Le opere pittoriche dell'artista sono una drammatica esplosione di colori, spesso acidi e irreali, accompagnati da strane figure antropomorfe o zoomorfe. A cura di Vera Agosti.
a cura di Vera Agosti
La pittura come analisi introspettiva: un duro lavoro per esplorare il proprio mondo interiore, le paure, i sogni e le speranze.
Aliona Cotorobai (Teleneşti, Moldavia, 1976), a differenza della maggior parte degli artisti, non è intimamente legata all’opera d’arte realizzata, ma piuttosto al percorso creativo che porta al suo compimento.
Ascoltando solo le pulsioni dell’inconscio, la Cotorobai dipinge inizialmente tentando di avere la mente sgombra da idee preconcette e modelli predefiniti; solo in un secondo tempo la logica interviene per dare senso e forma alle immagini primitive. Secondo l’artista moldava, in passato docente presso l’Accademia di Belle Arti della città di Chişinău, è ben difficile riuscire a sbarazzarsi del proprio retaggio culturale e delle sovrastrutture che condizionano la nostra vita. Forse solo nei disegni infantili, timidamente evocati, si legge tale freschezza ed immediatezza. Ecco allora che le opere di Aliona sono una drammatica esplosione di colori, spesso acidi e irreali, accompagnati da strane figure antropomorfe o zoomorfe, fragili burattini senz’anima.
L’influenza della prima street art si legge negli accenni calligrafici di chiaro richiamo al graffitismo. E’ il mondo di chi ha conosciuto il crollo delle proprie certezze, forse, anche la mancanza d’affetto...Solo la recente serie dedicata al cinema parte da una suggestione precisa e definita. Aliona, infatti, ritrae le dive o i divi che più l’hanno colpita, oppure ricrea surreali visioni di star immaginarie che racchiudono in sé i dettagli più disparati di personaggi famosi. In questo caso, lo sviluppo pittorico parte dalla figura, a volte si evolve in un racconto, come una delicata storia d’amore, oppure lo sfondo non è che un accessorio secondario, un pretesto, un universo sfumato di sogni e tremule allucinazioni, in cui è bello perdersi senza meta.
Presentazione lunedì 1° dicembre dalle ore 21
Le Trottoir
Piazza XXIV Maggio, 1 Milano
ingresso libero