"Eventi sismici in desertici giardini 'all'italiana' come cadute di travi in profondi crepacci suscitano sensazioni di attesa e sospensione che ricorda i misteriosi cerchi di pietra volanti di Fabrizio Cleri" (Marco Baj).
a cura di Marco Baj
Stamattina, mentre ero nell’esedra barocca alle porte del Palazzo Borromeo di Cesano Maderno, si è verificata una breve ma violenta scossa di terremoto. Nessun danno, è durata circa mezzo minuto. Ma in quella manciata di secondi la realtà appariva lividamente trasformata.
La luce era abbagliante ed il caldo quasi insopportabile: un fischio cupo, quasi una sirena, e poi il fragore.
Le statue ed i cornicioni barocchi hanno tremato; e travi, tavole ed impalcature dei restauri in corso volavano nel cielo, cadendo e rimbalzando a terra.
Tutto era coerente, pur se spavento e terrore archetipo permeavano la scena: tutto tranne la sensazione spaziale.
La gravità appariva anomala: velocizzata al suolo, accompagnata dai tonfi sordi dei legni e dei tubi di acciaio; paradossalmente rallentata nei rimbalzi che determinavano eleganti planate ed acrobazie aeree delle tavole e delle travi del cantiere.
Federico Santagata è uno studioso di questo genere di fenomeni tellurici.
L’osservazione attenta di questi avvenimenti è per lui un pretesto non trascurabile per indagare ambiti metafisici.
Eventi sismici in desertici giardini “all’italiana” come cadute di travi in profondi crepacci suscitano sensazioni di attesa e sospensione che ricorda i misteriosi cerchi di pietra volanti di Fabrizio Clerici.
Ed io, immerso in questa quiete innaturale, dopo l’ennesima scossa di assestamento mi accorgo che la grande stagione Metafisica Italiana non è ancora affatto conclusa.
Marco Baj
Inaugurazione ore 18-21
Casa di Tolleranza
Via Ingegnoli, 17 - Milano
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Ingresso libero