocchiale di San Martino
Cenate Sotto (BG)
piazza Papa Giovanni XXIII

Gianriccardo Piccoli
dal 2/11/2008 al 2/1/2009
venerdi', sabato, domenica 15-19
035 243539
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B@bele Comunicazione




 
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2/11/2008

Gianriccardo Piccoli

Ipogeo Chiesa Parrocchiale di San Martino, Cenate Sotto (BG)

Vanitas Vanitatum. Nel nuovo, scenografico allestimento le opere dell'artista - 18 episodi illustrati su carta giapponese che richiamano i temi cari al libro biblico di Qoelet - sono esposte su una grande ruota che allude all'idea della giostra della vita e che rappresenta uno dei temi piu' ricorrenti del libro. Come panni stesi al vento, i fogli di carta sventolano dai raggi della ruota. Nell'ambito di "Danze Macabre 2008". Arricchisce la mostra un video sull'allestimento di San Lupo dell'anno scorso proiettato sulle pareti dell'ipogeo. Nell'ambito della mostra: Percorso su Qoelet, a cura di Giuliano Zanchi, il 24 novembre e 1-15-22 dicembre ore 21.


comunicato stampa

A cura di Simone Facchinetti e Giuliano Zanchi

“Vanitas Vanitatum” (Vanità delle Vanità), l’intervento realizzato da Gianriccardo Piccoli nell’Oratorio di S. Lupo nell’ambito di “Danze Macabre 2007” viene ripensato, in questa edizione della rassegna, per il suggestivo spazio dell’ipogeo della parrocchiale di Cenate Sotto (Bergamo).

Nel nuovo, scenografico allestimento le opere dell’artista - 18 episodi illustrati su carta giapponese che richiamano i temi cari al libro biblico di Qoelet, che si apre con il celebre incipit “ Vanità delle vanità, tutto è vanità” – sono esposti su una grande ruota che allude all’idea della giostra della vita che rappresenta uno dei temi più ricorrenti del libro biblico.
Come panni stesi al vento, i fragili fogli di carta giapponese sventolano dai raggi della ruota, restituendo non una semplice illustrazione del contenuto del racconto scritto ma l’interpretazione di alcuni temi salienti, quelli scelti dall’artista perchè più vicini alla propria sensibilità: il paesaggio e i suoi elementi, le acque e la terra, il vento e l’aria, le ciclicità delle stagioni, il passare del tempo. Ma anche il volto del narratore (Qoelet), il simbolo della durata della vita (Mano), il simbolo del banchetto (Piacere).

Proiettato sulle pareti dell’ipogeo, un video sull’allestimento di San Lupo arricchisce la mostra di Cenate Sotto con un rimando all’allestimento precedente.
Anche in questo nuovo allestimento i temi di un testo biblico trovano dunque nuova risonanza nel lavoro di un’opera d’arte contemporanea. Ma l’interesse di questa operazione sta anche nel portare sul territorio in forma originale un’esperienza nata in città.

Gianriccardo Piccoli (Milano 1941) si forma all'Accademia di Brera sotto la guida di Pompeo Borra. La sua prima personale, dedicata ai disegni, si inserisce nel clima della “figurazione esistenziale” (1963, Milano, Galleria Celiberti). Nell’esposizione del 1966 alla Permanente di Milano interpreta in modo originale la pittura informale lombarda. Nel corso degli anni ’70 approfondisce l’indagine sugli oggetti del quotidiano e sul paesaggio, temi e soggetti che resteranno ricorrenti nella produzione successiva. Nel decennio a seguire si registrano importanti riconoscimenti pubblici del suo lavoro: il premio Feltrinelli ricevuto nel 1984, la personale al Teatro Sociale di Bergamo e la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1986; una mostra negli spazi pubblici di Wiesbaden nel 1988 (Brunnenkolonnaden am Kurhaus); le due antologiche a Tennero (Svizzera, Galleria Matasci) e a Monza (Musei Civici al Serrone di Villa Reale). Si succedono anche le partecipazioni alle maggiori fiere d'arte europee (basilea, Bologna, Colonia). Espone in personali a Parma (1993, galleria Sanseverina), a Milano (1994, Studio Reggiani), a Dusseldorf (dove si trasferisce per lavorare nel corso del 1995, in occasione della mostra della Galerie Winkelmann), Amburgo (1995, Galerie Cardy Wiechern) e Basilea (1996, Galerie Carzaniga+Ueker). Nella chiesa di S. Agostino a bergamo espone nel 1995 le 14 tele e garze dedicate alle stazioni della Via Crucis, in un allestimento curato da mario Botta. Due anni dopo a Bologna è protagonista in contemporanea di due esposizioni monografiche: la prima dedicata alle Porte (Galleria Otto), la seconda a carte e incisioni (Stamparte). In occasione del Giubileo del 2000 la Diocesi di Bergamo gli commissiona un’opera monumentale, esposta in quell’anno nella cattedrale di S. Alessandro. A partire dal 2003 si trasferisce per lunghi periodi a Basilea, dove occupa una casa-studio in Klybeckstrasse, soggetto di una mostra alla galerie Carzaniga (2004). Nel 2007 la Galleria dello Scudo di Verona gli dedica una mostra sulle opere recenti. Alcuni suoi lavori sono oggi esposti in importanti collezioni pubbliche, tra cui la Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, il Museo d'Arte Contemporanea di Locarno e la Stadtische Kunstsammlung di Wiesbaden.

Nell’ambito della mostra:
Percorso su Qoelet, a cura di Giuliano Zanchi

24 novembre; 1-15-22 dicembre, ore 21
Ritrovo all’ingresso mostra in Oratorio Cenate Sotto

Danze Macabre 2008
Un programma di mostre, rassegne e incontri, in cui arti visive e sceniche, popolari e colte, pop e highbrow, si raccolgono intorno al tema della morte: dal 30 ottobre 2008 al 15 marzo 2009 è di scena a Bergamo e nel territorio “Danze Macabre. La figura della Morte nelle arti”, rassegna promossa da Fondazione Adriano Bernareggi e Fondazione Benedetto Ravasio che promuove una riflessione nuova e multidisciplinare, tra teatro e arti visive, sul tema della morte.

Maggiori informazioni su
http://www.museobernareggi.it/html/danze_macabre_2008.html

Ufficio stampa: B@bele Comunicazione
Barbara Mazzoleni tel. 320.8015469 info@babelecomunicazione.it Skype: babele73

Inaugurazione: 3 novembre 2008, ore 20.30
alla presenza dell’artista
Giovanni Locatelli legge Qoelet
Intervento musicale di Marino Remigi

Ipogeo Chiesa Parrocchiale di San Martino
piazza Papa Giovanni XXIII - 24069 Cenate Sotto, (BG)
Orari mostra: venerdì, sabato, domenica 15-19

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Gianriccardo Piccoli
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