Tracce Instabili. Le tele dell'artista sembrano catapultarci in un mondo a volte onirico, a volte primordiale, con segni ed iconografie quasi primitive, legate al mondo dell'incisione e delle pitture rupestri.
Spazio Culturale Zerologico ha il piacere di presentare “Tracce Instabili” una mostra personale di Maurizio Molteni. Un viaggio nel mondo affascinante della tradizione, un percorso attraverso i solchi della memoria di un artista che attinge dalla sua formazione per creare nuove suggestioni e sensazioni visive. Molteni si forma nel mondo della moda e del tessile ed è qui che le trame del tessuto intrecciate, la contaminazione fra materiali differenti e gli influssi del modificarsi del gusto di ogni tempo, lasciano le loro tracce.
Tracce che rappresentano il tema cardine della produzione di Molteni. Nelle ultime opere, esposte proprio in occasione di questa mostra presso Zerologico, l’artista ripercorre i sentieri di una memoria legata al territorio che l’ha visto crescere e alle sue suggestioni. Una pittura che, attraverso gesso, cemento, sabbia e colore, diventa paesaggio, richiamo ad una ruralità perduta, ma anche ad un caos legato alle sensazioni ataviche dell'uomo e delle sue origini.
Le tele di Molteni sembrano catapultarci in un mondo a volte onirico, a volte primordiale con segni ed iconografie quasi primitive, legate al mondo dell'incisione e delle pitture rupestri. Mondi in cui appaiono alcune figure che, spaesate e sole, anime abbandonate, si ritrovano a non sapere come uscire da quel mondo, anime che forse in quel mondo amerebbero restare.
Una mostra fatta di riflessioni sulla materia, sulle sue possibili combinazioni sul piano bidimensionale della tela e che, in alcune tele il papier collé richiama le contaminazioni e l'ingresso brutale e pieno di irriverenza della realtà nell'arte dei primi del Novecento.
Inaugurazione 25 novembre ore 18
Centro Culturale Zerologico
via Augusto Anfossi, 8 Milano
ingresso libero